San Giorgio e il drago

Riferimento: s31269
Autore Nicolas de LARMESSIN III
Anno: 1729 ca.
Misure: 222 x 308 mm
225,00 €

Riferimento: s31269
Autore Nicolas de LARMESSIN III
Anno: 1729 ca.
Misure: 222 x 308 mm
225,00 €

Descrizione

Acquaforte e bulino, 1729/40 circa.
Nitida impressione su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione.
Come esplicitamente indicato nella didascalia sotto il titolo, la tavola è stata incisa da Nicolas de Larmessin III, da un dipinto di Raffaello, oggi nella collezione Andrew W. Mellon, National Gallery of Art, Washington D.C.


La tavola appartiene alla serie "Recueil d'estampes d'après les plus beaux tableaux et d'après les plus beaux desseins qui sont en France". Anche nota come "Recueil Crozat", la serie è ccomposta da due volumi di tavole commissionare dal collezionista francese Pierre Crozat e rirpoducenti famosi dipinti e disegni della sua epoca. Il primo volume, di 140 tavole, fu pubblicato nel 1729; il secondo - di 42 tavole (invece che le 110 iniziali) - fu pubblicato nel 1740.
Dopo la morte di Crozat, i rami furono venduti ad alcuni librai che incaricarono Mariette di riorganizzare la raccolta.
Mariette organizzò le tavole in due volumi, aggiungendo alcune descrizioni mancanti, e pubblicando l'opera nel 1742.
Nel 1764 Basan ripubblicò la raccolta ma incidendo le tavole con la tecnica xilografica.

Bibliografia

Inventaire du Fonds Français 26.

Nicolas de LARMESSIN III (Parigi 1684 - 1755)

Incisore, figlio di Nicolas de Larmessin II, e terzo incisore della dinastia. Weigert ha scoperto l'esistenza di un altro Nicolas, per cui a volte è indicato come Nicolas de Larmessin IV. Nel 1730 diventa membro dell'Académie; nel 1754 'gaveur du cabinet du roi' .

Bibliografia

Inventaire du Fonds Français 26.

Nicolas de LARMESSIN III (Parigi 1684 - 1755)

Incisore, figlio di Nicolas de Larmessin II, e terzo incisore della dinastia. Weigert ha scoperto l'esistenza di un altro Nicolas, per cui a volte è indicato come Nicolas de Larmessin IV. Nel 1730 diventa membro dell'Académie; nel 1754 'gaveur du cabinet du roi' .