Febbraio

Riferimento: S12585
Autore Etienne DELAUNE
Anno: 1570 ca.
Misure: 234 x 175 mm
300,00 €

Riferimento: S12585
Autore Etienne DELAUNE
Anno: 1570 ca.
Misure: 234 x 175 mm
300,00 €

Descrizione


Bulino, 1570 circa. In basso: "Februo curta dies multum.. Vermibus hortos" Cum pri Regis.

Della serie "I lavori dei mesi", una serie di dodici scene rappresentanti attività stagionali, ognuna della quali inserita in una elaborata cornice ornamentale.

La serie, che reca il privilegio reale, fu probabilmente eseguita da Delaune prima della sua partenza dalla Francia, a seguito del massacro nel giorno di S. Bartolomeo del 1572.

Bibliografia

Robert-Dumesnil n. 137; 'The French Prints in Renaissance', Los Angeles 1994, cat. No.106-9; and 'Fontainebleau et l'estampe au XVIe siècle, iconographie et contradictions', Nemours 1985, cat. Nos.11, 30, 70, 141.

Etienne DELAUNE (Parigi, 1519 circa; Parigi, 1583)

Orafo, realizzatore di medaglie, disegnatore e incisore. Viene dipinto come orafo parigino altamente specializzato, nelle cronache del 1546. Nel 1552 entrò alla zecca reale, per venire, tuttavia, licenziato l’anno successivo. Gli sono state attribuite un considerevole numero di medaglie, inclusa una di Enrico II (Parigi, Bib. N., Cab. Médailles). Iniziò a dedicarsi all’incisione nel 1557. Le sue prime stampe datate, una serie di 12 lastre che illustrano il Vecchio Testamento e due disegni per specchi, risalgono al 1561. Aveva come modelli di riferimento gli artisti italiani della Scuola di Fontainebleau, come Rosso Fiorentino, Nicolò dell’Abate e soprattutto Luca Penni, piuttosto che Francesco Primaticcio. Il 1569 è ricordato come l’anno in cui Delanue raggiunse l’apice della sua produzione in stile Fontainebleau con dieci stampe ispirate ai Maestri italiani. A causa del suo Credo Calvinista, lasciò Parigi in conseguenza del massacro della Vigilia di San Bartolomeo, il 24 Agosto 1572, per rifugiarsi a Strasburgo, città libera del Sacro Romano Impero. Vi rimase per quattro mesi, poi ottenne altrove una commissione per la realizzazione di ritratti, probabilmente ad Asburgo dove, nel 1576 realizzò due incisioni in cui rappresentava il lavoro dell’orafo. Si hanno notizie della sua presenza a Strasburgo l’anno successivo ed era ancora lì nel 1580, data di realizzazione del set di 20 incisioni di allegorie morali, basate sui disegni del figlio, Jean Delaune (1580). La sua ultima opera datata, un ritratto di Ambroise Paré, risale al 1582.

Bibliografia

Robert-Dumesnil n. 137; 'The French Prints in Renaissance', Los Angeles 1994, cat. No.106-9; and 'Fontainebleau et l'estampe au XVIe siècle, iconographie et contradictions', Nemours 1985, cat. Nos.11, 30, 70, 141.

Etienne DELAUNE (Parigi, 1519 circa; Parigi, 1583)

Orafo, realizzatore di medaglie, disegnatore e incisore. Viene dipinto come orafo parigino altamente specializzato, nelle cronache del 1546. Nel 1552 entrò alla zecca reale, per venire, tuttavia, licenziato l’anno successivo. Gli sono state attribuite un considerevole numero di medaglie, inclusa una di Enrico II (Parigi, Bib. N., Cab. Médailles). Iniziò a dedicarsi all’incisione nel 1557. Le sue prime stampe datate, una serie di 12 lastre che illustrano il Vecchio Testamento e due disegni per specchi, risalgono al 1561. Aveva come modelli di riferimento gli artisti italiani della Scuola di Fontainebleau, come Rosso Fiorentino, Nicolò dell’Abate e soprattutto Luca Penni, piuttosto che Francesco Primaticcio. Il 1569 è ricordato come l’anno in cui Delanue raggiunse l’apice della sua produzione in stile Fontainebleau con dieci stampe ispirate ai Maestri italiani. A causa del suo Credo Calvinista, lasciò Parigi in conseguenza del massacro della Vigilia di San Bartolomeo, il 24 Agosto 1572, per rifugiarsi a Strasburgo, città libera del Sacro Romano Impero. Vi rimase per quattro mesi, poi ottenne altrove una commissione per la realizzazione di ritratti, probabilmente ad Asburgo dove, nel 1576 realizzò due incisioni in cui rappresentava il lavoro dell’orafo. Si hanno notizie della sua presenza a Strasburgo l’anno successivo ed era ancora lì nel 1580, data di realizzazione del set di 20 incisioni di allegorie morali, basate sui disegni del figlio, Jean Delaune (1580). La sua ultima opera datata, un ritratto di Ambroise Paré, risale al 1582.