DESCRITTIONE DEL TERRITORIO BRESCIANO CON LI SUOI CONFINI...

Riferimento: S42600
Autore Leone Pallavicino
Anno: 1597
Zona: Bresciano
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 700 x 1260 mm
Non Disponibile

Riferimento: S42600
Autore Leone Pallavicino
Anno: 1597
Zona: Bresciano
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 700 x 1260 mm
Non Disponibile

Descrizione

Nel cartiglio, in basso a sinistra, è inciso il titolo: DESCRITTIONE DEL TERRITORIO BRESCIANO CON LI SUOI CONFINI. RIFATTO PER ME LEONE PALLAVICINO PITTORE L’ANNO M.D.LXXXXVII. Nel cartiglio in alto a sinistra si legge: Il nome di territorij è notato di lettere maiuscole et medesimamente il nome di cadauna Valle come si vede Et dove si trovara scritto Passo ivi è loco dove si passa da un territorio all’altro, et ancora da una valle all’altra. In questo territ.o Bresciano vi è 4 Podestarie maggiori, et 3 minori, le maggiori sono Breno, in valcamonica, asola, Salò et Iorci novi, Le minori, Lonato, Chiare et Pallaciolo. Viè ancho 7 Vicariati maggiori, et 7 minori, li maggiori sono Calvisano, Rovato, Pontevico, Gottalengo, Ise, Montechiaro, Quinzano, et Li minori sono Gambara, Pontolio, Ghedi, Pompiano, Manerbe Gavardo et Castrezato, et tutti questi luoghi sono notati di lettere maggiori delli altri. Castellani Venitiani sta[n]no a Pontevico, et alla Rocca d’Anfo. Proveditori Venitianista[n]noa Lonato, in Asola, in Iorci novi et a Salò. Quei luoghi che si vedono notati solo di una lettera o due è il principio del nome di tali luoghi et sono contrate, et luoghi notabili di particolar persone, che fanno poi co[m]munecon le convicine terre. In basso a destra, sotto ad un compasso, è rappresentata la scala MISURA DI MIGLIA DIECI (10 miglia = mm 103). Vicino al margine inferiore destro si legge: Dista[n]tie da Bressa a diverse terre. Segue un elenco con le distanze dei luoghi da Brescia. Carta priva di graduazione ai margini. Orientazione fornita dal nome dei venti nei quattro lati al centro: TRAMONTANA, MEZZO DI, LEVANTE, PONENTE, il nord è in alto. 

Dettagliata ed importante carta della provincia bresciana. Ogni provincia limitrofa presenta il relativo stemma. La fonte cartografica è, ancora una volta, la carta di Cristoforo Sorte, anche se il Pallavicino non sembra avere l’intento di aggiornarla secondo ultimi e più precisi rilevamenti, bensì, data l’estrazione dell’autore, che si dichiara pittore, ripropone il territorio in una nuova veste, più decorativa ed accattivante. A questo fine servono, infatti, le barche a vela inserite nel lago di Garda e d’Iseo, gli alberi in pianura, i boschi o i monti con i rilievi ombreggiati a dare senso di profondità. 

Cristoforo Sorte fu pittore, cartografo e ingegnere, tra gli allievi di Giulio Romano. Sorte si appassiona alla topografia ed alla cartografia e frequenta un corso per specializzarsi. Nel 1556 è a Brescia dove lavora come geometra ed ingegnere idraulico, portando a termine numerosi interventi in qualità di perito presso il magistrato ai beni occulti, riguardanti la regolazione del flusso delle acque di fiumi e canali. In questo periodo, realizza per l’amministrazione pubblica la carta del territorio bresciano Brixiani Agri Descriptio datata 1560. 

Leone Pallavicino nasce probabilmente in territorio bresciano, nulla si conosce della sua giovinezza e della sua formazione artistica sia pittorica che incisoria. Nella pittura, il Pallavicino fu un artista molto apprezzato per il suo particolare talento, che lo portò a collaborare con importanti artisti e ad ottenere numerosi incarichi di lavoro. Nel 1591, eseguì una serie di incisioni tratte da disegni di autori bresciani in onore dell’allora vescovo della città. L’anno seguente, incise una veduta prospettica di Orzinovi firmata Leon Pallavicino fecit. Nel 1597 oltre ad incidere e pubblicare questa carta del bresciano, realizza una serie di incisioni intitolata Le danzatrici e realizza le illustrazioni calcografiche per l’opera Nuove inventioni di balli. La data della sua morte non è certa, ma si può collocare intorno al 1625.

