L’agguato sulla strada

Riferimento: S29185
Autore Jacques CALLOT
Anno: 1632 ca.
Misure: 116 x 55 mm
225,00 €

Riferimento: S29185
Autore Jacques CALLOT
Anno: 1632 ca.
Misure: 116 x 55 mm
225,00 €

Descrizione

Acquaforte, circa 1632/5, della serie "Le piccole miserie della guerra".

Prova nel secondo stato di due, con l’indirizzo dell’editore Israel Henriet, datata 1636 nel forntespizio.
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva con sottili margini, applicata su antico supporto di collezione, in ottimo stato di conservazione.

La serie consta di 6 incisioni più il frontespizio, inciso da Abraham Bosse.

Le opere precedono cronologicamente la serie magistrale delle "Grandi miserie della guerra", composta da ben 18 lastre.

Bibliografia

Lieure 1333-1338 II/II; H. Diane Russell., Jacques Callot prints & Related Drawings pp. 60-62.

Jacques CALLOT (Nancy 1592 - 1635)

Artista barocco, specializzato in arti grafiche, disegno e stampa, originario del Ducato di Lorena (stato indipendente al confine nord-est con la Francia). Realizzò acqueforti con rappresentazioni di cronache dell’epoca e della vita quotidiana della popolazione (soldati, buffoni, ubriaconi, accattoni e vari emarginati). Queste immagini sono spesso in contrasto con i meravigliosi paesaggi in cui sono sistemati (si veda ad esempio “La Tentazione di Sant’Antonio”). La sua abilità nel delineare ombre e nell’uso dei vari toni è davvero notevole per l’epoca, tanto da essere spesso accostato a Albrecht Dürer.

Bibliografia

Lieure 1333-1338 II/II; H. Diane Russell., Jacques Callot prints & Related Drawings pp. 60-62.

Jacques CALLOT (Nancy 1592 - 1635)

Artista barocco, specializzato in arti grafiche, disegno e stampa, originario del Ducato di Lorena (stato indipendente al confine nord-est con la Francia). Realizzò acqueforti con rappresentazioni di cronache dell’epoca e della vita quotidiana della popolazione (soldati, buffoni, ubriaconi, accattoni e vari emarginati). Queste immagini sono spesso in contrasto con i meravigliosi paesaggi in cui sono sistemati (si veda ad esempio “La Tentazione di Sant’Antonio”). La sua abilità nel delineare ombre e nell’uso dei vari toni è davvero notevole per l’epoca, tanto da essere spesso accostato a Albrecht Dürer.