Carta amministrativa del regno d'Italia...

Riferimento: CO-659
Autore Gaudenzio BORDIGA
Anno: 1813
Zona: Italia Settentrionale
Luogo di Stampa: Milano
Misure: 1050 x 1270 mm
1.000,00 €

Riferimento: CO-659
Autore Gaudenzio BORDIGA
Anno: 1813
Zona: Italia Settentrionale
Luogo di Stampa: Milano
Misure: 1050 x 1270 mm
1.000,00 €

Descrizione

Carta amministrativa del Regno d'Italia co' suoi stabilimenti politici, militari, civili, e religiosi e con una parte degli Stati limitrofi, costrutta nel Deposito della Guerra per ordine del Ministro della Guerra, e Marina nell'anno MDCCCXI. Aggiunta e corretta nell'anno 1813. La presente carta è stata incisa sotto la vigilanza dei Sig. Gfaudenzio] Bordiga, Capo incisore nel Deposito della Guerra.

Firma e data in lastra; luogo di edizione desumibile dal riferimento al Deposito della Guerra, avente sede a Milano.

Orientazione assente, margine graduato lungo tutta la cornice, numerato; tre scale grafiche: "Miglia 30 Italiane di 60 al grado" (= 110 mm), "Leghe di Francia di 25 al grado", e "Chilometri" 30; scala naturale 1: 500 000 ["SCALE al 500.000 del terreno": entro il bordo inferiore, al foglio V, sopra quadro amministrativo-statistico.

Carta dell'Italia del Nord e Centrale, sino a Roma, "aggiunta e corretta nell'anno 1813". Secondo stato di due (del 1811 il primo, del 1813 il secondo).

I settori nn. 1 e 2 del foglio I, in alto a sinistra della carta, contengono il titolo, con a fianco, a destra, una "Ricapitolazione" di dati amministrativi (superficie, popolazione, numero di istituzioni presenti sul territorio, quali Prefetture, Tribunali, Università, Sedi Vescovili e Arcivescovili, etc.) e, sotto, la legenda dei "Segni Convenzionali", recante in calce una nota sulla costruzione della carta, con l'elenco le tavole prese in considerazione per la sua stesura. Fra le fonti indicate, oltre a carte e rilevazioni militari, viene segnalata per la Toscana una carta manoscritta realizzata dall'ingegnere Giovanni de Baillou che si conservava presso il Deposito della Guerra: "La parte del Regno d'Italia compresa fra la sinistra del Po, le Alpi e l'Isonzo, ad eccezione dell'ex Valtellina che fu militarmente riconosciuta, è stata tratta dalla grande carta topografica militare che rilevasi nel detto Regno; e il Dipartimento dell'Alto Adige dalla relativa carta topografica ceduta dalla Baviera. La parte poi del Regno alla dritta del Po è stata tutta riconosciuta militarmente. Riguardo ai paesi limitrofi, la Toscana è stata ricavata dalla carta manoscritta costrutta con accuratezza dal Chiarissimo Sig.r de' Baillou a Firenze, la parte delle Province Illiriche dalla grande carta Topog.ca di esse ceduta dall'Austria alla Francia. E il rimanente dalle migliori carte che si sono avute".

Gaudenzio Bordiga (1773-1837), disegnatore e incisore attivo a Milano nella prima metà del XIX secolo, dove tra l'altro rivesti l'incarico di Capo incisore nel Deposito della Guerra.

Deposito della Guerra di Milano era un ente istituito nel 1802 per assicurare, tra l'altro, la formazione, l'incisione, la verifica e la conservazione di ogni tipo di carte, sul modello dell'analogo omonimo Dépôt de la guerre di Parigi, originato dal "Bureau Topografico" operante al seguito delle Armate Francesi fin dal 1796 e che nel 1801 si stabili definitivamente a Milano. Dopo la caduta di Napoleone e il successivo Congresso di Vienna (1814-1815), sancita la costituzione del Regno Lombardo-Veneto, nel 1816 il "Deposito" fu trasformato nel più ampio "Instituto Geografico Militare dell'I. R. Stato Maggiore austriaco", conservando la sua sede a Milano. Esaurito il suo compito con la copertura cartografica quasi totale delle regioni centro-settentrionali dell'Italia, nel 1839 il "Deposito" fu poi trasferito a Vienna, dove assunse la denominazione di "K.u.K. Militär Geographischen Institut".

