Suite de l'Italie Ancienne Comprenant l'Ombrie, le Picenum, la Sabinie, le Latium, la Campanie et le Samnium

Riferimento: CO-005
Autore Louis Charles DESNOS
Anno: 1764
Zona: Stato della Chiesa
Misure: 455 x 295 mm
Non Disponibile

Riferimento: CO-005
Autore Louis Charles DESNOS
Anno: 1764
Zona: Stato della Chiesa
Misure: 455 x 295 mm
Non Disponibile

Descrizione

Carta tratta dall'opera Atlas Historique de la géographie ancienne depuis la création du monde jusqu'à Jesus Christ. Parigi, 1764.

“Graduata ai margini di 10' in 10', va da 40° 05' a 44° 34' ca. lat. e da 27° 18' ca. a 33° 40' long. Non è orientata e manca della scala. Dedicata ad un'ampia parte dell'Italia centro-meridionale, isole escluse, seppur con forte approssimazione pone in evidenza la configurazione dei rilievi della penisola dominata dalla catena appenninica; non manca tuttavia di rappresentare, con i classici monticelli illuminati da ovest, altri allineamenti montuosi che si staccano dalla dorsale principale o risultano unità orografiche a sé stanti (per l'area umbra si noti, ad es., il disegno dei Monti Martani). La viabilità, espressa con doppia linea continua, è disegnata con una sola strada che attraversa la catena martana e congiunge Carsulae a Nocera: non è pertanto indicata la via Flaminia negli itinerari per Mevania e per Spoleto. Un merito può attribuirsi alla carta per le note di spiegazione, comunque assai succinte, che l'affiancano da entrambi i lati al fine di fornire cenni storici sulle regioni rappresentate e ricordate con le loro principali città (tra queste, in Umbria è Spoleto, mentre non figura Terni). Ad aprire la serie è proprio l'Umbria, distinta in una parte settentrionale marittima (Vilumbria) e una meridionale (Olumbria), di cui con il ricorso alla toponomastica si vuole spiegare la maggiore ampiezza territoriale in passato: si afferma infatti che il fiume toscano Ombrone ne porterebbe il nome” (cfr. "Le antiche terre del Ducato di Spoleto", p. 188).

Acquaforte, coloritura editoriale, in ottimo stato di conservazione.

 

Louis Charles DESNOS (Attivo nella seconda metà del XVIII sec.)

Louis Charles Desnos è stato un geografo francese del XVIII secolo, nato nel 1725, morto il 18 aprile 1805. Fu anche libraio ed editore a Parigi, dove, in qualità di “ingénieur géographe pour les globes et les sphères de Sa Majesté Danoise", aveva un negozio in rue Saint-Jacques, con insegna “Le Globe”. Ingegnere geografico (della città di Parigi a partire dal 1769), costruttore e commerciante di sfere e strumenti astronomici fu un importante produttore di strumenti cartografici e globi. Desnos ricopriva anche l'ambito incarico di “Royal Globemaker” per il re di Danimarca, Cristiano VII. In cambio, ogni anno inviava al Re mappe, libri e atlanti. Come libraio ed editore ha prodotto una notevole mole di lavoro, spesso associato ai geografi Rizzi Zannoni e Louis Brion de la Tour (1756-1823). La sua grande produzione di mappe gli valse talvolta, tra i suoi detrattori gelosi e specialmente tra gli altri cartografi, una cattiva reputazione. Veniva considerato senza scrupoli in quanto era solito pubblicare qualsiasi cosa gli venisse presentata, indipendentemente dalla precisione o dal copyright. Desnos ebbe, quindi, diverse questioni legali con altri cartografi ed editori parigini del tempo.

Louis Charles DESNOS (Attivo nella seconda metà del XVIII sec.)

Louis Charles Desnos è stato un geografo francese del XVIII secolo, nato nel 1725, morto il 18 aprile 1805. Fu anche libraio ed editore a Parigi, dove, in qualità di “ingénieur géographe pour les globes et les sphères de Sa Majesté Danoise", aveva un negozio in rue Saint-Jacques, con insegna “Le Globe”. Ingegnere geografico (della città di Parigi a partire dal 1769), costruttore e commerciante di sfere e strumenti astronomici fu un importante produttore di strumenti cartografici e globi. Desnos ricopriva anche l'ambito incarico di “Royal Globemaker” per il re di Danimarca, Cristiano VII. In cambio, ogni anno inviava al Re mappe, libri e atlanti. Come libraio ed editore ha prodotto una notevole mole di lavoro, spesso associato ai geografi Rizzi Zannoni e Louis Brion de la Tour (1756-1823). La sua grande produzione di mappe gli valse talvolta, tra i suoi detrattori gelosi e specialmente tra gli altri cartografi, una cattiva reputazione. Veniva considerato senza scrupoli in quanto era solito pubblicare qualsiasi cosa gli venisse presentata, indipendentemente dalla precisione o dal copyright. Desnos ebbe, quindi, diverse questioni legali con altri cartografi ed editori parigini del tempo.