Felsina

Riferimento: S44165
Autore Giuseppe ZAULI
Anno: 1795 ca.
Misure: 155 x 220 mm
Non Disponibile

Riferimento: S44165
Autore Giuseppe ZAULI
Anno: 1795 ca.
Misure: 155 x 220 mm
Non Disponibile

Descrizione

Acquaforte, acquatinta e maniera a matita, circa 1795/1800, firmata in lastra in basso a destra Giuseppe Zauli inc. Da un disegno di Gateano Gandolfi.

Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini o rifilata al rame, piccolo strappetto nella parte superiore bianca, per il resto in ottimo stato di conservazione. Foglio intonso, con margini della carta irregolari, non tagliati.

Fèlsina fu la principale città etrusca dell'Etruria padana, che corrisponde all'odierna Bologna. Esiste anche una leggenda che più semplicemente riconduce il nome Felsina all'omonima figlia del re etrusco Fero, uno fra i tanti supposti fondatori della città. Il disegno rappresenta la donna, che indossa un elmo e un corpetto di corazza, tiene nella mano destra uno scudo in cui è riprodotto lo stemma della città di Bologna.

Giuseppe Zauli (1763 - 1822) è stato un pittore e incisore italiano. Si formò all'Accademia Clementina di Bologna. Fu collaboratore di Francesco Rosaspina e Felice Giani. Si dedicò alla pratica e all'insegnamento dell'incisione come professore di Disegno nel liceo Dipartimentale del Rubicone con sede a Faenza. Fu il primo direttore di una scuola di belle arti a Faenza, chiamata "Scuola di Disegno e Plastica", iniziata nel 1796.

Fu anche un importante collezionista di disegni antichi. Zauli è l’autore, nonché editore, di tutte le incisioni comprese nella Raccolta di vari disegni di Francesco Barbieri detto il Guercino, pubblicata tra il penultimo e l’ultimo decennio del Settecento. Le tecniche utilizzate da Zauli sono le medesime impiegate dai suoi colleghi bolognesi: acquaforte, acquatinta e maniera a matita. Le incisioni riproducono disegni appartenenti a Massimiliano Gini, al conte Antonio Colombani, all’incisore Gaspare Ginanni e allo stesso Zauli.

Zauli non riproduce soltanto disegni del maestro di Cento, sue sono anche alcune stampe che traducono disegni di altri artisti. Egli è, infatti, uno dei pochi incisori italiani che traducono disegni del Correggio. un disegno di Ubaldo Gandolfi di Felice Giani e anche di Gaetano Gandolfi.

L’acquatinta, spesso unita alla rotella, sembra essere caratteristica degli incisori attivi nell’area emiliana, tra Parma e Bologna. Da Benigno Bossi a Giuseppe Zauli, passando per Francesco Rosaspina e Cesare Massimiliano Gini, solo per citarne alcuni, il ricorso all’acquatinta sembra essere una costante, così come, anche se in maniera minore, l’attenzione alle nuove tecniche di stampa.

Opera rara.

Giuseppe ZAULI (1763 – 1822)

Giuseppe Zauli (1763 - 1822) è stato un pittore e incisore italiano. Si formò all'Accademia Clementina di Bologna. Fu collaboratore di Francesco Rosaspina e Felice Giani. Si dedicò alla pratica e all'insegnamento dell'incisione come professore di Disegno nel liceo Dipartimentale del Rubicone con sede a Faenza. Fu il primo direttore di una scuola di belle arti a Faenza, chiamata "Scuola di Disegno e Plastica", iniziata nel 1796. Fu anche un importante collezionista di disegni antichi. Zauli è l’autore, nonché editore, di tutte le incisioni comprese nella Raccolta di vari disegni di Francesco Barbieri detto il Guercino, pubblicata tra il penultimo e l’ultimo decennio del Settecento. Le tecniche utilizzate da Zauli sono le medesime impiegate dai suoi colleghi bolognesi: acquaforte, acquatinta e maniera a matita. Le incisioni riproducono disegni appartenenti a Massimiliano Gini, al conte Antonio Colombani, all’incisore Gaspare Ginanni e allo stesso Zauli. Zauli non riproduce soltanto disegni del maestro di Cento, sue sono anche alcune stampe che traducono disegni di altri artisti. Egli è, infatti, uno dei pochi incisori italiani che traducono disegni del Correggio. un disegno di Ubaldo Gandolfi di Felice Giani e anche di Gaetano Gandolfi.

Giuseppe ZAULI (1763 – 1822)

Giuseppe Zauli (1763 - 1822) è stato un pittore e incisore italiano. Si formò all'Accademia Clementina di Bologna. Fu collaboratore di Francesco Rosaspina e Felice Giani. Si dedicò alla pratica e all'insegnamento dell'incisione come professore di Disegno nel liceo Dipartimentale del Rubicone con sede a Faenza. Fu il primo direttore di una scuola di belle arti a Faenza, chiamata "Scuola di Disegno e Plastica", iniziata nel 1796. Fu anche un importante collezionista di disegni antichi. Zauli è l’autore, nonché editore, di tutte le incisioni comprese nella Raccolta di vari disegni di Francesco Barbieri detto il Guercino, pubblicata tra il penultimo e l’ultimo decennio del Settecento. Le tecniche utilizzate da Zauli sono le medesime impiegate dai suoi colleghi bolognesi: acquaforte, acquatinta e maniera a matita. Le incisioni riproducono disegni appartenenti a Massimiliano Gini, al conte Antonio Colombani, all’incisore Gaspare Ginanni e allo stesso Zauli. Zauli non riproduce soltanto disegni del maestro di Cento, sue sono anche alcune stampe che traducono disegni di altri artisti. Egli è, infatti, uno dei pochi incisori italiani che traducono disegni del Correggio. un disegno di Ubaldo Gandolfi di Felice Giani e anche di Gaetano Gandolfi.