Teti

Riferimento: S32239
Autore Jacob BINK
Anno: 1540 ca.
Misure: 110 x 215 mm
300,00 €

Riferimento: S32239
Autore Jacob BINK
Anno: 1540 ca.
Misure: 110 x 215 mm
300,00 €

Descrizione

Bulino, circa 1540/50, privo di firma e indicazioni editoriali. In basso si legge 'NEPEIS AEQUOREAS INTER CELEBERRIMA MATEES'.

Foglio facente parte della serie delle 20 incisioni raffiguranti gli Dei dell’Olimpo, tavola numero 6, realizzata copiando le incisioni che Gian Giacomo Caraglio pubblica nel 1526, su disegni di Rosso Fiorentino. 

Buona impressione, prova stampata su sottilissima carta vergellata databile a epoca coeva con l’immagine che traspare al verso del foglio. Esemplare completo di tutta la linea di inquadramento dell’immagine, in eccellente stato di conservazione.

Jacob Binck fu un pittore, incisore e medaglista (Colonia c. 1500-Königsberg 1569). Si pensa che si sia formato a Norimberga perché ha fatto molte copie di stampe dei fratelli Beham, ma questo non può essere stabilito con certezza. Lavorava nei Paesi Bassi dal 1528 e fu fortemente influenzato dai maestri fiamminghi, specialmente dall'incisore Allaert Claesz. Lì incise diversi ritratti. Nel 1531 Binck fu nominato pittore di corte di Cristiano III di Danimarca, di cui eseguì il ritratto inciso nel 1535. Lavorò brevemente in Svezia su una commissione reale, il ritratto del re Gustavo Vasa; e si trasferì a Königsberg nel 1543, chiamato dal duca Albrecht di Prussia dove rimase fino al febbraio 1548, quando tornò alla corte danese. In seguito, visitò la Sassonia e Anversa, e dopo il 1553 sembra aver vissuto principalmente a Königsberg dove morì nel 1569. Produsse distinte medaglie dei suoi patroni reali e ducali. Molte delle sue stampe sono copiate da altri maestri, ma egli produsse comunque alcuni lavori originali. Spesso erroneamente identificato con il monogrammista italiano HCB.

 

Bibliografia

Hollstein, German engravings, etchings and woodcuts c.1400-1700, n. 80); Bartsch, Le Peintre graveur (VIII.273.31); Bartsch Le Peintre graveur (Caraglio, XV.78.29); Massari, Tra mito e allegoria, immagini a stampa nel ‘500 e ‘600, pp. 119-140, n. 41.

Jacob BINK (Colonia circa 1500 - Konigsberg 1569)

Pittore tedesco, incisore e disegnatore, attivo tra Danimarca e Svezia. Lavorò contemporaneamente come pittore di corte in Danimarca (1530-50) e presso il sovrano svedese Gustav Vasa, di cui famoso è un ritratto da lui realizzato, conosciuto oggigiorno tramite una copia che si trova a Uppsala. Lo stile pittorico di Binck, stando a tale copia, è riconducibile alla cosiddetta scuola ritrattista della Germania meridionale, in quanto mostra il re su uno sfondo neutro. L’elemento più prominente è rappresentato dalla massa corporea e dall’abito piuttosto che dal profilo di tre quarti. Quest’opera, nel corso degli anni, è divenuta piuttosto famosa, tanto da essere rappresentata nelle banconote svedesi. Un busto di Cristiano III, eseguito con lo stesso stile, è stato inciso da Binck nel 1535. Successivamente, di ritorno in Danimarca dalla Svezia, subì più fortemente l’influenza della pittura olandese, con la sua rappresentazione dei personaggi estremamente penetrante, come si può notare dal ritratto del Cancelliere danese Johan Friis (1550; Hillerød, Frederiksborg Slot). Per l’edizione danese della Santa Bibbia, inoltre, sono state realizzate delle xilografie sullo stile del disegno di Binck di Cristiano III e dello stemma dello Stato danese nel 1550. Binck, molto probabilmente, collaborò alla realizzazione della decorazione interna ed esterna del castello di Johan Friis a Hesselagergaard on Fyn, di cui sopravvivono parte dei dipinti alle pareti con battaglie e motivi cavallereschi (1549–51).

Jacob BINK (Colonia circa 1500 - Konigsberg 1569)

Pittore tedesco, incisore e disegnatore, attivo tra Danimarca e Svezia. Lavorò contemporaneamente come pittore di corte in Danimarca (1530-50) e presso il sovrano svedese Gustav Vasa, di cui famoso è un ritratto da lui realizzato, conosciuto oggigiorno tramite una copia che si trova a Uppsala. Lo stile pittorico di Binck, stando a tale copia, è riconducibile alla cosiddetta scuola ritrattista della Germania meridionale, in quanto mostra il re su uno sfondo neutro. L’elemento più prominente è rappresentato dalla massa corporea e dall’abito piuttosto che dal profilo di tre quarti. Quest’opera, nel corso degli anni, è divenuta piuttosto famosa, tanto da essere rappresentata nelle banconote svedesi. Un busto di Cristiano III, eseguito con lo stesso stile, è stato inciso da Binck nel 1535. Successivamente, di ritorno in Danimarca dalla Svezia, subì più fortemente l’influenza della pittura olandese, con la sua rappresentazione dei personaggi estremamente penetrante, come si può notare dal ritratto del Cancelliere danese Johan Friis (1550; Hillerød, Frederiksborg Slot). Per l’edizione danese della Santa Bibbia, inoltre, sono state realizzate delle xilografie sullo stile del disegno di Binck di Cristiano III e dello stemma dello Stato danese nel 1550. Binck, molto probabilmente, collaborò alla realizzazione della decorazione interna ed esterna del castello di Johan Friis a Hesselagergaard on Fyn, di cui sopravvivono parte dei dipinti alle pareti con battaglie e motivi cavallereschi (1549–51).