Ducatus mediolanensis, Finitimarumque Regionum Descriptio, Auctore Ioanne Georgio Septala Mediolanense

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Riferimento: MMS454
Autore Abraham ORTELIUS
Anno: 1570 ca.
Zona: Lombardia
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 485 x 375 mm
750,00 €

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Riferimento: MMS454
Autore Abraham ORTELIUS
Anno: 1570 ca.
Zona: Lombardia
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 485 x 375 mm
750,00 €

Descrizione

Carta geografica del territorio dell'antico Ducato di Milano e delle regioni circostanti, tratta dal Theatrum Orbis Terrarum, edizione del 1612, testo spagnolo.

Mostra l'area intorno a Milano, con il Lago di Como, Genova, Parma, Cremona e Bergamo. Include un bel cartiglio decorativo, un veliero, uno stemma e un mostro marino.

Il modello cartografico è la mappa di Giovanni Giorgio Settala, edita ad Anversa da Hieronimus Cock nel 1560. Settala (1520-1590) fu un cosmografo, cartografo, pittore e ingegnere milanese. Allievo dell'ingegnere Gian Maria Olgiati e, a partire dal 1555, lavorò come ingegnere delle fortificazioni in Lombardia; realizzò opere per Piacenza e Milano nel 1556 e 1557, e per Lucca nel 1562. Fu pittore di corte e cosmografo del Marchese del Vasto, per il quale scrisse l'opera cosmologica Tutto l'Universo nel 1539. Il Marchese espose una serie di arazzi basati sul libro di Settala, che furono così ammirati dall'imperatore Carlo V che nel 1542 nominò Settala “cosmografo imperiale”. Nel 1564 fu assegnato alla Spagna come Ingegnere Reale e nel 1565 modificò le fortificazioni di Calvi a Perpignan. Continuerà a farlo più o meno per il resto della sua vita: nel 1585 si lamentò del mancato pagamento per quel lavoro e chiese al re di poter tornare a Milano. Essendo morto a Perpignano, sembra improbabile che abbia mai più rivisto la sua patria. La sua cartografia del Ducato di Milano  - ne è rimasta una copia al British Museum di Londra - fu reputata a ragione da Ortelio la migliore mappa dell'Italia del nord-ovest che esistesse; così la copiò, non prima di averla ruotata di 90° tanto da porre non il nord, ma l'ovest in alto.

Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.

Esemplare nel quarto stato dei cinque descritti da Van den Broecke, presente nelle edizioni del Theatrum a partire dal 1587.

Acquaforte, eccellente coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

M. Van den Broecke "Ortelius Atlas Maps" (2011), n. 125; Koeman Ort 33.

Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)

Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.

Bibliografia

M. Van den Broecke "Ortelius Atlas Maps" (2011), n. 125; Koeman Ort 33.

Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)

Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.