Topografia del Corso del Po e delle Acque aggiacenti da Piacenza fino al Mare fatta l'Anno 1716

Riferimento: S46319
Autore Giovanni Benedetto CEVA
Anno: 1716
Zona: Corso del Pò
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 815 x 380 mm
900,00 €

Riferimento: S46319
Autore Giovanni Benedetto CEVA
Anno: 1716
Zona: Corso del Pò
Luogo di Stampa: Bologna
Misure: 815 x 380 mm
900,00 €

Descrizione

Rara carta idrografica del Corso del Po da Piacenza al mare, con particolare cura nella rappresentazione degli affluenti, disegnata da Giovanni Benedetto Ceva ed incisa da Giovanni Mariotti nel 1716.

La carta illustra il rarissimo saggio Ragioni del signor Giovanni Ceva commissario dell' arciducal Camera di Mantova, e del signor Doriciglio Moscatelli Battaglia prefetto dell' acque di quello stato contra l'introduzione del Reno nel Pò Grande: con la risposta alle medesime di Eustachio Manfredi matematico dell' Università di Bologna : che contiene una piena informazione sopra i capi principali di questa materia, stampato a Bologna, per li successori del Benacci, nel 1716.

Il matematico Giovanni Benedetto Ceva si occupa qui di idraulica per conto del suo governo: come Commissario alle Acque e rappresentante di Mantova, si oppone con successo al progetto bolognese di spostare il corso del Reno per farlo diventare un affluente del Po.

Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, pieghe di stampa editoriali, minimi restauri perfettamente eseguiti, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Giovanni Benedetto CEVA (Milano, 1647 – Mantova, 1734)

Giovanni Benedetto Ceva (Milano, 7 dicembre 1647 – Mantova, 15 giugno 1734) è stato un matematico italiano, particolarmente impegnato negli studi relativi alla geometria. Dopo avere studiato all'università di Pisa e avere brevemente insegnato in quella città, ottenne una cattedra di matematica presso l'università di Mantova, che mantenne per tutta la sua vita, prima sotto i Gonzaga e poi sotto gli Asburgo quando, nel 1708, l'impero austriaco operò l'annessione del ducato.I suoi interessi si rivolsero principalmente alla geometria sintetica, anticipando di un secolo la rinascita dell'interesse nella materia, che era rimasta ferma alle conoscenze degli antichi greci. La sua attività come geometra e alcune anticipazioni sul calcolo infinitesimale rendono il suo lavoro ancora attuale ed oggetto di analisi e studio. Si occupò anche di idraulica, anche per conto del suo governo: come Commissario per le Acque e rappresentante di Mantova, si oppose con successo al progetto bolognese di spostare il corso del Reno perché divenisse affluente del Po.

Giovanni Benedetto CEVA (Milano, 1647 – Mantova, 1734)

Giovanni Benedetto Ceva (Milano, 7 dicembre 1647 – Mantova, 15 giugno 1734) è stato un matematico italiano, particolarmente impegnato negli studi relativi alla geometria. Dopo avere studiato all'università di Pisa e avere brevemente insegnato in quella città, ottenne una cattedra di matematica presso l'università di Mantova, che mantenne per tutta la sua vita, prima sotto i Gonzaga e poi sotto gli Asburgo quando, nel 1708, l'impero austriaco operò l'annessione del ducato.I suoi interessi si rivolsero principalmente alla geometria sintetica, anticipando di un secolo la rinascita dell'interesse nella materia, che era rimasta ferma alle conoscenze degli antichi greci. La sua attività come geometra e alcune anticipazioni sul calcolo infinitesimale rendono il suo lavoro ancora attuale ed oggetto di analisi e studio. Si occupò anche di idraulica, anche per conto del suo governo: come Commissario per le Acque e rappresentante di Mantova, si oppose con successo al progetto bolognese di spostare il corso del Reno perché divenisse affluente del Po.