Padua

Riferimento: S32412
Autore Georg Balthasar PROBST
Anno: 1735 ca.
Zona: Padova
Luogo di Stampa: Augsburg
Misure: 325 x 990 mm
2.500,00 €

Riferimento: S32412
Autore Georg Balthasar PROBST
Anno: 1735 ca.
Zona: Padova
Luogo di Stampa: Augsburg
Misure: 325 x 990 mm
2.500,00 €

Descrizione

Spettacolare veduta panoramica di Padova progettata da Friedrich Bernhard Werner (1690-1776) e stampata dalla tipografia di Georg Balthasar Probst (1643-1748) ad Augsburg.

Esemplare del primo stato di due, con l’imprint di Georg Balthasar Probst, non descritto da Ghironi Padova – Piante e vedute (1449 – 1865), che data la stampa al 1735 circa. Il secondo stato della veduta di Padova vede l’imprint di Johann Friedrich Probst (1719-1781).

“Ricavata da un disegno di Friedrich Bernhard Werner, l'incisione, appartenente ad una serie di oltre 100 vedute, forse 137, che i Probst stamparono durante la loro attività editoriale (Thieme, Becker, XXVII, 411), è una rappresentazione assai pregevole della città, che verrà ampiamente ripresa dalla cartografia edita, soprattutto ad Augusta, nel corso del XVIII secolo. Tra le caratteristiche di questa panoramica si rileva l'esasperato verticalismo dei più cospicui edifici cittadini, voluto nell'intenzione di offrire un'immagine il più possibile completa e chiara di ciascuno di essi. Oltre a questo fatto, è da evidenziare da un lato il carattere goticheggiante conferito a molti edifici e dall'altro che il n. 15 nell'elenco dei toponimi è riferito erroneamente al palazzo del Podestà, anziché alla torre dell'Orologio, e che il successivo n. 16 individua il Duomo ancora privo della sua cupola che sarà costruita solo nel 1754 (Cessi, Gaudenzio, 1958, 96, n. 71). Relativamente alla datazione, è da dire che, se colorati, i due stemmi delineati nella carta avrebbero potuto offrire precisi indizi per fissare l'epoca di incisione del rame. Nell'esemplare esaminato le due armi gentilizie descrivono semplicemente i contorni delle figure araldiche e non presentano le normali grafie per l'identificazione dei vari smalti. Pur con queste lacune, è possibile ipotizzare che in alto a destra si trovi lo stemma «d'azzurro con banda ondata d'oro» dei Soranzo, mentre nell'angolo opposto vi sia quello «partito d'argento e di nero, con scaglione de' colori opposti» dei Renier (cfr. Freschot, 1707, 213, 405). Se la congettura fosse confermata da una copia colorata coeva, le due insegne nobiliari potrebbero collegarsi ai nomi di Giacomo Soranzo e Paolo Renier, rispettivamente podestà e capitano di Padova del 1735. Di conseguenza, la data dell'incisione del rame, perchè dedicato a questi due governatori della città, cadrebbe attorno all'epoca della loro presenza in Padova.

Originario della Slesia, il pittore, incisore e cronista Friedrich Bernhard Werner (Reichenan, 1680 Breslau, 1778) viaggio a lungo in Europa realizzando un notevole numero di vedute di città, le quali, una volta incise, furono stampate e diffuse tanto in fogli quanto in raccolte. Nel 1730 soggiornò in Italia (precisamente a Mantova, Bologna, Roma, Napoli, in Sicilia e, probabilmente, anche nel Veneto) per formare la sua serie di vedute italiane. Di queste un blocco è sicuramente originale, mentre il restante è il risultato di rielaborazioni di precedenti disegni di vari autori (Thieme, Becker, XXXV, 406). Ritornato in Germania, il Werner passò i suoi disegni a Georg Balthasar Probst (Augusta, 1673 ivi, 1748), il quale, dopo aver ereditato la ditta dal suocero, Jeremias Wolf (Augusta, 1663 o 1673 ivi, 1724), aveva in quel periodo interesse ad assicurarsi le migliori opere circolanti ad Augusta per migliorare il livello qualitativo della sua produzione (Thieme, Becker, XXXVI, 206).

