Estats de l'Eglise et de Toscane
Riferimento: | CO-052 |
Autore | Alexis Hubert JAILLOT |
Anno: | 1784 |
Zona: | Stato della Chiesa |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 660 x 530 mm |
Riferimento: | CO-052 |
Autore | Alexis Hubert JAILLOT |
Anno: | 1784 |
Zona: | Stato della Chiesa |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 660 x 530 mm |
Descrizione
Carta geografica dello Stato della Chiesa con la Toscana, pubblicata per la prima volta a Parigi nel 1721.
Esemplare della ristampa del 1784, con la modifica nel titolo, e l’imprint di Jean Claude Dezauche nel cartiglio.
“La graduazione ai margini, di 2' in 2', va da 41° 19' a 44° 50' lat. e da 32° 08' a 38° long. Scale in miglia comuni italiane, francesi e tedesche. Da rimarcare è la pregevole cornice del titolo, costituita da eleganti motivi fitomorfi in cui sono inseriti simboli religiosi come il pastorale, il crocifisso e una bibbia aperta.
Il francese Jaillot realizzò questa carta dello Stato della Chiesa e della Toscana ispirandosi principalmente alla tavola che Nicolas Sanson d'Abbeville aveva delineato nel 1647 servendosi di dati geografici desunti dalle tavole maginiane del 1620 e aggiungendone di nuovi, frutto di personali ricerche. Rispetto al Sanson questo esemplare si discosta di poco, ma è comunque aggiornato riguardo ai confini politici e territoriali dei due stati rappresentati. Di ragguardevoli dimensioni, la carta risulta di agevole lettura nonostante la ricchezza di contenuti. La rappresentazione degli elementi oro-idrografici è accurata; del pari, è delineata con dettaglio la trama viaria. I centri maggiori (fra cui Spoleto) sono resi con le consuete stilizzate piante topografiche. La nomenclatura è in francese. Si noti come il termine Umbria non venga più riferito soltanto ai territori di Spoleto e Foligno (ancora individuati come Ducato di Spoleto), ma a un ambito decisamente più vasto. La carta fu riedita nel 1784 senza alcuna modifica, se non nel titolo, dove oltre alla data è stato inserito il nome Dezauche [Jean Claude] successore dei geografi G. Delisle e P. Buache” cfr. F. Ronca, A. Sorbini "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 154).
Acquaforte, coloritura coeva die contorni, in buono stato di conservazione.
Bibliografia
F. Ronca e A. Sorbini (a cura di) "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 154 n. 63.
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Alexis Hubert JAILLOT (1632 - 1712)
Alexis Hubert Jaillot, seguì Nicholas Sanson nell'inaugurare la grande era della calcografia francese tra la fine del XVII sec. e gli inizi del XVIII sec. Dopo l'incendio che distrusse l'impresa di Blaeu, il centro dell'editoria calcografica gradualmente si stava spostando da Amsterdam a Parigi. Jaillot nacque a Franche-Comte e fu educato come uno scultore. In seguito al matrimonio con la figlia del enlumineur de ala Reine, Nicholas Berey, ereditò una redditizia casa editrice di stampe e mappe. Alla morte di Nicholas Sanson, trattò con i suoi eredi per ottenere il permesso di ristamparne l'opera. Benchè Jaillot non fosse un cartografo, apportò lievi modifiche e aggiornamenti alle lastre originali di Sanson, che pubblicò nel 1692 col titolo di Atlas Novuveau. In qualità di scultore e incisore, le mappe del Jaillot sono particolarmente apprezzate per gli elaborati cartigli, i titoli allegorici e gli elementi decorativi. Jaillot utilizzò i cartigli allegori per esaltare le virtù del Re Sole, Luigi XIV, ed i suoi trionfi politici e militari. Questo gli valse il patrocinio della corona francese e il prestigioso titolo, nel 1668, di Geografo del Re, titolo che Luigi XV volle ulteriormente nobilitare con Premier Geographe du Roi. Jaillot morì a Parigi nel 1712. La sua attività fu portata avanti dal figlio e dal nipote. La sua operà più importante è Le Neptune Francois del 1693.
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Bibliografia
F. Ronca e A. Sorbini (a cura di) "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 154 n. 63.
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Alexis Hubert JAILLOT (1632 - 1712)
Alexis Hubert Jaillot, seguì Nicholas Sanson nell'inaugurare la grande era della calcografia francese tra la fine del XVII sec. e gli inizi del XVIII sec. Dopo l'incendio che distrusse l'impresa di Blaeu, il centro dell'editoria calcografica gradualmente si stava spostando da Amsterdam a Parigi. Jaillot nacque a Franche-Comte e fu educato come uno scultore. In seguito al matrimonio con la figlia del enlumineur de ala Reine, Nicholas Berey, ereditò una redditizia casa editrice di stampe e mappe. Alla morte di Nicholas Sanson, trattò con i suoi eredi per ottenere il permesso di ristamparne l'opera. Benchè Jaillot non fosse un cartografo, apportò lievi modifiche e aggiornamenti alle lastre originali di Sanson, che pubblicò nel 1692 col titolo di Atlas Novuveau. In qualità di scultore e incisore, le mappe del Jaillot sono particolarmente apprezzate per gli elaborati cartigli, i titoli allegorici e gli elementi decorativi. Jaillot utilizzò i cartigli allegori per esaltare le virtù del Re Sole, Luigi XIV, ed i suoi trionfi politici e militari. Questo gli valse il patrocinio della corona francese e il prestigioso titolo, nel 1668, di Geografo del Re, titolo che Luigi XV volle ulteriormente nobilitare con Premier Geographe du Roi. Jaillot morì a Parigi nel 1712. La sua attività fu portata avanti dal figlio e dal nipote. La sua operà più importante è Le Neptune Francois del 1693.
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