FLORENCE LA BELLE VILLE CAPITALLE DE LESTAT DU GRAND DUC DE TOSCANE. 1646

Riferimento: s25109
Autore Jean BOISSEAU
Anno: 1646
Zona: Firenze
Luogo di Stampa: Parigi
Misure: 730 x 250 mm
2.500,00 €

Riferimento: s25109
Autore Jean BOISSEAU
Anno: 1646
Zona: Firenze
Luogo di Stampa: Parigi
Misure: 730 x 250 mm
2.500,00 €

Descrizione

In alto in uno spazio bianco fuori dalla veduta: FLORENCE LA BELLE VILLE CAPITALLE DE LESTAT DU GRAND DUC DE TOSCANE 1646.

Il foglio contiene, entro una marginatura singola, una veduta panoramica della città da Bellosguardo, derivata direttamente da quella di Mattheus Merian. In alto, fuori dalla veduta, il titolo. Al centro, sotto un nastro, lo stemma con il giglio fiorentino.

Acquaforte e bulino, 1646, incisa da Hugues Picart per il Theatre des Citez, ou Recueil de plusieurs villes, dont les noms suivent par ordre alphabetique; Selon qu'ils sont contenues en ce present volume. Paris, Jean Boisseau, 1648.

Jean Boisseau fu "enlumineur du roi pour les cartes géographoques", e venditore di carte marittime con bottega a Parigi, à l'enseigne du Solleil Levant. Viene menzionato per la prima volta negli archivi parigini nel 1631: viene allora descritto come "maestro miniatore", titolo al quale non rinuncerà mai. Poco dopo, nel 1635, divenne "miniatore di carte nautiche". Infine, nel 1636, pubblicò diverse opere di araldica, genealogia e cronologia. Allo stesso tempo, fece incidere alcune carte geografiche. Nel 1641 riedita il Theatre di Jean Leclerc e pubblica la Topographie françoise de Châtillon. L'anno successivo migliora l'atlante di Leclerc, che diventa il suo Théatre des Gaules. Nel 1643 copia l'Atlas Minor di Mercator-Hondius per il suo piccolo Trésor des cartes géographiques. Molto attivo fino al 1648, data di pubblicazione del Théatre des Citéz e della seconda edizione della Topographie. Oltre a queste opere cartografiche realizzò - dal 1642 al 1648 - una raccolta, dal titolo Théâtre des Citez, contenente vedute di città incise in due lastre, molte delle quali copie di quelle dell'Archontolgia Cosmica del 1638, illustrata da Mattheus Merian. Secondo M. Pastoureau, sono noti due soli esemplari della raccolta topografica: uno, appartenente a una collezione privata, contiene cinquantasei vedute. Un altro esemplare, con solo quarantuno vedute e senza frontespizio si trova a Parigi, Bibliothéque Institut d'art et d'archeologie (Fondation Jacques Doucet).

Boisseau scompare poi senza lasciare eredi. Louis Boissevin recupera parte della sua collezione e dà una riedizione del Trésor nel 1653 e della Topographie nel 1655.

Della veduta di Firenze esistono vari stati: uno completo con l'anno di edizione e le parole sul nastro; un altro dove l'anno è stato eraso; un altro ancora dove il nastro è vuoto.

Esemplare nel primo stato di tre, avanti la legenda alfanumerica in basso. Assenti anche l’imprint editoriale A Paris sur le Quay de lorloge du Palais, chez F. de la Point e il motto nel nastro con il giglio sotto al titolo Florida florenti floret Florentia fiore.

Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Opera molto rara.

Bibliografia

Mireille Pastoureau, LES ATLAS FRANÇAIS XVIe-XVIIe siècles. Répertoire bibliographique et étude. Paris, Bibliothèque Nationale Département des Cartes et Plans, 1984. 1984, pp. 67-73, n. 34.

Jean BOISSEAU (Attivo a Parigi tra il 1637 - 1648)

Geografo, topografo, colorista e genealogista francese, Jean Boisseau fu "enlumineur du roi pour les cartes géographoques", e venditore di carte marittime con bottega a Parigi, à l'enseigne du Solleil Levant. Viene menzionato per la prima volta negli archivi parigini nel 1631: viene allora descritto come "maestro miniatore", titolo al quale non rinuncerà mai. Poco dopo, nel 1635, divenne "miniatore di carte nautiche". Infine, nel 1636, pubblicò diverse opere di araldica, genealogia e cronologia. Allo stesso tempo, fece incidere alcune carte geografiche. Nel 1641 riedita il Theatre di Jean Leclerc e pubblica la Topographie françoise de Châtillon. L'anno successivo migliora l'atlante di Leclerc, che diventa il suo Théatre des Gaules. Nel 1643 copia l'Atlas Minor di Mercator-Hondius per il suo piccolo Trésor des cartes géographiques. Molto attivo fino al 1648, data di pubblicazione del Théatre des Citéz e della seconda edizione della Topographie. Oltre a queste opere cartografiche realizzò - dal 1642 al 1648 - una raccolta, dal titolo Théâtre des Citez, contenente vedute di città incise in due lastre, molte delle quali copie di quelle dell'Archontolgia Cosmica del 1638, illustrata da Mattheus Merian. Secondo M. Pastoureau, sono noti due soli esemplari della raccolta topografica: uno, appartenente a una collezione privata, contiene cinquantasei vedute. Un altro esemplare, con solo quarantuno vedute e senza frontespizio si trova a Parigi, Bibliothéque Institut d'art et d'archeologie (Fondation Jacques Doucet). Boisseau scompare poi senza lasciare eredi. Louis Boissevin recupera parte della sua collezione e dà una riedizione del Trésor nel 1653 e della Topographie nel 1655. .

Jean BOISSEAU (Attivo a Parigi tra il 1637 - 1648)

Geografo, topografo, colorista e genealogista francese, Jean Boisseau fu "enlumineur du roi pour les cartes géographoques", e venditore di carte marittime con bottega a Parigi, à l'enseigne du Solleil Levant. Viene menzionato per la prima volta negli archivi parigini nel 1631: viene allora descritto come "maestro miniatore", titolo al quale non rinuncerà mai. Poco dopo, nel 1635, divenne "miniatore di carte nautiche". Infine, nel 1636, pubblicò diverse opere di araldica, genealogia e cronologia. Allo stesso tempo, fece incidere alcune carte geografiche. Nel 1641 riedita il Theatre di Jean Leclerc e pubblica la Topographie françoise de Châtillon. L'anno successivo migliora l'atlante di Leclerc, che diventa il suo Théatre des Gaules. Nel 1643 copia l'Atlas Minor di Mercator-Hondius per il suo piccolo Trésor des cartes géographiques. Molto attivo fino al 1648, data di pubblicazione del Théatre des Citéz e della seconda edizione della Topographie. Oltre a queste opere cartografiche realizzò - dal 1642 al 1648 - una raccolta, dal titolo Théâtre des Citez, contenente vedute di città incise in due lastre, molte delle quali copie di quelle dell'Archontolgia Cosmica del 1638, illustrata da Mattheus Merian. Secondo M. Pastoureau, sono noti due soli esemplari della raccolta topografica: uno, appartenente a una collezione privata, contiene cinquantasei vedute. Un altro esemplare, con solo quarantuno vedute e senza frontespizio si trova a Parigi, Bibliothéque Institut d'art et d'archeologie (Fondation Jacques Doucet). Boisseau scompare poi senza lasciare eredi. Louis Boissevin recupera parte della sua collezione e dà una riedizione del Trésor nel 1653 e della Topographie nel 1655. .