Il mare

Riferimento: S42114
Autore Luigi Servolini
Anno: 1930 ca.
Misure: 225 x 200 mm
250,00 €

Riferimento: S42114
Autore Luigi Servolini
Anno: 1930 ca.
Misure: 225 x 200 mm
250,00 €

Descrizione

Xilografia, circa 1930/40. Dimensioni mm 228X184. Foglio: mm 255x200.  Siglata nel legno in basso a sinistra. Sotto, a penna, firmata "Luigi Servolini". In basso a sinistra, a penna, il titolo Il Mare. Esemplare numerato 20/80.

Magnifico esemplare, su carta vergata, applicato agli angoli superiori su cartoncino coevo, in ottimo stato di conservazione.

L'opera è di Luigi Servolini, figlio di Carlo. Fu un artista dalla personalità poliedrica, xilografo, litografo, scrittore e critico d'arte. A partire dal 1928 partecipò alle maggiori esposizioni ufficiali italiane ed estere, ha avuto premi, fatto parte di giurie, organizzando numerose esposizioni. Nel 1936 fondò a Carpi il Museo della Xilografia e nel 1954 ha fondato a Milano, con Carrà e altri artisti, l'associazione "Incisori d'Italia".

Bibliografia 

Comanducci A.M. Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, 1962, Vol. IV, pp. 1789-1790; Francesca Cagianelli, Carlo e Luigi Servolini. L'arte, il pensiero, le tecniche, 2004.

Luigi Servolini (Livorno, 10 marzo 1906 – Livorno, 21 settembre 1981)

Luigi Servolini è stato un incisore, critico d'arte, storico dell'arte, bibliotecario, traduttore e accademico italiano, uno dei grandi maestri dell'incisione. Figlio del pittore Carlo Servolini, col fratello Alfredo, storico dell'arte nel settore della storia della stampa e delle arti grafiche, che fu tra l'altro direttore della Biblioteca Federiciana, condivise anche la collaborazione alla collana d'arte Rivelazioni Rivendicazioni delle Edizioni del Liocorno di Milano. Laureato in Lettere all'Università di Pisa, si è diplomato all'Accademia delle Belle Arti di Carrara, perfezionandosi poi in Storia dell'arte medioevale e moderna all'Università degli Studi di Firenze. Da quel momento ha ricoperto vari ruoli all'interno del mondo accademico italiano. Nel 1935 si fa promotore della creazione di un Museo della Xilografia a Carpi, città natale del maestro Ugo da Carpi (Carpi 1480 ca - Roma 1532), invitando xilografi italiani a inviare opere, che oggi costituiscono un importante nucleo del Museo stesso, inaugurato nel 1937. Ha fondato insieme a Carlo Carrà nel 1955, l'associazione degli Incisori d'Italia. Le sue xilografie sono caratterizzate da un taglio classico e da ordine formale. Alcune sue opere sono “Beata Solitudo” del 1933, l'“Abbazia di San Mercuriale a Forlì” (1950), la litografia “Fremiti” (1955), “San Francesco e il lupo” (1964), “Magia del bosco” (1965), “Luigi Pirandello” (1967), “La maga Circe” (1967), “I due Cervi” (1975). È stato presente in ben sei biennali di Venezia e sette quadriennali di Roma, ed ha al suo attivo più di trecentocinquanta mostre personali. Imponente la sua produzione come critico d'arte, professione che svolse in contemporanea con quella di incisore.

Luigi Servolini (Livorno, 10 marzo 1906 – Livorno, 21 settembre 1981)

Luigi Servolini è stato un incisore, critico d'arte, storico dell'arte, bibliotecario, traduttore e accademico italiano, uno dei grandi maestri dell'incisione. Figlio del pittore Carlo Servolini, col fratello Alfredo, storico dell'arte nel settore della storia della stampa e delle arti grafiche, che fu tra l'altro direttore della Biblioteca Federiciana, condivise anche la collaborazione alla collana d'arte Rivelazioni Rivendicazioni delle Edizioni del Liocorno di Milano. Laureato in Lettere all'Università di Pisa, si è diplomato all'Accademia delle Belle Arti di Carrara, perfezionandosi poi in Storia dell'arte medioevale e moderna all'Università degli Studi di Firenze. Da quel momento ha ricoperto vari ruoli all'interno del mondo accademico italiano. Nel 1935 si fa promotore della creazione di un Museo della Xilografia a Carpi, città natale del maestro Ugo da Carpi (Carpi 1480 ca - Roma 1532), invitando xilografi italiani a inviare opere, che oggi costituiscono un importante nucleo del Museo stesso, inaugurato nel 1937. Ha fondato insieme a Carlo Carrà nel 1955, l'associazione degli Incisori d'Italia. Le sue xilografie sono caratterizzate da un taglio classico e da ordine formale. Alcune sue opere sono “Beata Solitudo” del 1933, l'“Abbazia di San Mercuriale a Forlì” (1950), la litografia “Fremiti” (1955), “San Francesco e il lupo” (1964), “Magia del bosco” (1965), “Luigi Pirandello” (1967), “La maga Circe” (1967), “I due Cervi” (1975). È stato presente in ben sei biennali di Venezia e sette quadriennali di Roma, ed ha al suo attivo più di trecentocinquanta mostre personali. Imponente la sua produzione come critico d'arte, professione che svolse in contemporanea con quella di incisore.