Novae Urbis Delineatio

Riferimento: S40244
Autore Francesco SCOTO
Anno: 1650
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 180 x 145 mm
Non Disponibile

Riferimento: S40244
Autore Francesco SCOTO
Anno: 1650
Zona: Roma
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 180 x 145 mm
Non Disponibile

Descrizione

Pianta a proiezione obliqua della città tratta dall'edizione romana del "Itinerario, overo nova descrittione de' viaggi principali d'Italia […] di Francesco Scoto" edita per la prima volta nel 1650 da Filippo de Rossi, uno dei figli di Giuseppe de Rossi, capostipite della grande famiglia di editori romani.

Le tavole dell'edizione romana (realizzate tramite nuove lastre di rame) furono ristampate nelle edizioni successive - accresciute - dagli editori Michelangelo e Pier Vincenzo de Rossi (1669, 1700 e 1717) e quindi in quelle curate da Fausto Amidei, mercante di libri al Corso, che fece stampare da Antonio de Rossi nel 1737 la prime delle sue tre edizioni dell'Itinerario d'Italia di Francesco Scoto.

Le altre furono nel 1747 nella stamperia del Bernabò e Lazzarini e nel 1761 nella stamperia di Generoso Salomoni.

"Nonostante il ridotto formato questa piantina risulta assai rispondente al vero nella raffigurazione di molti edifici ed aggiornata nei contenuti. Piazza Navona è posta infatti in bella evidenza con l'obelisco trovata nel Circo di Massenzio e fatto innalzare durante il pontificato di Innocenzo X al centro della fontana dei Fiumi del Bernini, inaugurata nel 1651, ma evidentemente già in corso di realizzazione nel 1650. Manca invece la chiesa di Sant'Agnese in Agone (1652/57) e il colonnato di San Pietro (1656/57)" [cfr. Marigliani p. 208]. 

Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Scaccia Scarafoni (1939): n. 188 (nota); Arrigoni Bertarelli (1930): n. 138; Marigliani (2007): p. 208, n. 112.

Francesco SCOTO (1548 - 1622)

Franz Schott, italianizzato come Francesco Scoto, era originario di Anversa. Giureconsulto e grande viaggiatore, fratello del più noto Andreas, gesuita, filologo e antiquario, redasse "Itinerario overo decrittione de' viaggi principali in Italia". L'opera apparve per la prima volta, redatto in latino, ad Anversa nel 1600 (Itinerarium Italiae), in occasione del Giubileo, a servizio dei pellegrini che si recavano in Italia. L'opera fu poi pubblicata in numerose edizioni successive in latino, italiano, francese e inglese. L’Itinerario d’Italia di Schott è espressione di una particolare forma di scrittura odeporica che, nella molteplicità ed eterogeneità delle sue manifestazioni, abbraccia tutti quei testi che assumono il carattere di guida per il viaggio e si offrono come strumento rivolto ad orientare il viaggiatore nel suo percorso.

Francesco SCOTO (1548 - 1622)

Franz Schott, italianizzato come Francesco Scoto, era originario di Anversa. Giureconsulto e grande viaggiatore, fratello del più noto Andreas, gesuita, filologo e antiquario, redasse "Itinerario overo decrittione de' viaggi principali in Italia". L'opera apparve per la prima volta, redatto in latino, ad Anversa nel 1600 (Itinerarium Italiae), in occasione del Giubileo, a servizio dei pellegrini che si recavano in Italia. L'opera fu poi pubblicata in numerose edizioni successive in latino, italiano, francese e inglese. L’Itinerario d’Italia di Schott è espressione di una particolare forma di scrittura odeporica che, nella molteplicità ed eterogeneità delle sue manifestazioni, abbraccia tutti quei testi che assumono il carattere di guida per il viaggio e si offrono come strumento rivolto ad orientare il viaggiatore nel suo percorso.