Madonna con Bambino

Riferimento: S44229
Autore Joseph (Giuseppe) WAGNER
Anno: 1740 ca.
Misure: 177 x 245 mm
Non Disponibile

Riferimento: S44229
Autore Joseph (Giuseppe) WAGNER
Anno: 1740 ca.
Misure: 177 x 245 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte e bulino, priva di data ma circa 1740/50, firmata in lastra in basso a destra Appresso G. Wagner Merzeria Venezia. Da un soggetto di Jacopo Amigoni.

Iscrizione in basso Egredietur Virga de radice Jesse et flos de radice eius ascendet.

Pregevole incisione riproducente una Madonna con Bambino tratta da un’invenzione di Jacopo Amigoni (1682-1752). Tra le numerose versioni del soggetto presenti nel catalogo dei dipinti di Amigoni, due sono quelle che più si avvicinano all’esemplare inciso: la prima, comparsa nel mercato antiquario, si trovava a Lugano (Maison d’Art, Scarpa Sonino 1994), mentre la seconda, pressoché identica, fa attualmente parte della collezione Terruzzi di Bordighera; ambedue le tele vengono datate da Annalisa Scarpa Sonino agli anni Quaranta del secolo (Scarpa Sonino 1994, 2007).

Rispetto ai dipinti, l’incisore trasforma il rametto di rose presente in basso a destra in una cornice floreale che racchiude la scena e aggiunge nella parte superiore dell’immagine una teoria di cherubini, elemento iconografico utilizzato più volte da Amigoni. Nella parte inferiore della stampa, in un cartiglio ornato da volute, si legge un versetto tratto dal libro di Isaia (11:1).

La stampa è presente, assieme a una di Wagner raffigurante Gesù Bambino con la croce e il globo, nel Cattalogo delle stampe che si vende appresso Giuseppe Wagner, stampato prima del 1760 (Griffiths 1993), sotto il titolo “Mad.a con fiore e Puttino” e il numero di serie caratterizzato dalla lettera “r”.

Joseph Wagner nacque nel 1706 a Thalendorf Aarlberg, nella contea Bregenz. Avendo dimostrato sin dall’infanzia una particolare predisposizione per l’arte, fu preso come apprendista da un comune pittore.

La sua grande abilità gli fece presto capire che presso il suo maestro non avrebbe potuto imparare molto, decise dunque di abbandonare la bottega per trasferirsi a Monaco all’età di 14 anni, non prima di aver girato diverse città. All’epoca Jacopo Amigoni lavorava presso la corte bavarese e Wagner si accorse che era il miglior pittore attivo in città. Non si fece dunque scrupoli a recarsi da lui per parlargli della sua passione per la pittura. Amigoni lo prese sotto la sua ala protettiva, facendone il suo allievo. Contemporaneamente Wagner frequentava la casa dell’incisore di corte Späth, cercando di imparare quanto più poteva. Rimase due anni a Monaco e quando Amigoni intraprese un viaggio a Roma portò con sé anche Wagner” (Heinecken 1768, I, p. 124).

Nel 1739, Wagner decise di trasferirsi a Venezia, dove fondò, sempre in collaborazione con Amigoni, la Calcografia Wagner, che divenne in breve tempo il più importante centro di produzione e diffusione di stampe della Serenissima. Presso la bottega di Wagner si formarono e collaborarono i più talentosi artisti calcografi attivi nel diciottesimo secolo a Venezia, come Francesco Bartolozzi, Fabio Berardi, Giuliano Giampiccoli, Antonio Capellan e Giovanni Volpato. Dai torchi della bottega situata in Merceria San Zulian, uscirono centinaia di incisioni, nelle quali non solo si trovano rappresentate tutte le varie componenti della cultura figurativa lagunare del periodo con importanti aperture verso scuole pittoriche italiane ed estere.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, in buono stato di conservazione. Opera molto rara, presente solo nella collezione della Biblioteca Casanatense, Roma (inv. 20 B.1.77 60).

