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| Riferimento: | S52053 |
| Autore | Niccolò Francesco Maffei |
| Anno: | 1630 ca. |
| Misure: | 95 x 125 mm |
| Riferimento: | S52053 |
| Autore | Niccolò Francesco Maffei |
| Anno: | 1630 ca. |
| Misure: | 95 x 125 mm |
Acquaforte, circa 1630, con il monogramma di Albrecht Durer in basso a sinistra. Firmata in lastra in basso, nella dedica a Pietro Ventimiglia.
Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, rifilata alla linea marginale, priva della dedica in basso.
Niccolò Francesco Maffei fu pittore, scultore, architetto, orafo e anche incisore. Figlio di Giovanni Maffei, quest'ultimo trasferitosi da Carrara a Messina per invito del Senato di Messina. Nella città peloritana il giovane Niccolò Francesco studia matematica, architettura, pittura. Tra il 1618 e il 1632 frequenta a Roma, a spese del Senato di Messina, la scuola di pittura di Giovanni Lanfranco e quella di matematica e d'architettura di Simone Gullì, che presto divenne non solo tutore morale, ma anche economico.
Stampa rarissima.
Niccolò Francesco Maffei (Messina, 1607 – Messina, 1671)
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Niccolò Francesco Maffei, figlio di Giovanni, nacque probabilmente a Messina nel 1607, come si evince dal documento della sua nomina a ingegnere del Senato cittadino avvenuta nel 1656, all'età di quarantanove anni. Rimasto presto orfano, Nicolò Francesco fu posto dalla madre sotto la guida di Giovanni Simone Comandè. Tra il 1618 e il 1632 frequentò a Roma, a spese del Senato di Messina, la scuola di pittura di Giovanni Lanfranco e quella di matematica e d'architettura di Simone Gullì che presto ne divenne non solo tutore morale ma anche economico. Ritornato nella città natale sposò Isabella Stilo, l'8 marzo 1624. Oltre a distinguersi come apprezzabile scultore (sue sono le statue di S. Tommaso e S. Giacomo nella tribuna laterale del duomo di Messina), Nicolò Francesco si distinse anche come valente pittore. "La maniera sua di dipingere fu felice, sbrigativa, naturalistica, di un impasto carnoso" (Susinno, p. 176), molto simile a quella di Lanfranco. Nicolò Francesco fu anche un buon orafo. Morì a Messina nel 1671 e fu sepolto nella chiesa di S. Francesco d'Assisi dei padri minori.
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Niccolò Francesco Maffei (Messina, 1607 – Messina, 1671)
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Niccolò Francesco Maffei, figlio di Giovanni, nacque probabilmente a Messina nel 1607, come si evince dal documento della sua nomina a ingegnere del Senato cittadino avvenuta nel 1656, all'età di quarantanove anni. Rimasto presto orfano, Nicolò Francesco fu posto dalla madre sotto la guida di Giovanni Simone Comandè. Tra il 1618 e il 1632 frequentò a Roma, a spese del Senato di Messina, la scuola di pittura di Giovanni Lanfranco e quella di matematica e d'architettura di Simone Gullì che presto ne divenne non solo tutore morale ma anche economico. Ritornato nella città natale sposò Isabella Stilo, l'8 marzo 1624. Oltre a distinguersi come apprezzabile scultore (sue sono le statue di S. Tommaso e S. Giacomo nella tribuna laterale del duomo di Messina), Nicolò Francesco si distinse anche come valente pittore. "La maniera sua di dipingere fu felice, sbrigativa, naturalistica, di un impasto carnoso" (Susinno, p. 176), molto simile a quella di Lanfranco. Nicolò Francesco fu anche un buon orafo. Morì a Messina nel 1671 e fu sepolto nella chiesa di S. Francesco d'Assisi dei padri minori.
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