Costantinopoli

Riferimento: S30081
Autore Donato BERTELLI
Anno: 1568 ca.
Zona: Istanbul
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 250 x 190 mm
Non Disponibile

Riferimento: S30081
Autore Donato BERTELLI
Anno: 1568 ca.
Zona: Istanbul
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 250 x 190 mm
Non Disponibile

Descrizione

Veduta prospettica, poco nota dalla letteratura, pubblicata dalla tipografia di Donato Bertelli.

Si tratta di una derivazione della pianta di Giovanni Andrea Vavassore, una grande veduta silografica in più fogli edita a Venezia nella prima metà del XVI secolo e conosciuta oggi solo attraverso l'esemplare conservato nel Germanisches Museum di Norimberga. (Bagrow, 1939, n. 16).

Alcuni esemplari della veduta si trovano nel Le vere imagini et descritioni delle piu nobili città del mondo, edito a Venezia da Donato nel 1569, in assoluta concorrenza con le raccolte di Forlani (1567) e del consanguineo Ferrando Bertelli (1568).

Altri esemplari sono occasionalmente inseriti nel "Civitatum Aliquot insigniorum et locorum… "del Bertelli, libro sulle principali città del mondo che segue di un solo anno l’analoga opera del Forlani (1567) e precede di uno la più comune raccolta del Ballino (1569). L'opera fu ristampata ed ampliata da Donato Bertelli nel 1574.

Il primo stato della carta mostra una legenda in basso di natura tipografica, mentre il secondo stato ha la legenda incisa in lastra.

Incisione in rame, priva dei margini, piccoli restauri, tracce di colla al verso, nel compesso in buono stato di conservazione. Molta rara.

Bibliografia: Christie’s (1998): n. 992; Dzikowski (1940): n. 101; Ganado (1982): n. 77; Tooley (1939): n. 443?; cf. Valerio (1998): p. 45, 7, n. 20 e 8, n. 19.

Censimento: 1° stato: Milano, Raccolta Bertarelli. 2°: New York, Public Library; Philadelphia, Anne & Jerome Fisher Fine Arts Library; Roma, Angelica; Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana; Roma, Casanatense; Stanford, University Library; Venezia, Marciana; Vilnius, University Library; Yale, University Library.

Donato BERTELLI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. Donato Bertelli era stampatore, editore e mercante di stampe, nato probabilmente a Padova, come risulta esplicitamente da alcuni suoi rami (“Donatus Bertellius Patavinus”) ma attivo a Venezia tra il 1563 ed il 1574, anche se si tende a dilatare la sua attività dal 1558 al 1592 sulla scorta del materiale cartografico da lui immesso sul mercato in quegli anni. Lavorò nella bottega di Ferdinando Bertelli – con il quale non è ancora ben chiaro il rapporto di parentela – dal quale ereditò i rami calcografici, sostituendovi il proprio nome. In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione o da derivazione di Natale Bonifacio, Giacomo Gastaldi , Ortelius ecc. In considerazione del gran numero di carte da lui siglate l’Almagià lo definisce “il principale erede e continuatore dei più attivi produttori della seconda metà del secolo XVI” in Venezia. Suo successore "alla Libraria di S. Marco" fu Andrea, che non sempre utilizzò i vecchi rami di Donato. Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.

Donato BERTELLI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. Donato Bertelli era stampatore, editore e mercante di stampe, nato probabilmente a Padova, come risulta esplicitamente da alcuni suoi rami (“Donatus Bertellius Patavinus”) ma attivo a Venezia tra il 1563 ed il 1574, anche se si tende a dilatare la sua attività dal 1558 al 1592 sulla scorta del materiale cartografico da lui immesso sul mercato in quegli anni. Lavorò nella bottega di Ferdinando Bertelli – con il quale non è ancora ben chiaro il rapporto di parentela – dal quale ereditò i rami calcografici, sostituendovi il proprio nome. In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione o da derivazione di Natale Bonifacio, Giacomo Gastaldi , Ortelius ecc. In considerazione del gran numero di carte da lui siglate l’Almagià lo definisce “il principale erede e continuatore dei più attivi produttori della seconda metà del secolo XVI” in Venezia. Suo successore "alla Libraria di S. Marco" fu Andrea, che non sempre utilizzò i vecchi rami di Donato. Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.