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| Riferimento: | S52057 |
| Autore | Johann Theodor DE BRY |
| Anno: | 1597 ca. |
| Misure: | 110 x 140 mm |
| Riferimento: | S52057 |
| Autore | Johann Theodor DE BRY |
| Anno: | 1597 ca. |
| Misure: | 110 x 140 mm |
Acquaforte, circa 1597, firmata con monogramma in alto a destra.
Il ritratto è incluso nella raccolta di Jean-Jaques Boissard, "Icones quinquaginta virorum illustrium doctrina & eruditione praestantium ad vivum effictae", stampata a Francoforte sul Meno, 1597–1599.
Si tratta di una raccolta di ritratti di uomini illustri curata da Jean-Jacques Boissard (1528-1602), con le incisioni di Johann Theodore de Bry (1561-1623).
Esemplare del primo stato di due, prima dell'aggiunta "Yy4" in basso a destra.
Ottima impressione, su carta vergata coeva, in perfette condizioni.
Johann Theodor DE BRY (Liegi 1561 - Francoforte 1623)
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Incisore, incisore, stampatore ed editore. Nato a Liegi nel 1561 e morto a Francoforte sul Meno nel 1623. Figlio di Theodor de Bry, lavorò nell'azienda editoriale di famiglia a Francoforte (trasferendola a Oppenheim nel 1609-20). Partecipò alla pubblicazione di due popolari libri di emblemi: Emblemata nobilitatis et vulgo scitu digna" e "Emblemata secularia". Con il fratello Johann Israel pubblicò anche il disegno di un alfabeto umano grottesco e quasi erotico. Il suo lavoro indipendente comprende incisioni riproduttive di maestri come Tiziano, Marten de Vos, Abraham Bloemaert e Sebald Beham.
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Johann Theodor DE BRY (Liegi 1561 - Francoforte 1623)
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Incisore, incisore, stampatore ed editore. Nato a Liegi nel 1561 e morto a Francoforte sul Meno nel 1623. Figlio di Theodor de Bry, lavorò nell'azienda editoriale di famiglia a Francoforte (trasferendola a Oppenheim nel 1609-20). Partecipò alla pubblicazione di due popolari libri di emblemi: Emblemata nobilitatis et vulgo scitu digna" e "Emblemata secularia". Con il fratello Johann Israel pubblicò anche il disegno di un alfabeto umano grottesco e quasi erotico. Il suo lavoro indipendente comprende incisioni riproduttive di maestri come Tiziano, Marten de Vos, Abraham Bloemaert e Sebald Beham.
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