Florentia Pulcherrima Etruriae Civitas

Riferimento: s34904
Autore Frederick de WIT
Anno: 1660 ca.
Zona: Firenze
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 730 x 450 mm
Non Disponibile

Riferimento: s34904
Autore Frederick de WIT
Anno: 1660 ca.
Zona: Firenze
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 730 x 450 mm
Non Disponibile

Descrizione

Splendida pianta prospettica della città di Firenze, con il fiume Arno che scorre dal basso a sinistra, fino in alto a destra, dove due cherubini sorreggono lo stemma della città. In alto a sinistra una legenda con 17 voci riguardante la Fortezza da Basso; in basso la legenda principale con 228 voci in tre Lungo i due margini laterali sono distribuite 10 vignette che raffigurano, da destra a sinistra:

Ai lati dell'immagine ci sono 10 piccole vedute, raffiguranti una il monumento di Cosimo I a cavallo, una il Duomo col campanile, una delle strade di accesso laterale a piazza dell'Annunziata con la stessa sullo sfondo, e le altre sette giochi fiorentini svolgentisi in varie zone della città.

Basata sul modello di Stefano Bonsignori del 1584, la pianta è incisa da Wenzel Hollar, pittore e incisore di Praga, intorno al 1660.

La veduta dell'Hollar viene riedita ad Amsterdam nel 1700 da Frederick de Wit; la medesima immagine si trova anche nell'Historia fiorentina di Giovanni Michele Bruto e nel Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae di Giovanni Giorgio Grevio, Leida 1723.

Incisione su rame, impressa su due fogli uniti al centro, piccoli fori di tarlo restaurati nel margine bianco superiore, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia

Boffito, Mori, 1973, p.75.

Frederick de WIT (1630 - 1706)

Frederick de Wit (1630 circa - 1706) era un cartografo ed editore, originario di Gouda. Si trasferì ad Amsterdam nel 1648, studiando sotto la direzione della famiglia Blaeu e, nel 1654 iniziò la propria attività, aprendo una tipografia con insegna “I tre granchi”, che in seguito cambiò in “The White Chart”. Nel 1660 pubblicò la sua mappa del mondo, Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, realizzata sia come mappa murale che come riduzione in formato da atlante in-folio (cfr. Shirley, The Mapping of the World, n. 444). Due anni dopo iniziò a stampare atlanti che venivano assemblati essenzialmente su esigenza del committente, alcuni dei quali comprendevano oltre 150 mappe. Dopo aver sposato Maria van der Way, originaria di Amsterdam, de Wit ottenne i privilegi di cittadino e divenne membro della corporazione di città di San Luca, nel 1664. Nel 1675 pubblica il suo sontuoso atlante nautico, Orbis Maritimus ofte Zee Atlas, noto anche per la sua decorazione elaborata. Nel 1695, pubblica un libro di vedute della città dei Paesi Bassi, Perfekte aftekeningen der steden van del XVII Nederlandsche provincien. Dopo la morte di de Wit, la sua vedova, Maria, continuò l’attività fino al 1710. Il loro figlio, Franciscus, era un commerciante di pesce e non aveva interesse per il negozio di mappe. La tipografia fu, quindi, venduta in asta e la maggior parte delle lastre venne acquistata da Pieter Mortier. Le 27 tavole del suo atlante nautico del 1675 furono successivamente vendute, in un’asta nel 1710, al tipografo e libraio di Amsterdam Louis Renard che le pubblicò con il proprio nome e con alcune modifiche nel 1715.

Bibliografia

Boffito, Mori, 1973, p.75.

Frederick de WIT (1630 - 1706)

Frederick de Wit (1630 circa - 1706) era un cartografo ed editore, originario di Gouda. Si trasferì ad Amsterdam nel 1648, studiando sotto la direzione della famiglia Blaeu e, nel 1654 iniziò la propria attività, aprendo una tipografia con insegna “I tre granchi”, che in seguito cambiò in “The White Chart”. Nel 1660 pubblicò la sua mappa del mondo, Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, realizzata sia come mappa murale che come riduzione in formato da atlante in-folio (cfr. Shirley, The Mapping of the World, n. 444). Due anni dopo iniziò a stampare atlanti che venivano assemblati essenzialmente su esigenza del committente, alcuni dei quali comprendevano oltre 150 mappe. Dopo aver sposato Maria van der Way, originaria di Amsterdam, de Wit ottenne i privilegi di cittadino e divenne membro della corporazione di città di San Luca, nel 1664. Nel 1675 pubblica il suo sontuoso atlante nautico, Orbis Maritimus ofte Zee Atlas, noto anche per la sua decorazione elaborata. Nel 1695, pubblica un libro di vedute della città dei Paesi Bassi, Perfekte aftekeningen der steden van del XVII Nederlandsche provincien. Dopo la morte di de Wit, la sua vedova, Maria, continuò l’attività fino al 1710. Il loro figlio, Franciscus, era un commerciante di pesce e non aveva interesse per il negozio di mappe. La tipografia fu, quindi, venduta in asta e la maggior parte delle lastre venne acquistata da Pieter Mortier. Le 27 tavole del suo atlante nautico del 1675 furono successivamente vendute, in un’asta nel 1710, al tipografo e libraio di Amsterdam Louis Renard che le pubblicò con il proprio nome e con alcune modifiche nel 1715.