Le berger et la bergère

Riferimento: S42050
Autore Charles-Francois DAUBIGNY
Anno: 1874
Misure: 200 x 290 mm
250,00 €

Riferimento: S42050
Autore Charles-Francois DAUBIGNY
Anno: 1874
Misure: 200 x 290 mm
250,00 €

Descrizione

Acquaforte e puntasecca, 1874, firmato in lastra, in basso a sinistra sotto l’immagine ‘Ch. Daubigny del et sc.’, più in basso ‘L’Art’; a destra ‘F. Liénard Imp. Paris’. Esemplare nel quinto stato, di sette (secondo Melot) o di otto (secondo Delteil), così come pubblicato nel periodico L’Art. Ottimo lo stato di conservazione.

Charles Francois Daubigny (1817 – 1878) fu uno dei più sensibili paesaggisti dell'Ottocento francese. Studiò dapprima col padre poi, dopo un viaggio in Italia (1835), con F.-M. Granet e P. Delaroche. La sua maniera personale cominciò a delinearsi verso il 1845-50 e si precisò dopo l'incontro con C. Corot (1852). Fu vicino ai paesaggisti della scuola di Barbizon ma non fece parte del loro gruppo. I suoi paesaggi hanno un taglio più arioso, un accento più romantico, talvolta un'estrosa audacia di rapporti.

Bibliografia

Delteil, Le Peintre-Graveur Illustré (XIXe et XXe siècles), 122.V/VIII; Melot, L'Oeuvre gravé de Boudin, Corot, Daubigny…, 122 V/VII.

Charles-Francois DAUBIGNY (1817 – 1878)

Charles Francois Daubigny fu uno dei più sensibili paesaggisti dell'Ottocento francese. Studiò dapprima col padre poi, dopo un viaggio in Italia (1835), con F.-M. Granet e P. Delaroche. La sua maniera personale cominciò a delinearsi verso il 1845-50 e si precisò dopo l'incontro con C. Corot (1852). Fu vicino ai paesaggisti della scuola di Barbizon ma non fece parte del loro gruppo. I suoi paesaggi hanno un taglio più arioso, un accento più romantico, talvolta un'estrosa audacia di rapporti.

Charles-Francois DAUBIGNY (1817 – 1878)

Charles Francois Daubigny fu uno dei più sensibili paesaggisti dell'Ottocento francese. Studiò dapprima col padre poi, dopo un viaggio in Italia (1835), con F.-M. Granet e P. Delaroche. La sua maniera personale cominciò a delinearsi verso il 1845-50 e si precisò dopo l'incontro con C. Corot (1852). Fu vicino ai paesaggisti della scuola di Barbizon ma non fece parte del loro gruppo. I suoi paesaggi hanno un taglio più arioso, un accento più romantico, talvolta un'estrosa audacia di rapporti.