Scomparso Georg Balthasar, l'attività editoriale di questa casa continuò sotto la direzione di Johann Friedrich Probst (1719-1781), di cui però non è noto, supposto che vi fosse, il nesso di parentela (Thie- me. Becker, XXVII, 411). L'excudit rilevabile nella veduta di Padova indica che la sua tiratura avvenne per l'appunto negli anni in cui la ditta fu diretta da Johann Friedrich, quindi successivamente al 1748; fatto, questo, che però nulla toglie all'ipotesi di una elaborazione della lastra attorno al 1735” (cfr. Padova – Piante e vedute (1449 – 1865) n. 67).

Incisione in rame, margini coevi aggiunti, leggera brunitura dovuta alle tracce di colla al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione. Molto rara.

Bibliografia

S. Ghironi, Padova – Piante e vedute (1449 – 1865), n. 67; Marinelli, 1881, 198, n. 962; Cessi, Gaudenzio, 1958. 96, n. 71; Mazzi, 1982, 274, n. 60

Georg Balthasar PROBST (1732-1801)

Georg Balthasar Probst è stato un artista incisore ed editore di Augusta, il più importante centro dell'editoria europea nei secoli 17 ° e 18 °. Ha prodotto vedute di località di vari Paesi, intese anche come vues d'optiques, che sono stati pubblicati in varie cittò durante l'ultima metà del 18 ° secolo, tra cui Parigi, Augusta e Londra. Era noto anche per i suoi ritratti. Probst proveniva da una famiglia allargata di stampatori, di cui le imprese possono tutti essere fatta risalire alla casa editrice di Jeremias Wolff (1663-1724). Dopo la morte di Wolff l’attività è proseguita come "eredi di Wolff" (Haeres.Jer. Wolffii) da suo genero Johann Balthasar Probst (1689-1750). Dopo la morte di Probst nel 1750, i suoi discendenti si divisero i rami e pubblicarono ciascuno con la propria firma: Johann Friedrich Probst (1721-1781), Georg Balthasar Probst (1732-1801) e Johann Michael Probst. Un'altra parte della società di Wolff-Probst è stata acquisita dalla casa editrice di Augusta di Johann Georg Hertel (1700-1775), il cui figlio Georg Leopold Hertel aveva sposato una sorella dei Probsts. Nella generazione successiva, Georg Mathäus Probst (d. 1788), figlio di Georg Balthasar Probst, è diventato anche un incisore di ritratti e vedute.

Georg Balthasar PROBST (1732-1801)

Georg Balthasar Probst è stato un artista incisore ed editore di Augusta, il più importante centro dell'editoria europea nei secoli 17 ° e 18 °. Ha prodotto vedute di località di vari Paesi, intese anche come vues d'optiques, che sono stati pubblicati in varie cittò durante l'ultima metà del 18 ° secolo, tra cui Parigi, Augusta e Londra. Era noto anche per i suoi ritratti. Probst proveniva da una famiglia allargata di stampatori, di cui le imprese possono tutti essere fatta risalire alla casa editrice di Jeremias Wolff (1663-1724). Dopo la morte di Wolff l’attività è proseguita come "eredi di Wolff" (Haeres.Jer. Wolffii) da suo genero Johann Balthasar Probst (1689-1750). Dopo la morte di Probst nel 1750, i suoi discendenti si divisero i rami e pubblicarono ciascuno con la propria firma: Johann Friedrich Probst (1721-1781), Georg Balthasar Probst (1732-1801) e Johann Michael Probst. Un'altra parte della società di Wolff-Probst è stata acquisita dalla casa editrice di Augusta di Johann Georg Hertel (1700-1775), il cui figlio Georg Leopold Hertel aveva sposato una sorella dei Probsts. Nella generazione successiva, Georg Mathäus Probst (d. 1788), figlio di Georg Balthasar Probst, è diventato anche un incisore di ritratti e vedute.