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| Riferimento: | S46997 |
| Autore | Renè BOYVIN |
| Anno: | 1566 |
| Misure: | 120 x 175 mm |
| Riferimento: | S46997 |
| Autore | Renè BOYVIN |
| Anno: | 1566 |
| Misure: | 120 x 175 mm |
Bulino, 1566, firmato in lastra in basso con il monogramma dell’artista.
Parte di una serie di dodici ritratti di filosofi greci e romani, intitolata 'Illustrium philosophorum et poetarum effigies', pubblicata nel 1566 da P. de Roville a Parigi.
Le incisioni di René Boyvin furono presto diffuse da altri incisori. Le stampe di Boyvin furono copiate (dodici tavole) anche in Italia da Girolamo Olgiati che incise e pubblicò la raccolta Illustrium philosophorum et sapientium effigies ab eorum numismatibus extractae (Venezia: Girolamo Olgiati, edizioni ca. 1567/1568-1583).
René Boyvin nacque ad Angers intorno al 1520 e si stabilì a Parigi intorno al 1545, entrando a far parte della bottega dell'incisore Pierre Milan. Fu strettamente coinvolto nei circoli protestanti, divenne l'incisore ritrattista dei principali riformatori e nel 1569 fu imprigionato a Parigi per le sue convinzioni religiose.
Una bella impressione, stampata su carta vergata coeva, con margini, in ottime condizioni. Rara.
Bibliografia
Robert-Dumesnil, Le peintre-graveur français (Paris 1850), VIII, pp.54-57 nos. 91-102 ; Jacques Levron, René Boyvin, graveur angevin du XVIe siècle: avec le catalogue de son oeuvre et la reproduction de 114 estampes (Paris 1941), pp.68-69 nos. 58-69; IFF 16e siècle 2; LeBlanc nn. 215-226.
Renè BOYVIN (Angers 1525 ca. - Roma 1580 ca.)
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Incisore, acquafortista e disegnatore francese. Vasari, nella sua Vita di Marcantonio Raimondi, dice che “dopo la morte di Rosso [Fiorentino], assistiamo all’arrivo dalla Francia di tutte incisioni dei suoi lavori”. Vasari attribuì questa abbondanza di riproduzioni “all’incisore in rame René”, ovvero René Boyvin. Questi si trasferì a Parigi nel 1545 circa da Agers, dove incontrò Antonio Fantuzzi, e dove si dice abbia rinnovato il contratto di servizio con l’incisore Pierre Milan nel 1549. Nel 1553 completò due lastre che Milan non era riuscito a terminare per l’editore di musica Guillaume Morlaye (1510– dopo il 1558); una di queste è la Nymph di Fontainebleau. Successivamente, aprì il suo studio presso il quale lavorò anche Lorenzo Penni, figlio di Luca, nell’Ottobre del 1557. Boyvin visse a lungo, malgrado la prigionia a cui venne costretto a causa del suo credo Calvinista. Sembra che tra il 1569 e il 1574 non abbia pubblicato nulla con la sua firma. L’ultima sua opera datata risale al 1580, ma sembra che fosse ancora vivo all’inizio del XVII secolo.
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Renè BOYVIN (Angers 1525 ca. - Roma 1580 ca.)
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Incisore, acquafortista e disegnatore francese. Vasari, nella sua Vita di Marcantonio Raimondi, dice che “dopo la morte di Rosso [Fiorentino], assistiamo all’arrivo dalla Francia di tutte incisioni dei suoi lavori”. Vasari attribuì questa abbondanza di riproduzioni “all’incisore in rame René”, ovvero René Boyvin. Questi si trasferì a Parigi nel 1545 circa da Agers, dove incontrò Antonio Fantuzzi, e dove si dice abbia rinnovato il contratto di servizio con l’incisore Pierre Milan nel 1549. Nel 1553 completò due lastre che Milan non era riuscito a terminare per l’editore di musica Guillaume Morlaye (1510– dopo il 1558); una di queste è la Nymph di Fontainebleau. Successivamente, aprì il suo studio presso il quale lavorò anche Lorenzo Penni, figlio di Luca, nell’Ottobre del 1557. Boyvin visse a lungo, malgrado la prigionia a cui venne costretto a causa del suo credo Calvinista. Sembra che tra il 1569 e il 1574 non abbia pubblicato nulla con la sua firma. L’ultima sua opera datata risale al 1580, ma sembra che fosse ancora vivo all’inizio del XVII secolo.
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