Yvette Guilbert

Riferimento: S42117
Autore Henri de TOULOSE LAUTREC
Anno: 1900 ca.
Misure: 170 x 270 mm
Non Disponibile

Riferimento: S42117
Autore Henri de TOULOSE LAUTREC
Anno: 1900 ca.
Misure: 170 x 270 mm
Non Disponibile

Descrizione

Litografia, circa 1900, da Henri de Toulouse-Lautrec.

Bellissima prova, in ottimo stato di conservazione.

Yvette Guilbert (Parigi, 20 gennaio 1865 – Aix-en-Provence, 3 febbraio 1944) è stata una cantante, attrice e scrittrice francese. Ebbe successo soprattutto durante la Belle Époque. Sarta, commessa ed indossatrice nei magazzini Printemps, Yvette voleva lasciare il segno sul palcoscenico. Si esibì persino al Moulin Rouge, indossando sempre abiti che accentuassero le sue forme ed assumendo posizioni inconsuete. Solitamente rimaneva ferma sul palcoscenico e mentre si esibiva gesticolava come se stesse recitando un monologo. Nel 1894 e nel 1898 fu musa di Henri de Toulouse-Lautrec, che le dedicò due album di ritratti. Lautrec con l’album dedicato a Yvette Guilbert, abbandona ogni intenzione accademica, per condensare in pochi efficaci tratti l’espressione del corpo o del volto nella sua essenza. Fin dalla copertina, l’artista sceglie di omaggiare Yvette rappresentandola tramite il suo elemento identificativo, che assume la valenza di un logo, dei lunghi guanti neri che indossava abitualmente durante i suoi spettacoli. La resa sempre più concisa della figura, spogliata di ogni artificio descrittivo, lo conduce verso un segno raffinato, ritmato e spontaneo. In alcune stampe Lautrec indugia sull’aspetto longilineo della donna, valorizzando la carica emotiva dell’attimo vissuto sul palcoscenico con la morbidezza del colore steso a spruzzo, in altre accresce l’intensità comunicativa congelando il volto in espressioni esasperate fino alla caricatura, memore delle maschere del teatro kabuki scoperte nelle stampe giapponesi, o tingendolo di chiaroscuri decisi per restituire la suggestione dell’ambiente teatrale illuminato dalle prime luci elettriche.

Henri de TOULOSE LAUTREC (Albi 1864 - Maironè 1901)

Pittore, disegnatore e litografo francese. Legato all'impressionismo di E. Degas, ma proiettato già verso l'espressionismo, ebbe grande importanza per la formazione e la diffusione dell'art nouveau. Fu anzitutto un disegnatore lineare, penetrante e spietato nella rappresentazione del vizio. Il suo tocco di pittore è filiforme, ancora disegno. Gli ambienti da lui frequentati a Parigi furono i suoi spunti, da cui trasse i propri soggetti: la società aristocratica della quale eseguì ritratti finissimi, i sobborghi popolati da tipi caratteristici, Montmartre. Di antica e nobile famiglia, fisicamente deforme, recatosi a Parigi nel 1882 s'iscrisse allo studio del Bonnat, poi del Cormont, ma la sua personalità insorse contro le formule accademiche. A Parigi condusse un'esistenza tormentosa e sregolata, frequentando i music-halls, i tabarins, il circo, le case di piacere, e traendo da questo ambiente ispirazioni alla sua arte originalissima, piena d'interessi umani, stilisticamente altissima. Con gli impressionisti, ai quali si suole collegarlo, non ebbe in comune che l'avversione per l'accademia, l'interesse per gli aspetti della vita contemporanea, la predilezione per l'arte giapponese: e questa, soprattutto, sviluppò e approfondì, ricercando insieme l'acutezza e la leggerezza del segno, l'asprezza e l'armonia del colore. Tra il 1889 e il 1892 scelse i suoi temi al Moulin Rouge e al Moulin de la Galette; del 1892-95 è il gruppo di quadri e disegni del circo, del teatro, delle case chiuse. Per la litografia fu apprezzato dai contemporanei forse più che per la pittura: la serie Elles e il gruppo di stampe su Yvette Guilbert sono tra i grandi capolavori dell'Ottocento. Notevoli anche i suoi cartelloni per il circo e il teatro, talvolta disegnati direttamente sulla pietra. Nel 1922 fu inaugurato ad Albi il museo Toulose Lautrec che ne raccoglie gran parte dell'opera pittorica e grafica.

Henri de TOULOSE LAUTREC (Albi 1864 - Maironè 1901)

Pittore, disegnatore e litografo francese. Legato all'impressionismo di E. Degas, ma proiettato già verso l'espressionismo, ebbe grande importanza per la formazione e la diffusione dell'art nouveau. Fu anzitutto un disegnatore lineare, penetrante e spietato nella rappresentazione del vizio. Il suo tocco di pittore è filiforme, ancora disegno. Gli ambienti da lui frequentati a Parigi furono i suoi spunti, da cui trasse i propri soggetti: la società aristocratica della quale eseguì ritratti finissimi, i sobborghi popolati da tipi caratteristici, Montmartre. Di antica e nobile famiglia, fisicamente deforme, recatosi a Parigi nel 1882 s'iscrisse allo studio del Bonnat, poi del Cormont, ma la sua personalità insorse contro le formule accademiche. A Parigi condusse un'esistenza tormentosa e sregolata, frequentando i music-halls, i tabarins, il circo, le case di piacere, e traendo da questo ambiente ispirazioni alla sua arte originalissima, piena d'interessi umani, stilisticamente altissima. Con gli impressionisti, ai quali si suole collegarlo, non ebbe in comune che l'avversione per l'accademia, l'interesse per gli aspetti della vita contemporanea, la predilezione per l'arte giapponese: e questa, soprattutto, sviluppò e approfondì, ricercando insieme l'acutezza e la leggerezza del segno, l'asprezza e l'armonia del colore. Tra il 1889 e il 1892 scelse i suoi temi al Moulin Rouge e al Moulin de la Galette; del 1892-95 è il gruppo di quadri e disegni del circo, del teatro, delle case chiuse. Per la litografia fu apprezzato dai contemporanei forse più che per la pittura: la serie Elles e il gruppo di stampe su Yvette Guilbert sono tra i grandi capolavori dell'Ottocento. Notevoli anche i suoi cartelloni per il circo e il teatro, talvolta disegnati direttamente sulla pietra. Nel 1922 fu inaugurato ad Albi il museo Toulose Lautrec che ne raccoglie gran parte dell'opera pittorica e grafica.