(Mediterraneo Orientale)

Riferimento: S30225
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1571
Zona: Mediterraneo Orientale
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 426 x 332 mm
23.000,00 €

Riferimento: S30225
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1571
Zona: Mediterraneo Orientale
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 426 x 332 mm
23.000,00 €

Descrizione

LA MAPPA CHE CELEBRA LA VITTORIA CONTRO I TURCHI

Importante carta geografica del Mediterraneo orientale di Paolo Forlani, stampata a Venezia dall'editore Simone Pinargenti nel 1571.

Esemplare nel secondo stato di due, con la scala miliare aggiunta in basso, sopra al bordo marginale (cfr. Bifolco-Ronca, p. 718, che descrive solo due esemplari noti di questa tiratura della mappa).

Acquaforte e bulino, firmata in lastra, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione.

La carta, dedicata a Lodovico del Bene, è molto accurata nel descrivere le località portuali e mette in evidenza, attraverso delle linee di rotta, i porti che potevano essere usati per gli attacchi contro la flotta dell'Impero Ottomano. La mappa è infatti stampata nel 1571, per celebrare la vittoria contro i Turchi nella battaglia navale di Lepanto.

La celebre battaglia navale si svolse di fronte a Lepanto, all’estremità occidentale del Golfo di Patrasso e vide coinvolte la flotta turca e quella della Sacra Alleanza. La vittoria contro le armate turche ne fermò l’avanzata in Europa, proteggendo Roma dall’invasione. L’evento per l’epoca fu davvero rilevante e clamoroso, suscitando l’interesse anche di molti artisti. Diverse sono le interpretazioni del soggetto in Venezia, dovute tutte a mercanti, incisori e cartografi quali Nelli, Zenoi, Bertelli, Rota e Camocio.

Orientazione fornita da una rosa dei venti nel mar Tirreno, scala grafica di 100 miglia italiche pari a mm. 21.

Iscrizioni. Nel cartigliio in alto a destra:
Al Molto Mag.co et mio Sig.or il Sig.or Lodouico del Bene, del Sig.or Aluise Nob: Veronese. / SVBITO ch'io intesi, che V.S. era tornata salua in Venetia; feci risolutione di farle dono di q[u]esta pñte mia fatica: / non perche io la reputi eguale a' suoi molti meriti, et al suo singolar ualore, mostrato in questa felicci.a giornata na= / uale co[n]tra i Turchi: ma p[o]che io no[n] ha altro mezo migliore da discoprirle l'allegrezza, c'ho se[n]tita de gli honori, che .V.S. / s'ha gloriosame[n]te acquistati, et dello sple[n]dore, c'ha accresciuto alla nobilissima famiglia sua, et all'Ill. patria, co[n] far / cosi alti et honorati seruitij a q[ue]sta immortal Republica. La p[?]go ad accettar benigname[n]te q[ue]sta mia Carta: percioche / guarda[n]dola V.S. alcuno uolta, et troua[n]doci i luoghi, doue .ha essercitato il suo ualore, et doue la Christianita tutta ha ri= / sceuuto p[er] gra[tia]: di Dio, con gra[ nde] uittoria, ne riceuerà qualche diletto: et cosi raccoma[n]da[n]do meli, prego il S.re DIO, che / Ie facilitati la Strada, da acquisitar quella immortalita che co[n] ta[n]ta sua gloria si procure co[n] la uirtu sua. [erasure] / DESCRITTIONE Particolare di tutti i luoghi cosi maritime, come fra terra ch[e] so[no] da' Venetia al mar maggiore, comp[re]nde[n]doci il Go= / lfo, Corfu, la Cefalonia, il Za[n]te, tutta la Morea, l'jsola di Ca[n]dia, et di Negropo[n]te, l'Arcipelago, il Golfo di Saloincco, lo stretto / di Costa[n]tatinopoli, fino al mar maggiore: et poi tutta la Caramania, l'isola di Cipro, la Soria, l'Egitto, la costa di Bar= beria, fino alle Gerbe, co[n] l'isola di Malte, et di Sicilia; et fra terra tutto il corso del Danubio. / Di Venetia a XXII Dicembre M.D.LXXI. Paolo Forlani Veronese.

In basso nel piccolo cartiglio si legge:

Da queste linee si trouano facilmente i luoghi prin= / cipali, doue possa andar l'armata Christia= / na a danno de' Turchi. / Simon Pinargenti excudebat.

Magnifico esemplare di questa rara ed importante carta geografica.

Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 718-719, tav. 241, II/II; Borroni Salvadori (1980): n. 101; Shirley (2004): I, n. 113; Sotheby’s (2000): n. 331; Cartografia Rara (1986): n. 43; Lago (2002): p. 450, fig. 451; Mostra Bergamo (2016): n. 29; Szathmáry (1987): n. 74; Tooley (1939): n. 38; Valerio (2008): p. 44; Woodward (1990): n. 95; Woodward (1992): n. 57; Zacharakis (1992): n. 1031; Zacharakis (2009): n. 1534.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 718-719, tav. 241, II/II.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 718-719, tav. 241, II/II.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.