Parer di Gio. Paolo Maggio Archt.o Sopra l'Inondation di Roma

Riferimento: S43125
Autore Philippe THOMASSIN
Anno: 1608
Zona: Tevere
Misure: 521 x 387 mm
Non Disponibile

Riferimento: S43125
Autore Philippe THOMASSIN
Anno: 1608
Zona: Tevere
Misure: 521 x 387 mm
Non Disponibile

Descrizione

Rarissima tavola raffigurante il progetto dell’architetto milanese Giovanni Paolo Maggio di incanalare il fiume Tevere. Incisa e pubblicata a Roma dal francese Philip Thomassin nel 1608.

In qualità di architetto delle Chiane scrisse un «Breve discorso […] per evitare l’innondatione del Tevere alla città di Roma» ed altri interventi relativi a questo annoso problema. Nella «Proposta […] per rimediare all’inondazione del Tevere oltre alle resolutioni d’altri rimedi» (Biblioteca Apostolica Vaticana, Chigi H.II. 43, ff. 168 e ss) proponeva di creare un canale, nel quale far defluire parte delle acque del fiume, che avrebbe costruito con circa 39.000 scudi. La proposta fu illustrata due anni dopo in una incisione di Philippe Thomassin intitolata «Parer di Gio. Paolo Maggio arch. to sopra l’inondazion di Roma». (Cfr. Scavizzi, Fonti per uno studio sulla regolazione del Tevere dal Cinquecento al Settecento. Fra teoria e pratica, in «Archivio della Società Romana di Storia Patria», 102 (1979), pp. 273-313, in particolare pp. 246, 248, 309, tav. I.; M. M. Segarra Lagunes, Il Tevere e Roma: storia di una simbiosi, Roma 2004, in part. pp. 81, 121 (lo confonde talora con Giuseppe Maggi).

 

Bibliografia

Feltrinelli, Christie’s 1998, lot 1046; C. Paola Scavizzi, Fonti per uno studio sulla regolazione del Tevere dal Cinquecento al Settecento in “Archivio della Società romana di storia patria”, 102, 1979, n. 39; Maria Barbara Guerrieri Borsoi, Notizie biografiche sull’architetto Giovanni Paolo Maggi, in “Strenna dei Romanisti”, Natale 2018.

Philippe THOMASSIN (Troyes 1562 - Roma 1622)

Incisore e editore di Troyes, attivo a Roma dal 1585 . Nel 1589 iniziò la collaborazione con Jean Turpin; la loro società venne descritta nell’atto di scioglimento del 19 Gennaio 1602 come devota alla ‘pratica della pittura e incisione, per l’acquisto e la vendita di incisioni stampate da loro o per loro ordine, per vendita all’estero al dettaglio e all’ingrosso...’ Nel 1590 fu arrestato e interrogato dal Santo Ufficio per un ritratto che abrebbe incisio di Enrico IV di Francia. Nei suoi primi anni a Roma lavorò per editori come Claudio Duchetti, Lorenzo Vaccari e Marcello Clodio. Nel 1588 iniziò a pubblicare le sue opere. Comprò vecchie lastre, anche un gruppo dagli eredi di Aliprando Caprioli nel 1599 per il quale richiese un privilegio di 10 anni a Papa Clemente VIII nello stesso anno. Nel1603 pubblicò due incisioni di Villamena . Baglione disse che amava concentrarsi di più su soggetti religiosi, ma non in maniera esclusiva, come mostra l’importante collezione Antiquarum Statuarum Urbis Romae.

Philippe THOMASSIN (Troyes 1562 - Roma 1622)

Incisore e editore di Troyes, attivo a Roma dal 1585 . Nel 1589 iniziò la collaborazione con Jean Turpin; la loro società venne descritta nell’atto di scioglimento del 19 Gennaio 1602 come devota alla ‘pratica della pittura e incisione, per l’acquisto e la vendita di incisioni stampate da loro o per loro ordine, per vendita all’estero al dettaglio e all’ingrosso...’ Nel 1590 fu arrestato e interrogato dal Santo Ufficio per un ritratto che abrebbe incisio di Enrico IV di Francia. Nei suoi primi anni a Roma lavorò per editori come Claudio Duchetti, Lorenzo Vaccari e Marcello Clodio. Nel 1588 iniziò a pubblicare le sue opere. Comprò vecchie lastre, anche un gruppo dagli eredi di Aliprando Caprioli nel 1599 per il quale richiese un privilegio di 10 anni a Papa Clemente VIII nello stesso anno. Nel1603 pubblicò due incisioni di Villamena . Baglione disse che amava concentrarsi di più su soggetti religiosi, ma non in maniera esclusiva, come mostra l’importante collezione Antiquarum Statuarum Urbis Romae.