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Riferimento: | S38298 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1579 ca. |
Zona: | Cremona |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 500 x 350 mm |
Riferimento: | S38298 |
Autore | Abraham ORTELIUS |
Anno: | 1579 ca. |
Zona: | Cremona |
Luogo di Stampa: | Anversa |
Misure: | 500 x 350 mm |
Interessante mappa di Abraham Ortelius incentrata su Cremona e il fiume Po, con un grande cartiglio per la rappresentazione del territorio di Crema. Esemplare tratto dall'edizione latina del 1588 del Theatrum Orbis Terrarum.
La fonte cartografica, come indicato espressamente nel cartiglio in basso al centro (Antonius Campus pictor Cre/monensis descripsit, 1579), è il lavoro di Antonio Campi, il quale nel 1571 ricevette il privilegio di stampa per la sua mappa di Cremona e dintornti. Ortelius si basa su una versione manoscritta della mappa che fu pubblicata nel 1583. L'inserto con il territorio di Crema rimanda a una carta pubblicata da Forlani nel 1570, di cui è sconosciuta la fonte (Meurer p. 126, 89-90).
“Antonio Campi, pittore cremonese, è l’autore di questo importante rilievo che gli valse, come ricompensa al merito, l’esenzione da ogni tributo futuro. La tavola, realizzata ad intaglio in legno, viene pubblicata per la prima volta nel 1571, con il privilegio concesso dal re Filippo di Spagna, il cui stemma araldico spicca nella parte superiore della mappa, dominata da due globi che rappresentano la sfera celeste e quella terrestre. Si tratta di una mappa di grande valore cartografico, con una buona toponomastica ed idrografia, che ebbe fortuna per molto tempo. Il contado cremonese è racchiuso tra i fiumi Po, Adda e Oglio; sono segnalate le principali vie di comunicazione e i toponimi, non di rado, sono riportati in forma dialettale” (Bifolco/Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1916).
Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.
Incisione in rame, eccellente coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.
Ort 127 (Koeman/Meurer: 90, Karrow: 1/127, vdKrogtAN: 7030:31).
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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Ort 127 (Koeman/Meurer: 90, Karrow: 1/127, vdKrogtAN: 7030:31).
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Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)
Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.
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