Le Royaume d'Irlande

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Riferimento: S49971
Autore Vincenzo CORONELLI
Anno: 1690
Zona: Irlanda
Luogo di Stampa: Parigi
Misure: 470 x 620 mm
775,00 €

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Riferimento: S49971
Autore Vincenzo CORONELLI
Anno: 1690
Zona: Irlanda
Luogo di Stampa: Parigi
Misure: 470 x 620 mm
775,00 €

Descrizione

Primo stato della rara mappa dell'Irlanda di Vincenzo Coronelli, pubblicata a Parigi da Jean Baptiste Nolin. Carta molto dettagliata e con un grande cartiglio decorativo con il titolo, nella sua prima edizione con data 1690.

Questa grande mappa su un foglio è stata realizzata dal cosmografo veneziano Vincenzo Coronelli, quando lavorava a Parigi.

In seguito, Tillemon, un collaboratore di Coronelli a Parigi, corresse e modifico la mappa, ristampandola nel 1695.

La tipografia Nolin venne fondata da Jean Baptiste Nolin (1657-1708 circa) che intraprende l’attività editoriale di famiglia a Parigi, in Rue St. Jacques, dove il padre aveva una bottega d’incisione. Allievo di Francois de Poilly, verso la fine del secolo iniziò a godere di una certa notorietà fino a diventare “graveur ordinaire du roi, marchand de tailles douces” e, nel 1694, “géographe du duc d’Orléans”, fratello di re Louis XIV. Alla scomparsa del duca, nel 1701, assunse la qualifica di “geographe du Roy”. La sua carriera ebbe una certa evoluzione dopo l’incontro con l’abate Vincenzo Maria Coronelli che gli affidò l’incisione del suo grande globo celeste di 28 fusi. 

Nolin, non essendo un geografo vero e proprio, aveva difficoltà a realizzare carte originali e, pertanto, si rifaceva a modelli di altri geografi. Molte delle sue opere si basano sulle incisioni di Coronelli - alcune realizzate in collaborazione - e di un altro cartografo francese, Jean Nicolas de Tralage detto Tillemon.

Vincenzo CORONELLI (Venezia 1650 - 1718)

Vincenzo Coronelli o Vincenzo Maria Coronelli, nacque a Venezia nel 1650, non a Ravenna, come affermano alcuni biografi, dove visse in gioventù con la famiglia. Al ritorno a Venezia, nel 1665, entrò come studente nel convento dei minori di S. Nicolò della Lattuga; aggregato alla chiesa dei Frari, fu mandato dai superiori a studiare a Roma, nel collegio di S. Bonaventura, dove si laureò in teologia ed iniziò gli studi geografici. Già prima del 1680 risulta a Parma, dove costruì due globi, oggi perduti, per il duca Ranuccio Farnese. Fu poi a Parigi, chiamato dall’ambasciatore francese a Roma, cardinale César d’Estrées, e vi si trattenne dal 1681 al 1684, quando iniziò la collaborazione con l’editore e costruttore di mappe Jean Baptiste Nolin; nel 1683 costruì per Luigi XIV due famosi globi di quasi 5 metri di diametro. Ritornato a Venezia, fondò nel 1684 l’Accademia cosmografica degli Argonauti, la più antica fra quelle di carattere geografico, promossa dal patrizio G. B. Donà e posta sotto la protezione del doge Marcantonio Giustiniani. Nel 1685 fu nominato cosmografo pubblico della Repubblica di Venezia, titolo col quale si fregiò in quasi tutte le sue opere e che costituì per lui motivo di particolare orgoglio. Nel 1689 prese la cattedra di geografia all’Università delle Procuratie; iniziò un periodo di straordinaria fecondità editoriale, pubblicando il primo volume dell’Atlante veneto (1690); sotto questo titolo va tutta la raccolta di tredici opere composte nell’arco del decennio successivo, dall’Isolario (1696-98, in due volumi) al Portolano o Specchio del mare Mediterraneo (1698), al Corso geografico (1689-92; ma aggiornato fino al 1697), al Teatro delle città (1696-97). Morì il 9 dicembre 1718 a Venezia. Quasi tutti i suoi libri, i manoscritti, la sua corrispondenza, le lastre di rame per le incisioni andarono dispersi o furono venduti poco tempo dopo. Anche l’Accademia degli Argonauti non sopravvisse al suo fondatore. [A. de Ferrari, Vincenzo Coronelli, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Volume 29 (1983)].

Vincenzo CORONELLI (Venezia 1650 - 1718)

Vincenzo Coronelli o Vincenzo Maria Coronelli, nacque a Venezia nel 1650, non a Ravenna, come affermano alcuni biografi, dove visse in gioventù con la famiglia. Al ritorno a Venezia, nel 1665, entrò come studente nel convento dei minori di S. Nicolò della Lattuga; aggregato alla chiesa dei Frari, fu mandato dai superiori a studiare a Roma, nel collegio di S. Bonaventura, dove si laureò in teologia ed iniziò gli studi geografici. Già prima del 1680 risulta a Parma, dove costruì due globi, oggi perduti, per il duca Ranuccio Farnese. Fu poi a Parigi, chiamato dall’ambasciatore francese a Roma, cardinale César d’Estrées, e vi si trattenne dal 1681 al 1684, quando iniziò la collaborazione con l’editore e costruttore di mappe Jean Baptiste Nolin; nel 1683 costruì per Luigi XIV due famosi globi di quasi 5 metri di diametro. Ritornato a Venezia, fondò nel 1684 l’Accademia cosmografica degli Argonauti, la più antica fra quelle di carattere geografico, promossa dal patrizio G. B. Donà e posta sotto la protezione del doge Marcantonio Giustiniani. Nel 1685 fu nominato cosmografo pubblico della Repubblica di Venezia, titolo col quale si fregiò in quasi tutte le sue opere e che costituì per lui motivo di particolare orgoglio. Nel 1689 prese la cattedra di geografia all’Università delle Procuratie; iniziò un periodo di straordinaria fecondità editoriale, pubblicando il primo volume dell’Atlante veneto (1690); sotto questo titolo va tutta la raccolta di tredici opere composte nell’arco del decennio successivo, dall’Isolario (1696-98, in due volumi) al Portolano o Specchio del mare Mediterraneo (1698), al Corso geografico (1689-92; ma aggiornato fino al 1697), al Teatro delle città (1696-97). Morì il 9 dicembre 1718 a Venezia. Quasi tutti i suoi libri, i manoscritti, la sua corrispondenza, le lastre di rame per le incisioni andarono dispersi o furono venduti poco tempo dopo. Anche l’Accademia degli Argonauti non sopravvisse al suo fondatore. [A. de Ferrari, Vincenzo Coronelli, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Volume 29 (1983)].