Bibliografia

Chiara Lo Giudice, Joseph Wagner incisore e imprenditore nell’Europa del Settecento, pp. 432-433, n. 84; A. Griffiths, The Rogers Collection in the Cottonian Library, Plymouth, in “Print Quarterly”, 10, I, 1993, pp. 19-36; K. H. Heinecken, Nachrichten von Künstlern und Künstsachen, 2 voll, Leipzig, 1768; A. Scarpa Sonino, Jacopo Amigoni, Cremona 1994; Fascino del bello: opere d’Arte dalla collezione Terruzzi, catalogo della mostra (Roma, Vittoriano, 1 marzo-20 maggio 2007), a cura di A. Scarpa Sonino, M. Lupo, Milano 2007

Joseph (Giuseppe) WAGNER (Gestratz, 1706 – Venezia, 1780)

Joseph Wagner (Gestratz, 1706 – Venezia, 1780) è stato un incisore, docente, editore di origine tedesca. Si formò come pittore a Venezia, nella bottega del pittore rococò Jacopo Amigoni che lo invitò a dedicarsi all'incisione a bulino su rame. Wagner accompagnò Amigoni a Roma e Bologna e nel 1733 in Inghilterra. Si trasferì quindi a Parigi, a studiare incisione presso Laurent Cars (1699-1771). Durante un secondo soggiorno in Inghilterra incise il ritratto di tre principesse reali della casa di Orange: Anna di Hannover, Amelia Sofia di Hannover, e Carolina Elisabetta di Hannover che erano figlie del re Giorgio II di Gran Bretagna. Incise altre lastre di rame in Inghilterra, poi tornò a Venezia, dove aprì una scuola e un emporio per la vendita di stampe, sue e di altri incisori. Joseph Wagner incise immagini tratte da opere di pittori, tra cui Giovanni Battista Cipriani. Il pittore e incisore Francesco Bartolozzi si formò nella sua bottega, che era frequentata da altri acquafortisti veneti, tra i quali Giambattista Brustolon, Giovanni Volpato incisore e ceramista, Cristoforo Dall'Acqua pittore e incisore, Antonio Baratti, Domenico Bernardo Zilotti pittore e incisore e Giovanni Battista Piranesi. Sono stati suoi allievi Giovanni Vitalba e François Vivarès, due incisori attivi in Inghilterra, e l'incisore Giovanni Ottaviani.

Joseph (Giuseppe) WAGNER (Gestratz, 1706 – Venezia, 1780)

Joseph Wagner (Gestratz, 1706 – Venezia, 1780) è stato un incisore, docente, editore di origine tedesca. Si formò come pittore a Venezia, nella bottega del pittore rococò Jacopo Amigoni che lo invitò a dedicarsi all'incisione a bulino su rame. Wagner accompagnò Amigoni a Roma e Bologna e nel 1733 in Inghilterra. Si trasferì quindi a Parigi, a studiare incisione presso Laurent Cars (1699-1771). Durante un secondo soggiorno in Inghilterra incise il ritratto di tre principesse reali della casa di Orange: Anna di Hannover, Amelia Sofia di Hannover, e Carolina Elisabetta di Hannover che erano figlie del re Giorgio II di Gran Bretagna. Incise altre lastre di rame in Inghilterra, poi tornò a Venezia, dove aprì una scuola e un emporio per la vendita di stampe, sue e di altri incisori. Joseph Wagner incise immagini tratte da opere di pittori, tra cui Giovanni Battista Cipriani. Il pittore e incisore Francesco Bartolozzi si formò nella sua bottega, che era frequentata da altri acquafortisti veneti, tra i quali Giambattista Brustolon, Giovanni Volpato incisore e ceramista, Cristoforo Dall'Acqua pittore e incisore, Antonio Baratti, Domenico Bernardo Zilotti pittore e incisore e Giovanni Battista Piranesi. Sono stati suoi allievi Giovanni Vitalba e François Vivarès, due incisori attivi in Inghilterra, e l'incisore Giovanni Ottaviani.