Italiae Totius Orbis olim Domatricis Nova et Exactissima Descriptio

Riferimento: S30722
Autore Gerard DE JODE
Anno: 1577 ca.
Zona: Italia
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 515 x 365 mm
3.500,00 €

Riferimento: S30722
Autore Gerard DE JODE
Anno: 1577 ca.
Zona: Italia
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 515 x 365 mm
3.500,00 €

Descrizione

La carta del De Jode rappresenta la prima ristampa estera del mitico rilievo cartografico della penisola di Giacomo Gastaldi, edito a Venezia nel 1561. La carta del Gastaldi ebbe subito un incredibile successo e dopo il 1567, anno della morte del cartografo piemontese, iniziarono subito le ristampe, riduzioni, derivazioni e contraffazioni, che continuarono fino al 1600.

Gerard de Jode, editore e cartografo con fervente attività in Anversa, già nel 1568 realizza una carta in 4 fogli di derivazione “gastaldiana”; nel 1578 l’editore fiammingo pubblica la prima edizione del suo celebre Speculum Orbis Terrarum, dove inserisce una riduzione della carta dell’Italia.

De Jode, dopo aver compiuto studî di matematica e di cosmografia, apprese l'arte dell'incisione, fu per qualche tempo alla corte di Carlo V a Bruxelles, poi si trasferì ad Anversa, dove già a partire dal 1551 cominciò a stampare incisioni artistiche di Franz Huys, Martin de Vos, Corneille de Cort, ecc.; ma presto si specializzò nell'incisione di carte geografiche e stampò ad Anversa il celebre mappamondo di Giacomo Gastaldi, nel 1568 l'Italia dello stesso, poi altre carte di molti autori, anche italiani, nel 1564 un grande mappamondo di Abraham Ortelius (Nova totius Terrarum Orbis iuxta neotericorum traditionem descriptio) e infine nel 1578 un vero e proprio atlante con il titolo di Speculum Orbis Terrarum, in 65 tavole, di autori diversi, già in parte pubblicate isolatamente. È uno dei primi atlanti moderni (preceduto soltanto dal Theatrum dell'Ortelius), oggi estremamente raro. Negli ultimi anni della sua vita attendeva a preparare carte dei singoli continenti, di grandi dimensioni, che forse furono poi pubblicate, al pari di un gran mappamondo, dal figlio Cornelio. Questi, nato ad Anversa nel 1568, continuò con molta sagacia l'opera del padre; nel 1589 pubblicò un mappamondo, nel 1593 una nuova edizione dello Speculum, accresciuta, in 109 carte, e nel 1596 una Introductio geographica in tabulas Europae, Asiae, Africae et Americae; le tavole, cui qui si allude, sono probabilmente quelle preparate dal padre e delle quali il figlio curò la stampa; esse non sono peraltro giunte fino a noi. Cornelio viaggiò poi a lungo nei paesi nordici e anche in Spagna. Ritornando in patria, morì a Mons il 17 ottobre 1600.

Incisione in rame, intagliata dai fratelli Johoannes o Lucas van Deutecum, leggera brunitura centrale, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

R. Borri "L'Italia nelle antiche carte…" (2011), scheda 54; Perini pp. 30-32; Almagià p. 27.

Bibliografia

R. Borri "L'Italia nelle antiche carte…" (2011), scheda 54; Perini pp. 30-32; Almagià p. 27.

Gerard DE JODE (1509 - 1591)

Gerard de Jode, nato a Nijmegen, era cartografo, incisore, tipografo e editore nella città di Antwerp, attivo all’incirca nello stesso periodo di Ortelius. Non fu mai in grado di rappresentare un’effettiva minaccia per il suo rivale in affari sebbene, per ironia della sorte, abbia pubblicato il famoso Planisfero di Ortelius in otto fogli nel 1564. Il suo atlante più importante, oggi estremamente raro, non poté essere pubblicato fino al 1578, otto anni dopo il Theatrum, poiché, all’epoca, Ortelius aveva ottenuto il monopolio. La ristampa ingrandita che fece il figlio Cornelis nel 1593 si trova più frequentemente. Alla morte del figlio, le lastre di rame passarono a J. B. Vrients (che comprò le lastre di Ortelius più o meno nello stesso periodo) e, apparentemente, non vennero stampate altre edizioni dell’atlante; tuttavia, si conosce almeno un’ulteriore edizione della Mappa del Polo del 1618.

Bibliografia

R. Borri "L'Italia nelle antiche carte…" (2011), scheda 54; Perini pp. 30-32; Almagià p. 27.

Gerard DE JODE (1509 - 1591)

Gerard de Jode, nato a Nijmegen, era cartografo, incisore, tipografo e editore nella città di Antwerp, attivo all’incirca nello stesso periodo di Ortelius. Non fu mai in grado di rappresentare un’effettiva minaccia per il suo rivale in affari sebbene, per ironia della sorte, abbia pubblicato il famoso Planisfero di Ortelius in otto fogli nel 1564. Il suo atlante più importante, oggi estremamente raro, non poté essere pubblicato fino al 1578, otto anni dopo il Theatrum, poiché, all’epoca, Ortelius aveva ottenuto il monopolio. La ristampa ingrandita che fece il figlio Cornelis nel 1593 si trova più frequentemente. Alla morte del figlio, le lastre di rame passarono a J. B. Vrients (che comprò le lastre di Ortelius più o meno nello stesso periodo) e, apparentemente, non vennero stampate altre edizioni dell’atlante; tuttavia, si conosce almeno un’ulteriore edizione della Mappa del Polo del 1618.