Imperium Sinicum in XV Regna Seu Provincias distributum...

Riferimento: S43995
Autore Athanasius KIRCHER
Anno: 1667
Zona: Cina
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 455 x 350 mm
Non Disponibile

Riferimento: S43995
Autore Athanasius KIRCHER
Anno: 1667
Zona: Cina
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 455 x 350 mm
Non Disponibile

Descrizione

Imperium Sinicum Quindecupartitum. Imperium Sinicum in XV regna seu provincias distributum una cum genuino situ urbium metropolitanarum montium fluminum lacum

Bella antica mappa di Cina, Corea e Giappone, dalla prima edizione di China Illustrata di Kircher.

La mappa di Kircher di Cina, Corea e Giappone si basa sul lavoro compilato dal gesuita padre Martino Martini. La mappa di padre Martini è stata raccolta da fonti cinesi tra il 1643 e il 1650. La pubblicazione della mappa Martini ha notevolmente migliorato la conoscenza europea della regione, comprese le posizioni corrette di molte città e le caratteristiche topografiche. Viene annotata la rotta commerciale tra Canton e Pechino e la Grande Muraglia e il deserto del Gobi sono entrambi rappresentati graficamente.

Athanasius Kircher (1601-1680) fu uno dei più grandi studiosi e scrittori di viaggi del suo tempo. Studioso gesuita di origine tedesca, è stato descritto come inventore, compositore, geografo, geologo, egittologo, storico, avventuriero, filosofo, proprietario di uno dei primi musei pubblici, fisico, matematico, naturalista, astronomo, archeologo e autore di più di 40 opere pubblicate. Kircher iniziò a insegnare matematica, etica e lingue antiche all'Università di Würzburg. Nel 1630 e nel 1637 Kircher fece una petizione per recarsi in Cina, ma non ebbe successo in entrambe le richieste, invece, la sua China Illustrata, pubblicata per la prima volta nel 1667, era una raccolta delle opere più importanti del periodo, tra cui l'Atlante della Cina di Martino pubblicato da Blaeu (1655), e i Diari di Matteo Ricci (1552-1610), Alvaro Semedo (1586-1658), Michael Boym (1612-1659 e Melchisedech Thevenot.

Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, finemente colorata a mano, consuete pieghe di carta, minimi restauri nel cartiglio in basso, nel complesso in buono stato di conservazione.

Bibliografia

Marco Caboara, Regnum Chinae: The Printed Western Maps of China to 1735, 64.2, 65; NORDENSKIOLD: Vol III 520.

Athanasius KIRCHER (Geisa 1601 circa - Roma 1680)

Kircher, erudito, nato a Geisa, presso Fulda, il 12 maggio 1602, morto a Roma il 28 novembre 1680. Entrò nella Compagnia di Gesù il 2 ottobre 1618. Insegnava filosofia e matematica in Würzburg, quando le vittorie degli Svedesi in Germania lo costrinsero a rifugiarsi prima in Francia, ad Avignone, poi a Vienna, donde, nel 1635, fu chiamato alla cattedra di matematiche nel Collegio Romano. Si occupò di filologia (Prodromus coptus, Roma 1636; Lingua aegyptiaca restituta, ivi, 1643); di fisica (Ars Magnesia, Würzburg 1631; Specula melitensis, Napoli 1638; Ars magnae lucis et umbrae, Roma 1645); di sacra liturgia (Rituale Ecclesiae aegyptiacae, Roma 1647); di astronomia (Itinerarium extaticum, Roma 1655); di storia naturale (Mundus subterraneus, Amsterdam 1665); di matematica (Organum mathematicum, Würzburg 1668); di musica (Musurgia universalis, Roma 1660; Ph0nurgia nova, Kempten 1673) e d'altro. Tentò anche l'egittologia, cui appartengono i tre volumi intitolati Oedipus Aegyptiacus (Roma 1652), con i quali credette d'avere scoperto la chiave per l'interpretazione dei geroglifici. Voltosi allo studio della civiltà cinese diede in luce la China monumentis qua sacris qua profanis... illustrata (Roma 1667), splendido volume in folio che si consulta tuttora. Il Kircher ha pure un posto ragguardevole nella storia della scienza geografica, non tanto per le ardite e spesso astruse ipotesi formulate (specialmente nel Mundus subterraneus) a spiegare taluni fenomeni fisici, come la circolazione superficiale e sotterranea delle acque, quanto per la raccolta, anche se indigesta e non elaborata, di dati e di fatti su paesi lontani, che egli ebbe da viaggiatori e missionarî gesuiti; a lui spetta il merito di aver delineato il primo abbozzo di carta delle correnti marine, e anche quello di aver richiamato l'attenzione sui fenomeni, che oggi diciamo carsici, pur avendo raccolto e divulgato a questo riguardo molte notizie fantastiche e stravaganti, che del resto erano generalmente credute al tempo suo. Il Kircher è anche autore di opere corografiche d'indole storico-geografica, tra le quali la più notevole è forse il suo Latium (1671). Fu pure solerte raccoglitore di antichità classiche, cristiane, orientali e dell'America Meridionale. Dei cimelî da lui raccolti si formò il museo che porta il suo nome, e si conserva nel Collegio Romano (Museo Kircheriano, ora preistorico ed etnografico).

