Planisfero del Globo Celeste

Riferimento: S28905
Autore Francesco BRUNACCI
Anno: 1687
Zona: Globo Celeste
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 565 x 425 mm
2.500,00 €

Riferimento: S28905
Autore Francesco BRUNACCI
Anno: 1687
Zona: Globo Celeste
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 565 x 425 mm
2.500,00 €

Descrizione

 In questa carta astronomica Brunacci ci presenta le 67 costellazioni in uso nel suo tempo: le 48 tolemaiche, le nuove 12 costellazioni dell'emisfero meridionale introdotte da Keyser e Houtman, Ganimede, Chioma di Berenice, Pardocamelo, Fiume Giordano, Alicorno, Columba di Noe e il Crociero. Nel circolo polare antartico disegna la Nuvola Minore e la Nuvola Maggiore. Tra le stelle più luminose indica il nome de la Capra e la Spiga della Vergine. Le stelle sono suddivise per magnitudine in sei classi.
La carta è accompagnata da un testo esplicativo dove l'autore dichiara di aver seguito l'opera di Bayer, l'Uranometria del 1603, sia per i contenuti tecnico-scientifici che per lo stile di rappresentazione delle costellazioni.

Il Planisfero Artico e quello Antartico sono rappresentati in proiezione stereografica polare eclittica convessa. Il reticolo centrato sul polo dell'eclittica ci permette di leggere la longitudine delle stelle con la precisione di un grado, ogni trenta troviamo una linea di longitudine, mancano i cerchi di latitudine. Sono invece evidenziati i circoli polari, quelli dei tropici, i coluri e il circolo equinoziale. I due planisferi sono uniti dal coluro dei solstizi nella costellazione del Sagittario.

La tavola venne stampata a Roma dalla tipografia di Giacomo de Rossi ed è - alle volte - inserita nelle edizioni del Mercurio Geografico, la raccolta delle carte geografiche della tipografia.

Francesco Brunacci nacque a Monte Novo il 19 settembre 1640. Condotti i primissimi studi nella patria di origine, li proseguì dal 1657 al 1662 in Macerata, laureandosi in diritto civile e canonico. Trasferitosi in Roma, esercitò la professione forense fino ad ottenere la carica di Consultore dei Riti, essendo stato scelto, in precedenza, diverse volte per dirimere controversie tra i più ragguardevoli personaggi del tempo. Fu uditore di diversi alti prelati e apprezzato sopra tutti dal Cardinal Vettori per le sue conoscenze giuridiche, filosofiche e matematiche. Fu aggregato all’accademia fisico-matematica di Mons. Ciampini con il nome di “Icasto Nonacrino”. Collaborò alla redazione del “Giornale dei Letterati”, che si pubblicava a Roma, dall’anno 1675 al 1679. Attivo a Roma alla corte della Regina Cristina di Svezia, fu uno degli 8 fondatori dell’Accademia voluta dalla Regina. 

Acquaforte e bulino, 1687, firmata in lastra. Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, piccole macchie nel margine superiore bianco, tracce della piega centrale, per il resto in ottimo stato di conservazione. Finemente colorata a mano.

Bibliografia

Anna Grelle Iusco, Indice delle Stampe De Rossi, p. 144, (3, 1).

Francesco BRUNACCI(Monte Nuovo 1640 – Roma 1703)

Bibliografia

Anna Grelle Iusco, Indice delle Stampe De Rossi, p. 144, (3, 1).

Francesco BRUNACCI(Monte Nuovo 1640 – Roma 1703)