Assai ricca di dettagli topografici: "La scrupolosa delineazione dei confini e l'abbondanza di segnalazioni

sulla dislocazione delle sedi di uffici e magistrature di vario genere, rendevano la carta amministrativa funzionale alle esigenze dei dicasteri centrali e degli uffici periferici del Regno, presso cui essa ebbe in effetti un'ampia circolazione" (Signori, p. 523).

Acquaforte, in sei fogli interi e due mezzi fogli, divisi in 28 settori montati su tela a stacchi. Dimensioni: 1085 x 1290 mm (incisione), 1150 x 1350 mm (foglio), ripiegata a 290 x 420 mm.

Bibliografia

G. Marinelli, Saggio di cartografia della regione veneta, 1881 (ristampa anastatica 1988), pp. 332-333, n. 1635; P. Arrigoni - A. Bertarelli, Le carte geografiche dell'Italia, conservate nella raccolta delle stampe e dei disegni: catalogo descrittivo, 1930, n. 1068; M. Signori, L'attività cartografica del Deposito della Guerra e del Corpo degli Ingegneri Topografi nella Repubblica e nel Regno d'Italia, in "Cartografia e Istituzioni in età moderna", 1987, p. 523; R.V. Tooley, Tooley's Dictionary of Mapmakers. Revised Edition by Valerie Scott, 1999-2004, vol. I (A-D), p. 166; F. Ronca A. Sorbini (a cura di), Le antiche terre del Ducato di Spoleto. I territori di Spoleto e Terni nella cartografia dei secoli XVI-XIX, 2005, pp. 260-261, n. 116; P. Cintori, Il disegno del territorio del Ducato Estense attraverso la cartografia storica, 2016, p. 82.

Gaudenzio BORDIGA (1773 - 1837)

Gaudenzio Bordiga (Camasco, 10 febbraio 1773 – Milano, 18 gennaio 1837) è stato un incisore e cartografo italiano. Seguì gli studi letterari e di disegno. Nato in Valsesia nel 1773 nell'allora comune autonomo di Camasco, ora frazione di Varallo, inizia i suoi studi letterari e di disegno presso la celebre scuola di disegno di Varallo. In seguito, terminato il percorso di studi, sul finire del Settecento decide di stabilirsi a Milano insieme al suo fratello maggiore Benedetto, con il quale inizia una proficua collaborazione nella incisione di una serie di carte geografiche e topografiche e nella redazione di alcuni saggi. In questi anni, vista l'abilità e la precisione nei loro lavori, vengono ammessi nell'ufficio topografico militare di Milano, dove eseguono importanti commissioni per il governo, tra cui le carte della Lombardia, dell'Italia e dell'Europa (L'europa nel suo stato presente). Tra queste carte, vale la pena ricordare la Carte générale du théâtre de la guerre en Italie di Bacler-Dalbeche, commissionata nel 1797 ai due fratelli Bordiga direttamente dallo Stato Maggiore dell'Armata francese di Napoleone. Tale carta, celebrativa della prima campagna d'Italia, è stata da loro incisa in cinquantaquattro fogli sotto la direzione di Giacomo Pinchetti. Interessante anche la pubblicazione - sempre a due mani - dei seguenti volumi: Storia delle piante forastiere le più importanti nell'uso medico, od economico, 1793 (di cui seguirono le illustrazioni); Elementi di figura, 1807, contenente 17 incisioni riproducenti alcuni particolari di sculture classiche e due tavole anatomiche. Nella prima decade dell'Ottocento, anche senza la collaborazione del fratello Benedetto, disegna e incide varie carte geografiche militari tra le quali: Carta delle stazioni militari in Italia, 1804, la Carta militare del regno d'Etruria e del principato di Lucca, 1806, Isle de Corse (Corsica), 1813. Con il tempo, esattamente nel 1807, Gaudezio diventa capo incisore dell'Istituto Geografico Militare e viene in seguito confermato anche nel 1815. Più avanti, si occupa della redazione e della stampa di una serie di opere di valore storico-artistico ricche di descrizioni e spunti critici, tra cui: Notizie intorno alle opere di Gaudenzio Ferrari, pittore e plasticatore, 1821; Storia e guida del Sacro Monte di Varallo, 1830; Le opere del pittore e plasticatore Gaudenzio Ferrari disegnate ed incise da Silvestro Pianazzi, dirette e descritte da Gaudenzio Bordiga, 1837. Nel 1834 viene decorato dall'Imperatore d'Austria con la medaglia d'oro dell'onore civile. Muore celibe a Milano, città nella quale è sempre restato attivo professionalmente, il 18 gennaio 1837.

