Vogliono alcuni che l'isola di Corfù fosse prima da Sisito latrone figliolo di Eolo habitata..

Riferimento: S30341
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1564
Zona: Corfù
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 280 x 376 mm
3.500,00 €

Riferimento: S30341
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1564
Zona: Corfù
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 280 x 376 mm
3.500,00 €

Descrizione

Bella e rara carta dell'isola di Corfu edita da Ferrando Bertelli a Venezia nel 1564.

In una targa in alto a destra si legge: Vogliono alcuni che l'Isola di Corfú fosse prima da Sisifo latrone figliolo di Eolo habitata, et domandata da lui Corcira; la quale doppo la sua morte essendo stata rovinata, di novo la restauro Corinto figliolo di Oreste, donde prese il nome di Corinto, et appresso fú detta Malena, hoggi da tutti é detta Corfú: la quale, come sivede nel disegno diligentemente fatto, si come hoggi si trova in essere, con tutte le sue Ville, Fiumi, Porti, Monti, Secchi, et altre cose, é di figura oblonga, et é lontana dalla Italia per miglia sessanta, et da Epiro miglio uno per un Capo, et per l'altro miglia venti, la sua longhezza é di miglia quara[n]ta in circa, et circo[n]da quasi trecento miglia. Fera[n]do Berteli exc: 1564.

Orientazione nei quattro angoli e nei quattro lati al centro con il nome dei venti e dei mezziventi TRAMONTANA, GRECO, LEVANTE, SIROCCO, OSTRO, LIBECCIO, PONENTE, MAESTRO, il nord-est a sinistra. Carta priva di scala grafica e graduazione ai margini.

La prima derivazione veneziana del prototipo del Monogrammista PS (stampato a Roma nel 1537) si deve alla collaboratione tra Paolo Forlani e Ferrando Bertelli.

La mappa è orientata questa volta con il sud-est in alto ed è priva delle raffigurazioni relative agli accampamenti dei turchi, lasciando quindi il centro della mappa vuoto e con pochissima toponomastica. Presenta il paesaggio con i centri abitati tridimensionali ma senza dettagli realistici (ad eccezione della città di Corfù), una orografia “a mucchi di talpa” e una idrografia piuttosto elementari.

Al centro della tavola, sulla costa occidentale dell’isola, la città di Corfù è evidenziata in modo simbolico con una veduta prospettica della cittadella fortificata e del porto, ricca di dettagli architettonici, ma rappresentata in modo sproporzionato, in scala maggiore rispetto al resto del territorio.La carta ebbe un notevole successo, come testimonia il grande numero di esemplari presenti nelle raccolte cinquecentesche, e fu anche fonte per la piccola carta che Abraham Ortelius inserì nel suo Theatrum Orbis Terrarum.

Esemplare marginoso, in perfetto stato conservativo.

Bibliografia: Bifolco-Ronca: Tav. 727; Tolias (2011): n. 0083; Tooley (1939): n. 165; Zacharakis (1992): n. 223; Zacharakis (2009): n. 354; Woodward (1990): n. 27; Woodward (1992): n. 33.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.