Angelica e Medoro

Riferimento: S28066
Autore Aegidius SADELER II
Anno: 1595 ca.
Misure: 422 x 318 mm
1.300,00 €

Riferimento: S28066
Autore Aegidius SADELER II
Anno: 1595 ca.
Misure: 422 x 318 mm
1.300,00 €

Descrizione

Bulino, 1595 circa, firmato in lastra in basso a destra Carlo Caliari pin: / G: Sadeler Scalp:  In basso a sinistra, dedica a Guido Coccapani, castellano e fattore ducale. Da un soggetto di Carlo Caliari.


Esemplare con l’indirizzo dell’editore Donato Rascicotti, nell’unico stato descritto da Hollstein. Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “scudo con lettera M e stella”, rifilata al rame in ottimo stato di conservazione.

L’opera è relativa al periodo veneto del Sadeler, trascorso tra Verona e Venezia, ed è quindi databile tra il 1594 ed il 1597. Il soggetto è ripreso dal dipinto di Carlo Caliari, detto Carletto, figlio minore di Paolo Caliari, meglio conosciuto con l’appellativo de “il Veronese”. Il dipinto, nel migliore stile del padre, è datato al 1584 circa ed è conservato a Padova in una collezione privata. La composizione del Sadeler differisce leggermente dal dipinto, ed è realizzata nel classico stile dell’artista fiammingo, con l’inserimento del paesaggio sullo sfondo, di gusto tipicamente nordico. Il tema di Angelica e Medoro rappresenta una scena assai popolare nella pittura italiana tardo rinascimentale e barocca. Medoro, seguace del condottiero saraceno Dardinello, è ferito in battaglia e Angelica lo soccorre guarendolo con un succo d’erba, innamorandosi poi di lui. La scena raffigurata rappresenta i due intenti ad incidere il proprio nome nella corteccia di un albero.

Ottimo esemplare di questa rara incisione.

Bibliografia

Hollstein 103; Wurzbach 77.

Aegidius SADELER II (Anversa, 1570 circa - Praga, 1629).

I SADELER: Famiglia fiamminga di artisti, attivi in tutta Europa. Per tre generazioni questa famiglia di incisori, editori e commercianti di stampe giocò un ruolo dominante nell’arte grafica europea, producendo opere variegate e di altissima qualità. Erano discendenti di una linea di cesellatori di acciaioli Aalst . Jan de Saeyelleer (Sadeleer) ebbe tre figli, Jan Sadeler I, Aegidius Sadeler I e Raphael Sadeler I, la prima generazione di incisori, editori e commercianti. Le incertezze religiose e politiche dell’epoca, li costrinsero ad emigrare, per cui si hanno notizie del loro lavoro a Colonia, Frankfurt am Main, Monaco, Venezia e Praga. La seconda generazione seguì le loro orme; tra questi, Aegidius Sadeler II, che lavorò per Rudolf II e i suoi successori, fu sicuramente il più importante. Justus Sadeler, figlio di Jan Sadeler I, e I tre figlia di Raphael Sadeler I—Jan Sadeler II, Raphael Sadeler II e Filips Sadeler—furono artisti minori, ma proseguirono la tradizione di famiglia. La terza generazione fu rappresentata da Tobias Sadeler (Vienna, 1670–75), figlio di Aegidius Sadeler II; eseguì incisioni per libri topografici. PHILIPP SADELER: Incisore e stampatore, probabilmente anche pittore, figlio di Raphael Sadeler I. Venne educato a Monaco, dove il padre era rientrato nel 1604. Nel1624 sposò Regina, figlia di Peter Candid. Intorno al 1633 Filips andò a vivere a Passau. Le sue incisioni sono essenzialmente frontespizi e illustrazioni di libri religiosi, ad esempio incisioni da disegni di Thomas Hoffmann (morto nel 1646) in Infernus damnatorum carcer et rogus aeternitatis (1631), compresa anche la Virtù che sconfigge il Peccato (Maria che domina il Drago), incisioni per la ristampa, del 1630, del Orbis Phaeton di H. Drechsels (1629) e incisioni nel Templum gratiarum (1633). Kramm ha menzionato un Ritratto di Uomo (1647) di Filips.

Bibliografia

Hollstein 103; Wurzbach 77.

Aegidius SADELER II (Anversa, 1570 circa - Praga, 1629).

I SADELER: Famiglia fiamminga di artisti, attivi in tutta Europa. Per tre generazioni questa famiglia di incisori, editori e commercianti di stampe giocò un ruolo dominante nell’arte grafica europea, producendo opere variegate e di altissima qualità. Erano discendenti di una linea di cesellatori di acciaioli Aalst . Jan de Saeyelleer (Sadeleer) ebbe tre figli, Jan Sadeler I, Aegidius Sadeler I e Raphael Sadeler I, la prima generazione di incisori, editori e commercianti. Le incertezze religiose e politiche dell’epoca, li costrinsero ad emigrare, per cui si hanno notizie del loro lavoro a Colonia, Frankfurt am Main, Monaco, Venezia e Praga. La seconda generazione seguì le loro orme; tra questi, Aegidius Sadeler II, che lavorò per Rudolf II e i suoi successori, fu sicuramente il più importante. Justus Sadeler, figlio di Jan Sadeler I, e I tre figlia di Raphael Sadeler I—Jan Sadeler II, Raphael Sadeler II e Filips Sadeler—furono artisti minori, ma proseguirono la tradizione di famiglia. La terza generazione fu rappresentata da Tobias Sadeler (Vienna, 1670–75), figlio di Aegidius Sadeler II; eseguì incisioni per libri topografici. PHILIPP SADELER: Incisore e stampatore, probabilmente anche pittore, figlio di Raphael Sadeler I. Venne educato a Monaco, dove il padre era rientrato nel 1604. Nel1624 sposò Regina, figlia di Peter Candid. Intorno al 1633 Filips andò a vivere a Passau. Le sue incisioni sono essenzialmente frontespizi e illustrazioni di libri religiosi, ad esempio incisioni da disegni di Thomas Hoffmann (morto nel 1646) in Infernus damnatorum carcer et rogus aeternitatis (1631), compresa anche la Virtù che sconfigge il Peccato (Maria che domina il Drago), incisioni per la ristampa, del 1630, del Orbis Phaeton di H. Drechsels (1629) e incisioni nel Templum gratiarum (1633). Kramm ha menzionato un Ritratto di Uomo (1647) di Filips.