Il lavoro

Riferimento: S42118
Autore Adolfo DE CAROLIS
Anno: 1923
Misure: 325 x 250 mm
480,00 €

Riferimento: S42118
Autore Adolfo DE CAROLIS
Anno: 1923
Misure: 325 x 250 mm
480,00 €

Descrizione

Xilografia a due legni, 1923, siglata sul legno in basso a sinistra. Firmata a matita in basso a destra. Numerata a matita in basso a sinistra: 132/154. misure: mm 170 x 245. Timbro a secco in basso al centro.

Impressione eccellente su carta avorio liscia. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la linea marginale.

Pittore, incisore e illustratore italiano. Si forma inizialmente a Bologna all’Accademia di Belle Arti e una volta ottenuto il diploma, nel 1892 si trasferisce a Roma. Qui conosce il poeta Nino Costa fondatore del cenacolo In arte libertas che proponeva un rinnovamento dell’arte attraverso la riscoperta dei grandi del Quattrocento sull’esempio dei Preraffaelliti. De Carolis inizia così a frequentare questo gruppo e ne diventa membro iniziando a realizzare dipinti di impronta preraffaellita. Nel 1900 conosce il poeta Giovanni Pascoli per il quale disegna ed esegue un pomo in argento e la targhetta per il bastone dono degli amici della rivista fiorentina Marzocco, inizia quindi ad occuparsi della decorazione grafica di alcune pubblicazioni del poeta. Tale collaborazione si rivela importante nella produzione artistica tra il 1892 e il 1928, perché le opere di questo periodo trattano paesaggi agresti e marini che risentono dell’intonazione pascoliana. Nel 1901 De Carolis lascia Roma per Firenze, dove insegna ornato all’Accademia di Belle Arti dedicandosi alla xilografia. Questa tecnica sarà a lui molto cara e primo in Italia riprenderà l’antica tecnica della xilografia policroma a più legni. Numerose saranno i fogli singoli o le illustrazioni per varie riviste e per le opere dell’amico D’Annunzio.

 

Bibliografia

Bardazzi/Carli/Djokic, 50. Amadio/Papetti, 78-79. Conti, 29.

Adolfo DE CAROLIS (Montefiore dell’Aso 1874 – Roma 1928)

Pittore, incisore e illustratore italiano. Si forma inizialmente a Bologna all’Accademia di Belle Arti e una volta ottenuto il diploma, nel 1892 si trasferisce a Roma. Qui conosce il poeta Nino Costa fondatore del cenacolo In arte libertas che proponeva un rinnovamento dell’arte attraverso la riscoperta dei grandi del Quattrocento sull’esempio dei Preraffaelliti. De Carolis inizia così a frequentare questo gruppo e ne diventa membro iniziando a realizzare dipinti di impronta preraffaellita. Nel 1900 conosce il poeta Giovanni Pascoli per il quale disegna ed esegue un pomo in argento e la targhetta per il bastone dono degli amici della rivista fiorentina Marzocco, inizia quindi ad occuparsi della decorazione grafica di alcune pubblicazioni del poeta. Tale collaborazione si rivela importante nella produzione artistica tra il 1892 e il 1928, perché le opere di questo periodo trattano paesaggi agresti e marini che risentono dell’intonazione pascoliana. Nel 1901 De Carolis lascia Roma per Firenze, dove insegna ornato all’Accademia di Belle Arti dedicandosi alla xilografia. Questa tecnica sarà a lui molto cara e primo in Italia riprenderà l’antica tecnica della xilografia policroma a più legni. Numerose saranno i fogli singoli o le illustrazioni per varie riviste e per le opere dell’amico D’Annunzio.

Adolfo DE CAROLIS (Montefiore dell’Aso 1874 – Roma 1928)

Pittore, incisore e illustratore italiano. Si forma inizialmente a Bologna all’Accademia di Belle Arti e una volta ottenuto il diploma, nel 1892 si trasferisce a Roma. Qui conosce il poeta Nino Costa fondatore del cenacolo In arte libertas che proponeva un rinnovamento dell’arte attraverso la riscoperta dei grandi del Quattrocento sull’esempio dei Preraffaelliti. De Carolis inizia così a frequentare questo gruppo e ne diventa membro iniziando a realizzare dipinti di impronta preraffaellita. Nel 1900 conosce il poeta Giovanni Pascoli per il quale disegna ed esegue un pomo in argento e la targhetta per il bastone dono degli amici della rivista fiorentina Marzocco, inizia quindi ad occuparsi della decorazione grafica di alcune pubblicazioni del poeta. Tale collaborazione si rivela importante nella produzione artistica tra il 1892 e il 1928, perché le opere di questo periodo trattano paesaggi agresti e marini che risentono dell’intonazione pascoliana. Nel 1901 De Carolis lascia Roma per Firenze, dove insegna ornato all’Accademia di Belle Arti dedicandosi alla xilografia. Questa tecnica sarà a lui molto cara e primo in Italia riprenderà l’antica tecnica della xilografia policroma a più legni. Numerose saranno i fogli singoli o le illustrazioni per varie riviste e per le opere dell’amico D’Annunzio.