Novo Dissegno della Dalmatia e Crovatia

Riferimento: S20202
Autore Giovanni Francesco CAMOCIO
Anno: 1563 ca.
Zona: Croazia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 410 x 270 mm
Non Disponibile

Riferimento: S20202
Autore Giovanni Francesco CAMOCIO
Anno: 1563 ca.
Zona: Croazia
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 410 x 270 mm
Non Disponibile

Descrizione

La carta raffigura parte del Friuli, la Slovenia, la Croazia e parte della Bosnia.

Cartograficamente deriva dalle mappe dell’Italia e dei Balcani compilate da Giacomo Gastaldi. Fu copiata solo due anni dopo da Ferrando Bertelli; una copia pressochè identica.

Il Woodward attribuisce la paternità di entrambe le incisioni a Paolo Forlani. La rarità di questo esemplare è nella data di edizione: si tratta di una ristampa del 1591 a cura di Donato Bertelli, che inserisce il suo indirizzo nel cartiglio al luogo di quello posto dal Camocio “in Venetia appresso Gioan Francesco Camotio al segno della Piramide”.

Della carta del Camocio fino a questo momemto erano conosciuti solo tre edizioni (o meglio stati); la prima del 1563, una ristampa del 1566 ed una senza il nome dell’editore. Questa edizione risulta sconosciuta a tutte le bibliografie, rappresentando quindi il quarto stato della carta del Camocio. Incisione in rame, con inusuali margini coevi, in ottimo stato di conservazione.
Rarissima.


Bibliografia: Tooley 189/191. Dimensioni 410x270.

Bibliografia

Bifolco/Ronca, p. 198, 73; Tooley 189/191. Dimensioni 410x270.

Giovanni Francesco CAMOCIO (Attivo a Venezia tra 1558 - 1575)

Editore veneziano, nato nella prima metà del sec. XVI, in luogo incerto: forse ad Asolo (Treviso) forse ad Asola (Crema). Più probabile la prima ipotesi in quanto la presenza della famiglia Camocio, di origine piemontese, è ampiamente documentata nella cittadina trevigiana. Alla famiglia Camocio, appartenne anche il celebre ellenista Giovanni Battista, ritenuto, da alcuni storici, parente se non addirittura fratello di Giovanni Francesco. Camocio già residente a Venezia, nel 1552 chiese al doge ed ottenne, insieme ad altri soci, in qualità di editore, il privilegio per quindici anni di pubblicare la traduzione in latino di alcuni scritti di autori greci. A lui editore di libri, sono attribuite anche circa dieci edizioni di carattere medico (fino al 1571). L’attività principale di Camocio, proprietario della libreria “Al segno della Piramide” a San Lio in Merceria, era la vendita di stampe ed incisioni, riproduzioni calcografiche di importanti opere d’arte e carte geografiche, mentre la sua attività di editore di libri risulta frammentaria e dilazionata nel tempo. Alla “Piramide” si vendevano anche libri di contenuto piccante, come i sonetti stampati da Domenico Zenoi, che gli valsero il pagamento di una multa: 10 ducati per l’autore e 5 ducati al proprietario della libreria. Camocio fu uno tra i più grandi editori di carte geografiche del XVI secolo, tutte prodotte in un laboratorio calcografico sicuramente di sua proprietà. Anche se è molto difficile stabilire con precisione quante carte e raccolte sia riuscito a produrre e stampare, a causa della facilità con cui, nel corso del tempo, si falsificavano nomi di autori, di editori, e si cambiavano le date. Tuttavia la presenza del suo nome in molte carte e le sue richieste di privilegio testimoniano la sua intensa attività. Soggetti presi da grandi artisti come Tiziano e Michelangelo, vedute di città, fortezze e carte geografiche, per la cui realizzazione furono chiamati a collaborare come si evince dalle firme presenti sulle carte, incisori e cartografi del valore di Domenico Zenoi (Zenoni), Donato e Ferdinando (Ferrando) Bertelli;, Paolo Furlani (Forlani) e Giacomo Gastaldi.

Bibliografia

Bifolco/Ronca, p. 198, 73; Tooley 189/191. Dimensioni 410x270.

Giovanni Francesco CAMOCIO (Attivo a Venezia tra 1558 - 1575)

Editore veneziano, nato nella prima metà del sec. XVI, in luogo incerto: forse ad Asolo (Treviso) forse ad Asola (Crema). Più probabile la prima ipotesi in quanto la presenza della famiglia Camocio, di origine piemontese, è ampiamente documentata nella cittadina trevigiana. Alla famiglia Camocio, appartenne anche il celebre ellenista Giovanni Battista, ritenuto, da alcuni storici, parente se non addirittura fratello di Giovanni Francesco. Camocio già residente a Venezia, nel 1552 chiese al doge ed ottenne, insieme ad altri soci, in qualità di editore, il privilegio per quindici anni di pubblicare la traduzione in latino di alcuni scritti di autori greci. A lui editore di libri, sono attribuite anche circa dieci edizioni di carattere medico (fino al 1571). L’attività principale di Camocio, proprietario della libreria “Al segno della Piramide” a San Lio in Merceria, era la vendita di stampe ed incisioni, riproduzioni calcografiche di importanti opere d’arte e carte geografiche, mentre la sua attività di editore di libri risulta frammentaria e dilazionata nel tempo. Alla “Piramide” si vendevano anche libri di contenuto piccante, come i sonetti stampati da Domenico Zenoi, che gli valsero il pagamento di una multa: 10 ducati per l’autore e 5 ducati al proprietario della libreria. Camocio fu uno tra i più grandi editori di carte geografiche del XVI secolo, tutte prodotte in un laboratorio calcografico sicuramente di sua proprietà. Anche se è molto difficile stabilire con precisione quante carte e raccolte sia riuscito a produrre e stampare, a causa della facilità con cui, nel corso del tempo, si falsificavano nomi di autori, di editori, e si cambiavano le date. Tuttavia la presenza del suo nome in molte carte e le sue richieste di privilegio testimoniano la sua intensa attività. Soggetti presi da grandi artisti come Tiziano e Michelangelo, vedute di città, fortezze e carte geografiche, per la cui realizzazione furono chiamati a collaborare come si evince dalle firme presenti sulle carte, incisori e cartografi del valore di Domenico Zenoi (Zenoni), Donato e Ferdinando (Ferrando) Bertelli;, Paolo Furlani (Forlani) e Giacomo Gastaldi.