Gaudenzio BORDIGA (1773 - 1837)

Gaudenzio Bordiga (Camasco, 10 febbraio 1773 – Milano, 18 gennaio 1837) è stato un incisore e cartografo italiano. Seguì gli studi letterari e di disegno. Nato in Valsesia nel 1773 nell'allora comune autonomo di Camasco, ora frazione di Varallo, inizia i suoi studi letterari e di disegno presso la celebre scuola di disegno di Varallo. In seguito, terminato il percorso di studi, sul finire del Settecento decide di stabilirsi a Milano insieme al suo fratello maggiore Benedetto, con il quale inizia una proficua collaborazione nella incisione di una serie di carte geografiche e topografiche e nella redazione di alcuni saggi. In questi anni, vista l'abilità e la precisione nei loro lavori, vengono ammessi nell'ufficio topografico militare di Milano, dove eseguono importanti commissioni per il governo, tra cui le carte della Lombardia, dell'Italia e dell'Europa (L'europa nel suo stato presente). Tra queste carte, vale la pena ricordare la Carte générale du théâtre de la guerre en Italie di Bacler-Dalbeche, commissionata nel 1797 ai due fratelli Bordiga direttamente dallo Stato Maggiore dell'Armata francese di Napoleone. Tale carta, celebrativa della prima campagna d'Italia, è stata da loro incisa in cinquantaquattro fogli sotto la direzione di Giacomo Pinchetti. Interessante anche la pubblicazione - sempre a due mani - dei seguenti volumi: Storia delle piante forastiere le più importanti nell'uso medico, od economico, 1793 (di cui seguirono le illustrazioni); Elementi di figura, 1807, contenente 17 incisioni riproducenti alcuni particolari di sculture classiche e due tavole anatomiche. Nella prima decade dell'Ottocento, anche senza la collaborazione del fratello Benedetto, disegna e incide varie carte geografiche militari tra le quali: Carta delle stazioni militari in Italia, 1804, la Carta militare del regno d'Etruria e del principato di Lucca, 1806, Isle de Corse (Corsica), 1813. Con il tempo, esattamente nel 1807, Gaudezio diventa capo incisore dell'Istituto Geografico Militare e viene in seguito confermato anche nel 1815. Più avanti, si occupa della redazione e della stampa di una serie di opere di valore storico-artistico ricche di descrizioni e spunti critici, tra cui: Notizie intorno alle opere di Gaudenzio Ferrari, pittore e plasticatore, 1821; Storia e guida del Sacro Monte di Varallo, 1830; Le opere del pittore e plasticatore Gaudenzio Ferrari disegnate ed incise da Silvestro Pianazzi, dirette e descritte da Gaudenzio Bordiga, 1837. Nel 1834 viene decorato dall'Imperatore d'Austria con la medaglia d'oro dell'onore civile. Muore celibe a Milano, città nella quale è sempre restato attivo professionalmente, il 18 gennaio 1837.