Athanasius KIRCHER (Geisa 1601 circa - Roma 1680)

Kircher, erudito, nato a Geisa, presso Fulda, il 12 maggio 1602, morto a Roma il 28 novembre 1680. Entrò nella Compagnia di Gesù il 2 ottobre 1618. Insegnava filosofia e matematica in Würzburg, quando le vittorie degli Svedesi in Germania lo costrinsero a rifugiarsi prima in Francia, ad Avignone, poi a Vienna, donde, nel 1635, fu chiamato alla cattedra di matematiche nel Collegio Romano. Si occupò di filologia (Prodromus coptus, Roma 1636; Lingua aegyptiaca restituta, ivi, 1643); di fisica (Ars Magnesia, Würzburg 1631; Specula melitensis, Napoli 1638; Ars magnae lucis et umbrae, Roma 1645); di sacra liturgia (Rituale Ecclesiae aegyptiacae, Roma 1647); di astronomia (Itinerarium extaticum, Roma 1655); di storia naturale (Mundus subterraneus, Amsterdam 1665); di matematica (Organum mathematicum, Würzburg 1668); di musica (Musurgia universalis, Roma 1660; Ph0nurgia nova, Kempten 1673) e d'altro. Tentò anche l'egittologia, cui appartengono i tre volumi intitolati Oedipus Aegyptiacus (Roma 1652), con i quali credette d'avere scoperto la chiave per l'interpretazione dei geroglifici. Voltosi allo studio della civiltà cinese diede in luce la China monumentis qua sacris qua profanis... illustrata (Roma 1667), splendido volume in folio che si consulta tuttora. Il Kircher ha pure un posto ragguardevole nella storia della scienza geografica, non tanto per le ardite e spesso astruse ipotesi formulate (specialmente nel Mundus subterraneus) a spiegare taluni fenomeni fisici, come la circolazione superficiale e sotterranea delle acque, quanto per la raccolta, anche se indigesta e non elaborata, di dati e di fatti su paesi lontani, che egli ebbe da viaggiatori e missionarî gesuiti; a lui spetta il merito di aver delineato il primo abbozzo di carta delle correnti marine, e anche quello di aver richiamato l'attenzione sui fenomeni, che oggi diciamo carsici, pur avendo raccolto e divulgato a questo riguardo molte notizie fantastiche e stravaganti, che del resto erano generalmente credute al tempo suo. Il Kircher è anche autore di opere corografiche d'indole storico-geografica, tra le quali la più notevole è forse il suo Latium (1671). Fu pure solerte raccoglitore di antichità classiche, cristiane, orientali e dell'America Meridionale. Dei cimelî da lui raccolti si formò il museo che porta il suo nome, e si conserva nel Collegio Romano (Museo Kircheriano, ora preistorico ed etnografico).