Arithmetica

Riferimento: S39835
Autore Lucas KILIAN
Anno: 1620 ca.
Misure: 110 x 180 mm
Non Disponibile

Riferimento: S39835
Autore Lucas KILIAN
Anno: 1620 ca.
Misure: 110 x 180 mm
Non Disponibile

Descrizione

Personificazione della Matematica (Aritmetica), della serie Septem Artium Liberalium icones (Sette Arti Liberali).

Bulino, 1620 circa, senza firma. Buona impressione stampata su carta vergata coeva, con margini, leggera ossidazione, altrimenti buono stato di conservazione.

Lucas Kilian (Augsburg, 1579 - 1637) fu apprendista del suo stesso patrigno, Dominicus  Custos, un celebre incisore di Anversa. La sua prima opera indipendente mostra l’influenza dei Paesi Bassi, destinata a durare per tutta la sua vita artistica: è una grande veduta della Fontana ad Augsburg (1599), tratta da un disegno di Frans Aspruck, in cui è evidente una formazione artistica di tipo italiano. Nel 1601 Kilian stesso effettuò un viaggio in Italia. Visitò varie città, realizzando riproduzioni incise. A Venezia (1602–3) copiò lavori di Tiziano, Veronese, Tintoretto e Palma Vecchio; alcune di queste stampe sono l’unica traccia che rimane di dipinti perduti. Dopo questa esperienze, egli sviluppò una “maniera pittorica”, raggiungendo raffinate gradazioni di luci ed ombre con un uso variegato del bulino.

Bibliografia

Hollstein, German 554.

 

Lucas KILIAN (Augsburg, 1579 - Augsburg, 1637)

Apprendista del suo stesso patrigno, Dominicus Custos, un incisore di Anversa. La sua prima opera indipendente mostra l’influenza dei Paesi Bassi, destinata a durare per tutta la sua vita artistica: è una grande veduta della Fontana di Augusto ad Augusta (1599), tratta da un disegno di Frans Aspruck, in cui è evidente un certo stile nella presentazione del lavoro importata ad Augusta da artisti olandesi con una formazione artistica di tipo italiano. Nel 1601 Kilian stesso effettuò un viaggio in Italia. Visitò varie città, realizzando riproduzioni incise. A Venezia (1602–3) copiò lavori di Tiziano, Veronese, Tintoretto e Palma Vecchio; alcune di queste stampe sono l’unica traccia che rimane di dipinti perduti. Dopo questa esperienze, egli sviluppò una “maniera pittorica” (Wengenmayr), raggiungendo raffinate gradazioni di luci ed ombre con un uso variegato del bulino.

Lucas KILIAN (Augsburg, 1579 - Augsburg, 1637)

Apprendista del suo stesso patrigno, Dominicus Custos, un incisore di Anversa. La sua prima opera indipendente mostra l’influenza dei Paesi Bassi, destinata a durare per tutta la sua vita artistica: è una grande veduta della Fontana di Augusto ad Augusta (1599), tratta da un disegno di Frans Aspruck, in cui è evidente un certo stile nella presentazione del lavoro importata ad Augusta da artisti olandesi con una formazione artistica di tipo italiano. Nel 1601 Kilian stesso effettuò un viaggio in Italia. Visitò varie città, realizzando riproduzioni incise. A Venezia (1602–3) copiò lavori di Tiziano, Veronese, Tintoretto e Palma Vecchio; alcune di queste stampe sono l’unica traccia che rimane di dipinti perduti. Dopo questa esperienze, egli sviluppò una “maniera pittorica” (Wengenmayr), raggiungendo raffinate gradazioni di luci ed ombre con un uso variegato del bulino.