Tamires con la testa di re Ciro

Riferimento: 3209
Autore Georg PENCZ
Anno: 1539 ca.
Misure: 74 x 118 mm
Non Disponibile

Riferimento: 3209
Autore Georg PENCZ
Anno: 1539 ca.
Misure: 74 x 118 mm
Non Disponibile

Descrizione

Bulino, monogrammato in lastra in basso a sinistra.

Esemplare nel secondo stato, con lievi ritocchi a bulino.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione.

Tamires era la regina degli Sciiti che sconfisse, decapitandolo, il fondatore dell’impero persiano, Ciro il Grande.

Poco prima del 1520, alcuni giovani artisti della cerchia di Albercht Dürer presero a realizzare incisioni molto piccole che hanno sfidato lo spettatore con un mondo in miniatura, un mondo di nuovo soggetto laico e di interpretazioni non convenzionali di temi tradizionali. A causa delle ridotte dimensioni delle loro incisioni, questi artisti sono stati appellati a lungo, con il nome collettivo, e poco lusinghiero, di Piccoli Maestri di Norimberga. Il nucleo del gruppo consiste in tre artisti di Norimberga, Hans Sebald & Bartel Beham e Georg Pencz, e inoltre Jacob Bink da Colonia e Heinrich Aldegrever da Soest.

Bibliografia

Bartsch VIII.340.70; Landau 73; Hollstein 120 II/II.

Georg PENCZ (Norimberga 1550 - 1550)

Georg Pencz (1500 circa - 11 ottobre 1550) è stato un incisore, pittore e stampatore tedesco. Pencz nacque probabilmente a Westheim, vicino a Bad Windsheim, in Franconia. Si recò a Norimberga nel 1523 e si unì all'atelier di Albrecht Dürer. Come Dürer, visitò l'Italia e fu profondamente influenzato dall'arte veneziana; si ritiene che abbia lavorato con Marcantonio Raimondi. Nel 1525 fu imprigionato insieme ai fratelli Barthel Beham e Hans Sebald Beham, i cosiddetti "pittori senza Dio", per aver diffuso le idee radicali di Thomas Müntzer, affermando la non credenza nel battesimo, in Cristo e nella transustanziazione. I tre furono graziati poco dopo e divennero parte del gruppo noto come "Piccoli Maestri" per le loro piccole, intricate e influenti stampe. A Norimberga, influenzato dalle opere che aveva visto in Italia, Pencz dipinse una serie di soffitti a trompe-l'œil nelle case delle famiglie patrizie. Intorno al 1539 Pencz tornò brevemente in Italia, visitando per la prima volta Roma, per poi tornare a Norimberga nel 1540, dove divenne pittore della città e ottenne il suo maggior successo come ritrattista. Come incisore, si colloca tra i migliori dei "piccoli maestri" tedeschi. Tra le stampe degne di nota si ricordano i Sei trionfi di Petrarca e la Vita di Cristo (26 tavole). I suoi migliori dipinti sono ritratti, come Ritratto di giovane uomo, Ritratto del maresciallo Schirmer e Ritratto di Erhard Schwetzer e di sua moglie. Nel 1550 fu nominato pittore di corte da Alberto, duca di Prussia, ma morì a Lipsia prima di arrivare a corte.

Bibliografia

Bartsch VIII.340.70; Landau 73; Hollstein 120 II/II.

Georg PENCZ (Norimberga 1550 - 1550)

Georg Pencz (1500 circa - 11 ottobre 1550) è stato un incisore, pittore e stampatore tedesco. Pencz nacque probabilmente a Westheim, vicino a Bad Windsheim, in Franconia. Si recò a Norimberga nel 1523 e si unì all'atelier di Albrecht Dürer. Come Dürer, visitò l'Italia e fu profondamente influenzato dall'arte veneziana; si ritiene che abbia lavorato con Marcantonio Raimondi. Nel 1525 fu imprigionato insieme ai fratelli Barthel Beham e Hans Sebald Beham, i cosiddetti "pittori senza Dio", per aver diffuso le idee radicali di Thomas Müntzer, affermando la non credenza nel battesimo, in Cristo e nella transustanziazione. I tre furono graziati poco dopo e divennero parte del gruppo noto come "Piccoli Maestri" per le loro piccole, intricate e influenti stampe. A Norimberga, influenzato dalle opere che aveva visto in Italia, Pencz dipinse una serie di soffitti a trompe-l'œil nelle case delle famiglie patrizie. Intorno al 1539 Pencz tornò brevemente in Italia, visitando per la prima volta Roma, per poi tornare a Norimberga nel 1540, dove divenne pittore della città e ottenne il suo maggior successo come ritrattista. Come incisore, si colloca tra i migliori dei "piccoli maestri" tedeschi. Tra le stampe degne di nota si ricordano i Sei trionfi di Petrarca e la Vita di Cristo (26 tavole). I suoi migliori dipinti sono ritratti, come Ritratto di giovane uomo, Ritratto del maresciallo Schirmer e Ritratto di Erhard Schwetzer e di sua moglie. Nel 1550 fu nominato pittore di corte da Alberto, duca di Prussia, ma morì a Lipsia prima di arrivare a corte.