Il solco

Riferimento: S42084
Autore Gustavo RODELLA
Anno: 1930 ca.
Misure: 500 x 315 mm
400,00 €

Riferimento: S42084
Autore Gustavo RODELLA
Anno: 1930 ca.
Misure: 500 x 315 mm
400,00 €

Descrizione

Acquaforte, 1930 circa, firmata in lastra in basso a destra. Titolo scritto a matita in basso a sinistra, firmata a matita in basso a destra Gustavo Rodella. Tiratura di 30 esemplari, prova 14/30.

Magnifica prova, impressa su carta coeva del tipo giapponese, con margini, in perfetto stato di conservazione.

Gustavo Rodella (Roma, 15 agosto 1891 – 1937) è stato un incisore e acquerellista italiano. Figlio di Ottavio, pittore specializzato in soggetti militari, e di Angela Canonica. Dopo il fallimento della società editrice, per cui lavorava il padre, tutta la famiglia si spostò a Milano, dove Gustavo si iscrisse e si diplomò all'Accademia di Brera. Gustavo Rodella si trasferì a Roma nel 1912 e aprì uno studio in via Margutta. Nel 1913 esordì a una mostra dell'Associazione Amatori e Cultori di belle arti e nel 1929 ottenne la cattedra di Tecniche dell'incisione all'Accademia di Belle Arti di Roma. Utilizzava varie tipologie incisorie: la xilografia, l'acquaforte, l'acquatinta, la vernice molle, la puntasecca e la litografia. Fu uno dei 25 fondatori del Gruppo Romano Incisori Artisti (Gria), costituito a palazzo Venezia, a Roma, per iniziativa di Federico Hermanin. Realizzò all'acquarello figurini e ammiccanti signorine; incise vedute romane ad acquaforte o ad acquatinta, come la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane. Ha disegnato copertine per il "Giornalino della Domenica". Un'altra sua incisione, popolaresca, rappresenta i preparativi per una esecuzione del boia romano Mastro Titta, a Piazza del Popolo. Incisione di taglio verista è Le Gerle, del 1909; un'acquatinta di gusto simbolista è L'Albero di villa d'Este, del 1932. Prese parte a circa settanta esposizioni, tra cui la mostra Coloniale di Roma, le mostre del Bianco e Nero di Milano e di Firenze, l'Esposizione d'Arte Figurativa di Torino e mostre a New York, a Buenos Aires e a Los Angeles nel 1923, a Chicago nel 1931, a Bordeaux nel 1932, a Varsavia e a Vienna nel 1933, a Monaco di Baviera nel 1934.

Gustavo RODELLA (Roma, 15 agosto 1891 – 1937)

Gustavo Rodella è stato un incisore e acquerellista italiano. Figlio di Ottavio, pittore specializzato in soggetti militari, e di Angela Canonica. Dopo il fallimento della società editrice, per cui lavorava il padre, tutta la famiglia si spostò a Milano, dove Gustavo si iscrisse e si diplomò all'Accademia di Brera. Gustavo Rodella si trasferì a Roma nel 1912 e aprì uno studio in via Margutta. Nel 1913 esordì a una mostra dell'Associazione Amatori e Cultori di belle arti e nel 1929 ottenne la cattedra di Tecniche dell'incisione all'Accademia di Belle Arti di Roma. Utilizzava varie tipologie incisorie: la xilografia, l'acquaforte, l'acquatinta, la vernice molle, la puntasecca e la litografia. Fu uno dei 25 fondatori del Gruppo Romano Incisori Artisti (Gria), costituito a palazzo Venezia, a Roma, per iniziativa di Federico Hermanin. Realizzò all'acquarello figurini e ammiccanti signorine; incise vedute romane ad acquaforte o ad acquatinta, come la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane. Ha disegnato copertine per il "Giornalino della Domenica". Un'altra sua incisione, popolaresca, rappresenta i preparativi per una esecuzione del boia romano Mastro Titta, a Piazza del Popolo. Incisione di taglio verista è Le Gerle, del 1909; un'acquatinta di gusto simbolista è L'Albero di villa d'Este, del 1932. Prese parte a circa settanta esposizioni, tra cui la mostra Coloniale di Roma, le mostre del Bianco e Nero di Milano e di Firenze, l'Esposizione d'Arte Figurativa di Torino e mostre a New York, a Buenos Aires e a Los Angeles nel 1923, a Chicago nel 1931, a Bordeaux nel 1932, a Varsavia e a Vienna nel 1933, a Monaco di Baviera nel 1934.

Gustavo RODELLA (Roma, 15 agosto 1891 – 1937)

Gustavo Rodella è stato un incisore e acquerellista italiano. Figlio di Ottavio, pittore specializzato in soggetti militari, e di Angela Canonica. Dopo il fallimento della società editrice, per cui lavorava il padre, tutta la famiglia si spostò a Milano, dove Gustavo si iscrisse e si diplomò all'Accademia di Brera. Gustavo Rodella si trasferì a Roma nel 1912 e aprì uno studio in via Margutta. Nel 1913 esordì a una mostra dell'Associazione Amatori e Cultori di belle arti e nel 1929 ottenne la cattedra di Tecniche dell'incisione all'Accademia di Belle Arti di Roma. Utilizzava varie tipologie incisorie: la xilografia, l'acquaforte, l'acquatinta, la vernice molle, la puntasecca e la litografia. Fu uno dei 25 fondatori del Gruppo Romano Incisori Artisti (Gria), costituito a palazzo Venezia, a Roma, per iniziativa di Federico Hermanin. Realizzò all'acquarello figurini e ammiccanti signorine; incise vedute romane ad acquaforte o ad acquatinta, come la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane. Ha disegnato copertine per il "Giornalino della Domenica". Un'altra sua incisione, popolaresca, rappresenta i preparativi per una esecuzione del boia romano Mastro Titta, a Piazza del Popolo. Incisione di taglio verista è Le Gerle, del 1909; un'acquatinta di gusto simbolista è L'Albero di villa d'Este, del 1932. Prese parte a circa settanta esposizioni, tra cui la mostra Coloniale di Roma, le mostre del Bianco e Nero di Milano e di Firenze, l'Esposizione d'Arte Figurativa di Torino e mostre a New York, a Buenos Aires e a Los Angeles nel 1923, a Chicago nel 1931, a Bordeaux nel 1932, a Varsavia e a Vienna nel 1933, a Monaco di Baviera nel 1934.