Riviera di Genova di Levante

Riferimento: S266921
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1609 ca.
Zona: Liguria
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 480 x 385 mm
475,00 €

Riferimento: S266921
Autore Giovanni Antonio MAGINI
Anno: 1609 ca.
Zona: Liguria
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 480 x 385 mm
475,00 €

Descrizione

Carta geografica tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre.

Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright.

Una prima stesura delle carte della Liguria viene realizzata dal Magini nel 1597, basandosi su un disegno fornitogli dal prete Orazio Bracelli e su informazioni ricevute dal Duca Gonzaga. 

Completamente ignorate, apparentemente, le carte a stampa realizzate precedentemente. La stesura definitiva avviene nel 1609, elaborando il manoscritto del Bracelli con altri disegni fornitogli da due gentiluomo genovesi non meglio noti. Ignorata, anche in questo caso, fu la carta di J.B. Vrients, edita nel 1608 nel Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius, prima carta a stampa della sola Liguria. 

Le carte vennero alla luce nel 1609, ad opera del Wright. Le due carte separate delle Riviere costituiscono una novità assoluta, modello per tutti i cartografi successivi. Incisione in rame, in perfetto stato di conservazione.

Scrive Roberto Almagià nel suo saggio sull'opera maginiana del 1922: "Le carte del Piemonte e della Liguria in generale debbono essere considerate insieme, perché riposano di materiali comuni. […] per tali carte il Magini ebbe i materiali ed eseguì il lavoro in due epoche diverse ed assai lontane: una prima volta nel 1597 (e forse in parte ancora l'anno prima) e una seconda volta, oltre dieci anni dopo, nel 1608-9. Come risulta anche dall'elenco del 1604, la prima volta egli mise insieme due carte delle due Riviere e tre carte del Piemonte; la seconda volta rifece le due carte della Liguria, sostituendole alle vecchie, e fece una nuova carta del Piemonte. […] le due tavole della Liguria della più vecchia redazione, che il Magini ha eliminato dall'Atlante, ci sono tuttavia rimaste, ed, essendo finora sfuggite alla attenzione degli studiosi […] La vecchia "Riviera di Genova di Occidentale ha la dedica di G. A. Magini ad Orazio Bracelli in data 15 ottobre 1597"; la vecchia "Riviera di Genova di Levante" non ha dedica né data. Entrambe sono pure di mano dell'Arnoldi, e la prima è anzi una continuazione verso sud dello "Stato del Piemonte". […] Anteriormente all'anno 1597, che si può ritenere come data di redazione di questo gruppo di carte, esistevano già parecchie carte a stampa del Piemonte, taluna delle quali comprendenti anche parte della Liguria; nessna carta, né a stampa né manoscritta, è a me comoscuta delle Riviere, epperò le due carte maginiane dovrebbero essere le più antiche conosciute". 

Bibliografia

Almagià, L'Italia di Giovanni Antonio Magini e la Cartografia dell'Italia nei secolo XVI e XVII (1922), pp. 23-29.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.

Giovanni Antonio MAGINI (1555 - 1617)

Giovanni Antonio Magini è stato un affermato matematico, astronomo, e cartografo italiano. Come cartografo, il suo nome è legato all’atlante “Italia”, che fu pubblicato dal figlio Fabio nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnorldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’importanza di questo lavoro del Magini è notevolissima, come pure l’influenza sulla cartografia della penisola per i successivi due secoli: da Ortelius ai principali cartografi ed editori olandesi, tutta la cartografia della penisola è tratta dal lavoro del matematico padovano.