Ancona

Riferimento: s29406
Autore Johannes JANSSONIUS
Anno: 1657 ca.
Zona: Ancona
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 490 x 345 mm
750,00 €

Riferimento: s29406
Autore Johannes JANSSONIUS
Anno: 1657 ca.
Zona: Ancona
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 490 x 345 mm
750,00 €

Descrizione

Traduzione olandese della celebre prima pianta prospettica della città di Ancona, edita da Rinier da Prato nel 1569 su disegno di Giacomo Fontana. L’opera, dedicata a Guidubaldo II della Rovere duca di Urbino, rappresenta il prototipo di rilievo monumentale della città, che sarà oggetto di replica per circa due secoli. Come nota Mariano (2013), probabilmente la pianta dispersa che Fontana, già nel 1562, dichiara di aver disegnato per il conte Federico Altemps, costituiva il rilievo di riferimento per questa incisione. L’opera è molto accurata e dettagliata, e mostra con chiarezza i principali monumenti della città, richiamati nella legenda di 87 voci, oltre a delineare con esattezza le mura e le fortificazioni, inserite in un chiaro tessuto urbanistico che fornisce una preziosa descrizione topografica e orografica di Ancona nella seconda metà del XVI sec. Si tratta anche dell’unica pianta incisa del Fontana. 

Pianta della città per la prima volta inserita nel "Theatrum praecipuarum urbium" celebre teatro delle città del Janssonius, sullo stile del "Civitates Orbis Terrarum" di Braun & Hogenberg. L'opera, pubblicata nel 1657, contiene 500 tavole raffiguranti città di ogni parte del mondo.

Contrariamente al lavoro degli acerrimi rivali Blaeu, Janssonius si servì per la realizzazione dell'opera delle lastre di precedenti cartografi ed editori. In particolare nel 1653 egli acquisto da Abraham Hogenberg le lastre del "Civitates orbis Terrarum" che incorporò nella sua opera, ristampandole. Per le piante delle città olandesi, ordinò delle nuove lastre basate sull'atalnte che Johannes Blaeu diede alla luce nel 1649.

Per molte delle opere contenute nel 5° volume, quello dedicato all'Italia e denominato "Theatrum celebriorum urbium Italiae..", si servì delle lastre realizzate da Jodocus Hondius per l'opera "Italia Hodierna.." del 1627.

Successivamente le lastre furono ristampate da Janssonius -Waesberghe "Tooneel der vermaarste Koop-Steden", Amsterdam 1682, da Frederick de Wit e da Pieter Vander AA nel secolo successivo.

Mappa tratta dall'edizione di De WIt. Molto rara.

Johannes JANSSONIUS (1588-1664)

Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.

Johannes JANSSONIUS (1588-1664)

Johannes Janssonius, più comunemente noto come Jan Jansson, nacque ad Arnhem nel 1588 dove il padre era libraio e editore (Jan Janszoon il Vecchio). Nel 1612 sposò la figlia del cartografo e editore Jodocus Hondius, e aprì un’attività ad Amsterdam come editore di libri. Dal 1630 al 1638 collaborò con suo cognato, Henricus Hondius, stampando edizioni accresciute dell’atlante Mercator/Hondius, al quale venne aggiunto il suo nome. Sotto la guida di Janssonius l’Atlante fu costantemente ampliato fino alla pubblicazione dell’Atlas Major, in 11 volumi, nel 1660. L'undicesimo volume fu l’atlante del cielo di Andreas Cellarius.Dopo la morte di Jansson, i suoi eredi pubblicarono una serie di mappe in un Atlas Contractus , nel 1666, e successivamente molte alter lastre delle sue mappe inglesi vennero acquistate da Pieter Schenk e Gerard Valck, che le pubblicarono ancora nel 1683 in mappe separate.