ITALIA con LA DESCRITTIONE delle Provincie, Regni, Città, Castelli, Monti, Mari, Fiumi, Laghi che sono in essa

Riferimento: S39322
Autore Domenico ZENOI
Anno: 1570 ca.
Zona: Italia
Misure: 265 x 210 mm
Non Disponibile

Riferimento: S39322
Autore Domenico ZENOI
Anno: 1570 ca.
Zona: Italia
Misure: 265 x 210 mm
Non Disponibile

Descrizione

Carta priva di scala grafica. Orientazione fornita da una rosa dei venti nel Mar Adriatico, il nord è in alto. Graduazione ai margini di grado in grado, da 37° 42 a 45° 50 di latitudine e da 27° 30 a 44° di longitudine. 

Terzo stato della carta d’Italia, di piccolo formato, di Domenico Zenoi, che rappresenta una riduzione della sua precedente mappa del 1567 (Bifolco-Ronca tav. 917). La prima edizione reca nel cartiglio una lunga dedica: Al Mag.co S.or NICOLO Loppomani dignis.mo sopra comito, nell’armata dell jllustrissima S.ria di Venetia. Magnifico signor mio havendo ristaurato il golfo di Venetia, con il resto dell’Jtalia mi e parso conveniente segnarla di si honorato nome, affine che assa se ne vadi altiera senza temer calunnie di quelli che troppo voglion sapere, pero non potendo con altro dimostrare il core affetionato alli molti obblighi che alla jllustrissima famiglia lippomana tengho se non con la picciola industria mia, non restero mai per ogni ocasione di farle chiaro qua[n]to la riverisco, fra tanto doni il signor jddio perpetua salute all’anima, et soma vittoria. di Venetia il di 27. luio del. 70. humil servo dominco zenoni.

 

Viene stampata da Orazio Bertelli, mentre il modello precedente venne pubblicato da Donato Bertelli; non è noto l’eventuale legame di parentela tra i due. Orazio è editore di sole tre mappe, tutte di piccolo formato, che troviamo occasionalmente inserite nel Civitatum aliquot insignorum et locorum magis monitorum exacta delineation cum additione aliquot Insularum principalium, l’atlante “tascabile” della famiglia Bertelli. Il secondo stato della lastra, è edito da Pietro Bertelli e mostra un titolo completamente nuovo. Nel cartiglio si legge ITALIA con LA DESCRITTIONE delle Provincie, Regni, Citta, Castelli, Monti, Mari, Fiumi, Laghi che sono in essa. Pietro Bertelli Fecce. Questa terza stesura, curata dal piccolo editore Leonardo Pittoni, è databile già al XVII secolo; il titolo rimane identico e conserva l’indirizzo di Pietro Bertelli.

 

Acquaforte e bulino, stampata su carta vergata coeva, con margini, piccolo strappo perfettamente restaurato al verso, in ottimo stato di conservazione. La carta è di grande rarità. Solo 3 esemplari di questo terzo stato sono descritti in Bifolco-Ronca.

 

Bibliografia:

 

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo (2018): pp. 1834-35, tav. 919 III/III; Meurer (2002): n. 64; Shirley (1998): p. 39, n. 35.1; Tavernari (2014): n. 49; Almagia (1929): p. 27, A1; Arrigoni-Bertarelli (1930): n. 12; Bifolco-Ronca (2014): n. 11; Borri (1999): pp. 49 & 73, nn. 43 & 79; Borri (2010): pp. 70-71, n. 49, fig. 67 e pp. 83-84, n. 72, fig. 91; Lago (1994): p. 171, fig. 9; Lago (2002): p. 285, fig. 284.

Domenico ZENOI (Attivo tra il 1559 e il 1574)

Incisore, orafo ed editore, fu attivo a Venezia e a Padova. Zenoi lavorava ad opere cartografiche a partire dal 1559, negli anni successivi la sua attività si infittisce specializzandosi nelle piante di fortezze e di città. Tra le poche notizie documentate relative alla sua attività, è attestato che nel 1566 richiese al Senato un privilegio di 15 anni per le immagini devozionali, i ritratti e le mappe che intendeva pubblicare. Il privilegio gli fu concesso dai Capi del Consiglio dei Dieci il 5 dicembre del 1566. Solo un mese più tardi, l'11 Gennaio, ottenne un secondo privilegio che contemplava anche il vincolo per Zenoi di sottoporre ogni stampa al vaglio degli Esecutori contro la bestemmia, per verificare che non vi fossero rappresentazioni oscene. Per stampe oscene e sonetti osceni ritrovati nella bottega del Camocio, per il quale Zenoi lavorò, furono entrambi multati nel 1598. Zenoi collaborò, inoltre, anche con Donato e Ferrando Bertelli, Bolognino Zaltieri, Pierre de Huchin.

Domenico ZENOI (Attivo tra il 1559 e il 1574)

Incisore, orafo ed editore, fu attivo a Venezia e a Padova. Zenoi lavorava ad opere cartografiche a partire dal 1559, negli anni successivi la sua attività si infittisce specializzandosi nelle piante di fortezze e di città. Tra le poche notizie documentate relative alla sua attività, è attestato che nel 1566 richiese al Senato un privilegio di 15 anni per le immagini devozionali, i ritratti e le mappe che intendeva pubblicare. Il privilegio gli fu concesso dai Capi del Consiglio dei Dieci il 5 dicembre del 1566. Solo un mese più tardi, l'11 Gennaio, ottenne un secondo privilegio che contemplava anche il vincolo per Zenoi di sottoporre ogni stampa al vaglio degli Esecutori contro la bestemmia, per verificare che non vi fossero rappresentazioni oscene. Per stampe oscene e sonetti osceni ritrovati nella bottega del Camocio, per il quale Zenoi lavorò, furono entrambi multati nel 1598. Zenoi collaborò, inoltre, anche con Donato e Ferrando Bertelli, Bolognino Zaltieri, Pierre de Huchin.