Allegoria della Pazienza

Riferimento: S44842
Autore Hans Sebald BEHAM
Anno: 1540
Misure: 70 x 105 mm
Non Disponibile

Riferimento: S44842
Autore Hans Sebald BEHAM
Anno: 1540
Misure: 70 x 105 mm
Non Disponibile

Descrizione

Allegoria della Pazienza rappresentata con una figura femminile alata, in abito antico e seduta a occhi chiusi sulla base di una colonna, con le gambe incrociate e in grembo una pecora. A destra, troviamo una creatura demoniaca dal volto deturpato, che guarda i due putti che si librano tra le nuvole e sorreggono una corona d'alloro sulla testa della figura femminile.

Bulino, 1540, firmato "SEBALDUS BE/ HAM PICTOR/ NORICUS FACI/ EBAT.HSB" e datato nella lastra, in una tavoletta con iscrizione appoggiata alla colonna. La scritta "PACIENTIA" è incisa sopra la testa della figura femminile.

Esemplare nel quarto stato di sei, con nuovi tratti orizzontali sullo stinco destro della figura ma prima del tratteggio sul lato destro della colonna e sull’ombra della targa con la firma.

Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione.

L’opera fa parte di un gruppo di incisioni indipendenti di figure allegoriche che Beham progettò tra il 1539 e il 1541. Esse sono sempre collocate in primo piano, con pochi attributi che le circondano, e in questo senso seguono il formato delle coeve placchette di bronzo di soggetto simile e di dimensioni altrettanto ridotte, realizzate da Peter Flötner di Norimberga.

L'allegoria della Pazienza è un diffuso e tema iconografico dell'allegoria sacra, che ha lasciato ricorrente testimonianze nelle arti visive, in particolare nella pittura e nell'illustrazione a stampa. L'iconografia, dai contenuti iniziali di ispirazione spiccatamente teologica, ha subito uno slittamento in territorio "profano", avvenuto nello scorcio di tempo intorno alla metà del XVI secolo, i cui risultati si sono prestati a un'utilizzazione in chiava politica, nel clima storico delle corti rinascimentali italiane. La personificazione di questa virtù, di norma, persegue un intento moraleggiante, che si muove, pertanto, su un terreno teologico che riflette la tradizione del Vangelo e della dottrina patristica, seguendo la filosofia cristiana dei primi secoli, elaborata dai Padri della Chiesa e dagli scrittori ecclesiastici.

Poco prima del 1520, alcuni giovani artisti della cerchia di Albercht Dürer presero a realizzare incisioni molto piccole che hanno sfidato lo spettatore con un mondo in miniatura, un mondo di nuovo soggetto laico e di interpretazioni non convenzionali di temi tradizionali. A causa delle ridotte dimensioni delle loro incisioni, questi artisti sono stati appellati a lungo, con il nome collettivo, e poco lusinghiero, di Piccoli Maestri di Norimberga. Il nucleo del gruppo consiste in tre artisti di Norimberga, Hans Sebald & Bartel Beham e Georg Pencz, e inoltre Jacob Bink da Colonia e Heinrich Aldegrever da Soest.

Bibliografia

Pauli 1901-11, Hans Sebald Beham: Ein Kritisches Verzeichniss seiner Kupferstiche Radirungen und Holzschnitte (141.IV); Hollstein, German engravings, etchings and woodcuts c.1400-1700 (141.IV); Bartsch, Le Peintre graveur (VIII.168.138); Bartrum 1995, German Renaissance Prints 1490-1550 (99).

Hans Sebald BEHAM Nuremberg 1500 - Frankfurt 1550

Incisore, acquafortista, disegnatore di xilografie e istoriatore di vetrate, pittore e illustratore. Nei documenti e stampe dell’epoca, veniva sempre identificato come Sebald Beham, sebbene dal XVII secolo e fino ai primi anni del XX sia stato erroneamente chiamato Hans Sebald Beham, sulla base del suo monogramma: HSP or HSB. La biografia di Sandrart, scritta sull’artista, è illustrata con stampe di ritratti simili all’Autoritratto e al David, conservato al Louvre; tutto intorno al ritratto di Sandrart c’è un’iscrizione che lo identifica come pittore e incisore. È giunto fino ai nostri giorni solo uno dei dipinti su pannelli realizzati da Sebald (Storia di David, 1534; Parigi, Louvre), sebbene dei documenti citati da Hampe e Vogler si riferiscano a lui come realizzatore di dipinti nel 1521 e come addirittura titolare di un suo studio nel 1525. Sebald, tuttavia, è più famoso tra i posteri per le sue stampe, nonché per la vastità del corpus di opere da lui realizzate: 252 incisioni, 18 acqueforti e 1500 xilografie, incluse quelle destinate all’illustrazione di libri. Le informazioni sulla sua biografia sono scarne: Sandrart sostiene che venne istruito da Barthel e che poi aprì una taverna, cui il suo stile di vita dissoluto guadagnò cattiva reputazione. È indubbio, tuttavia, che egli fosse ingegnoso e meticoloso, da un punto di vista artistico. Iniziò a produrre opere molto giovane, già dal 1519, sebbene ci sia chi sostiene che una xilografia della Lussuria dalla serie de I Dieci Comandamenti, sia da considerarsi un lavoro giovanile, estremamente naive, realizzato da Sebald all’età di 12 anni, insieme ad un foglio con degli studi fatti a penna e inchiostro su teste maschili e femminili. La sua prima incisione, datata 1518, è un minuscolo Ritratto di Giovane Donna.

Hans Sebald BEHAM Nuremberg 1500 - Frankfurt 1550

Incisore, acquafortista, disegnatore di xilografie e istoriatore di vetrate, pittore e illustratore. Nei documenti e stampe dell’epoca, veniva sempre identificato come Sebald Beham, sebbene dal XVII secolo e fino ai primi anni del XX sia stato erroneamente chiamato Hans Sebald Beham, sulla base del suo monogramma: HSP or HSB. La biografia di Sandrart, scritta sull’artista, è illustrata con stampe di ritratti simili all’Autoritratto e al David, conservato al Louvre; tutto intorno al ritratto di Sandrart c’è un’iscrizione che lo identifica come pittore e incisore. È giunto fino ai nostri giorni solo uno dei dipinti su pannelli realizzati da Sebald (Storia di David, 1534; Parigi, Louvre), sebbene dei documenti citati da Hampe e Vogler si riferiscano a lui come realizzatore di dipinti nel 1521 e come addirittura titolare di un suo studio nel 1525. Sebald, tuttavia, è più famoso tra i posteri per le sue stampe, nonché per la vastità del corpus di opere da lui realizzate: 252 incisioni, 18 acqueforti e 1500 xilografie, incluse quelle destinate all’illustrazione di libri. Le informazioni sulla sua biografia sono scarne: Sandrart sostiene che venne istruito da Barthel e che poi aprì una taverna, cui il suo stile di vita dissoluto guadagnò cattiva reputazione. È indubbio, tuttavia, che egli fosse ingegnoso e meticoloso, da un punto di vista artistico. Iniziò a produrre opere molto giovane, già dal 1519, sebbene ci sia chi sostiene che una xilografia della Lussuria dalla serie de I Dieci Comandamenti, sia da considerarsi un lavoro giovanile, estremamente naive, realizzato da Sebald all’età di 12 anni, insieme ad un foglio con degli studi fatti a penna e inchiostro su teste maschili e femminili. La sua prima incisione, datata 1518, è un minuscolo Ritratto di Giovane Donna.