L’Italia nobilissima provincia della Europa...

Riferimento: S42521
Autore Donato RASCICOTTI
Anno: 1599
Zona: Italia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 515 x 392 mm
13.500,00 €

Riferimento: S42521
Autore Donato RASCICOTTI
Anno: 1599
Zona: Italia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 515 x 392 mm
13.500,00 €

Descrizione

In basso al centro, entro un bel cartiglio decorativo, il titolo e una lunga descrizione geografica: L’Italia nobilissima provincia della Europa fu nominata con diversi nomi, cioè Saturnia, Ausonia, Enotria, Esperia, et Italia. Fu anco detta Latio, Gran Grecia, Carmetia, et Rometia: ma se con questi nomi chiamassero l’Italia tutta overo una parte sola io non l’affermo. La sua forma Plinio la simiglia alla foglia di quercia et noi alla gamba dell’huomo. I suoi confini sonno dal Settentrione l’Alpi d’Alemagna, Da Mezo dì il mar Siciliano, et Toscano, Da Levante il Golfo di Vinegia col fiume Arsa in Istria, Da Ponente l’Alpi di Francia col fiume Varo nel Genovesato. È di circuito miglia 4900. La lunghezza 1020. Et è partita per lunghezza da monti Apenini, il Mezo è nell’territorio di Rieti; La larghezza maggiore è fra gli fiumi Arsa, e Varo di miglia 400. la mezana è fra la foce del fiume Pescara, e la foce del Tevere, di miglia 136, la più stretta è nella Calabria di miglia 20. È ripartita in 19 Regioni, cioe Istria, Friuli, Marca Trivisana, Lombardia, Romagna, Marca d’Ancona, Abruzo, Puglia, Terra di Barri, Terra d’Otranto, Calabria, Basilicata, Terra di Lavoro, Campagno di Roma, Ducato di Spoleti, Toscana, et Genovesato. Scrive il Biondo, che sotto di se ha 264 Città di Vescovati. Et Plinio afferma che furono in quella antichamente Città 1566. Higinio dice esserne state 700. Il medesimo Plinio scrive che nonciata la guerra de galli sola senza altri stranieri o quegli oltre il Po sessanta millia cavalli et pedoni settecento millia habbia ella armato. Il medesimo quasi afferma Polibio. Nel cartiglio in basso a sinistra si trova la dedica: All’Ill.mo Sig.re mio p[ad]rone Col.mo il S.re Francesco Morosino Deg.mo Podesta di Trevigi. Ecco la Geografia di tutta l’Italia di Iac.o Gastaldi, di nuovo in questa ult.a impressione revista emendata coreta et ampliata con nomi si delle Regione come di tutte le altre cose che in ella si co[n]tengono. Et un breve compendio della sua gra[n]dezza, confini, sitto, et qualitail tutto tratto fidelmente da piu degni esemplari che si trovano per Gio. Batista Mazza Venetiano. La dedico con ogni humilta a V.S. Ill.ma suplicandola a degnarsi d’aggradirla e insieme l’affetto della perpetua mia devotione verso la nobilissima sua persona cui da Dio N.S.re auguro il colmo d’ogni felicità. In Venetia il dì p.o de Decembre 1599. Di V.S.ia Ill.ma Humilissimo Servitore Donato Rascioti. Sopra al cartiglio è raffigurato Nettuno che tiene in mano la Scala delle miglia (50 miglia = mm 32). Orientazione fornita da una rosa dei venti nel Mar Ionio; il nord è in alto. Graduazione ai margini di grado in grado, da 37° 15’ a 45° 50’ di latitudine e da 27° 37’ a 44° 10’ di longitudine.

La carta, incisa da Giovanni Battista Mazza per l’editore Donato Rascicotti, risulta essere una fedele copia dell’opera di Domenico Zenoi del 1567, rispetto alla quale non presenta grandi modifiche se non nei cartigli. Anche questa carta, dunque, si basa sulla mappa di Giacomo Gastaldi alla quale vengono aggiunti numerosi elementi decorativi nel mare. Il formato risulta ridotto, rimangono fedeli all’originale l’idrografia e i centri abitati mentre sono apportate alcune modifiche nella graduazione e viene data una maggiore attenzione all’orografia, rappresentata da isolati “mucchi di talpa” con oronimo, disegno caratteristico delle prime carte rinascimentali. Viene dedicata a Francesco Morosini, podestà di Treviso.

La sua peculiarità editoriale è di essere stampata con inchiostro azzurro o grigio e non nero, che produce un insolito effetto cromatico nel mare. 

Giovanni Battista Mazza fu incisore e stampatore attivo a Venezia negli ultimi anni del ‘500. Dal segno elegante e preciso, incide diverse carte, messe poi in commercio da Donato Rasciotti, ed anche un grande planisfero di Giuseppe Rosaccio, del 1597, nel quale si firma Giovan Battista Mazza venetiano Maestro delle stampe della Zecha de Venetia. Donato Rascicotti fu editore, commerciante e tipografo. Di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri.

Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame e con margini aggiunti, minimi restauri perfettamente eseguiti – in particolare all’angolo inferiore destro – per il resto in ottimo stato di conservazione. Applicata su antico supporto cartaceo. 

Esemplare nel primo stato di due, avanti l’indirizzo di Stefano Mozzi Scolari. Il secondo stato della lastra presenta la data cambiata in MDCLXIIII e la firma In Venetia Appresso Steffano Scolari forma a S. Zulian. (cfr. Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1848)

Opera RARISSIMA. Sono solamente 4 gli esemplari della carta che sono conservati nelle principali raccolte pubbliche: Chicago, Newberry Library; Firenze, Biblioteca Comunale; Parigi, Bibliothèque Nationale; Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana (cfr. Bifolco-Ronca, p. 1848). Siamo a conoscenza di ulteriori due, presso altrettante collezioni private italiane. 

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 927, I/II; Almagià (1948): p. 32; Almagià (1929): p. 27, I; Bifolco-Ronca (2014): n. 18; Borri (1999): p. 63, n. 65; Borri (2010): pp. 79-80, n. 64, fig. 83; Frutaz (1972): vol II, tav. 50; Karrow (1993): n. 30/90.8; Perini (1996): p. 32; Tooley (1983): nn. 335b & 338a.

Donato RASCICOTTI (Attivo 1572 – 1598)

Editore, commerciante e tipografo di stampe, di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri. Il 7 marzo 1598, Rascicotti ottiene dal Senato veneziano un privilegio di 25 anni per la pubblicazione di una nuova raccolta di vedute e stampe topografiche. Pubblicò alcuni lavori di Agostino Carracci nel loro primo stato, e acquistò vecchie lastre di Tramezzino e Rota.

Donato RASCICOTTI (Attivo 1572 – 1598)

Editore, commerciante e tipografo di stampe, di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri. Il 7 marzo 1598, Rascicotti ottiene dal Senato veneziano un privilegio di 25 anni per la pubblicazione di una nuova raccolta di vedute e stampe topografiche. Pubblicò alcuni lavori di Agostino Carracci nel loro primo stato, e acquistò vecchie lastre di Tramezzino e Rota.