Acquaforte e bulino, stampata su sei fogli, dimensioni totali mm 1210x670. Bellissimo esemplare, stampato su carta vergata coeva, con margini in ottimo stato di conservazione.

Il nostro esemplare della carta del Pallavicino si presenta con il cartiglio in alto a sinistra - destinato allo stemma nobiliare - vuoto: "nella parte superiore sinistra troviamo un grande stemma nobiliare che era applicato sopra l'incisione in modo che si potesse cambiare a seconda della committenza della famiglia o del destinatario della mappa" (cfr. Fontanella-Nova, Il territorio di Brescia, p. 44). In alto a destra della raffigurazione di Brescia, un piccolo cartiglio - che di solito contiene la rappresentazione del leone - è qui vuoto. Questo significa che questo esemplare costituisce una seconda edizione della carta, tiratura non descritta dalla bibliografia.

Opera fondamentale per la cartografia del bresciano. Rarissima.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 961; Almagià (1929): p. 39, tav. XLII; Arrigoni-Bertarelli (1930): n. 1184; Bifolco-Ronca (2014): n. 48; Fontanella-Nova (2016): pp. 44-47, n. 10; Marinelli (1881): n. 616; Perini (1996): pp. 59-60; Tooley (1939): n. 148.

Leone Pallavicino ( Attivo a Milano tra il 1590 e il 1616)

Cartografo incisore e pittore, lavorò per edizioni bresciane. Nel 1597 disegnò la carta del territorio bresciano intitolata: "Descrittone del territorio bresciano con li suoi confini". Due carte del territorio bresciano vennero comprate dall'Archivio di Stato di Brescia nel 1917. Tra le sue opere nelle edizioni bresciane sullo scadere del secolo XVI ricordiamo: il frontespizio de l'Historia Orceana di D. Codagli (Borella, 1592), il ritratto di Bruno Fisogni, contenuto nell'«Oratio in funere Brunori Fisonei» (Sabbio, 1596, monogramma L.P.) e soprattutto la serie di incisioni su disegni di Tommaso Bona, P.M. Bagnadore e Pietro Marone contenute ne «Il sontuoso apparato fatto dalla magnifica città di Brescia nel felice ritorno del cardinale Morosini» (Sabbio, 1591). Inoltre pubblicò: Immagine di Sant'Angela Merici. Antiporta della Vita della Beata Angela bresciana, prima fondatrice della Compagnia di S. Orsola di Ottavio Fiorentino, Sabbio, 1600. Leo Pallavicinus Fecit.; Apparato a sfondo allegorico-civico. Tavola contenuta nelle due orazioni... ad perillustres et amplissimos magni hospitalis Brixiae decuriones di Bartolomeo Garzoni; Presegni, 1600. Leo Palavicinus Incidit; Marca tipografica incisa dell'editore Fontana (monogramma L.P.). Al front. dell'opera «Catechismi Romani elucidatio scholastica» di J. Chapeaville, 1601. Questo modello venne poi impiegato più volte, xilografat

Leone Pallavicino ( Attivo a Milano tra il 1590 e il 1616)

Cartografo incisore e pittore, lavorò per edizioni bresciane. Nel 1597 disegnò la carta del territorio bresciano intitolata: "Descrittone del territorio bresciano con li suoi confini". Due carte del territorio bresciano vennero comprate dall'Archivio di Stato di Brescia nel 1917. Tra le sue opere nelle edizioni bresciane sullo scadere del secolo XVI ricordiamo: il frontespizio de l'Historia Orceana di D. Codagli (Borella, 1592), il ritratto di Bruno Fisogni, contenuto nell'«Oratio in funere Brunori Fisonei» (Sabbio, 1596, monogramma L.P.) e soprattutto la serie di incisioni su disegni di Tommaso Bona, P.M. Bagnadore e Pietro Marone contenute ne «Il sontuoso apparato fatto dalla magnifica città di Brescia nel felice ritorno del cardinale Morosini» (Sabbio, 1591). Inoltre pubblicò: Immagine di Sant'Angela Merici. Antiporta della Vita della Beata Angela bresciana, prima fondatrice della Compagnia di S. Orsola di Ottavio Fiorentino, Sabbio, 1600. Leo Pallavicinus Fecit.; Apparato a sfondo allegorico-civico. Tavola contenuta nelle due orazioni... ad perillustres et amplissimos magni hospitalis Brixiae decuriones di Bartolomeo Garzoni; Presegni, 1600. Leo Palavicinus Incidit; Marca tipografica incisa dell'editore Fontana (monogramma L.P.). Al front. dell'opera «Catechismi Romani elucidatio scholastica» di J. Chapeaville, 1601. Questo modello venne poi impiegato più volte, xilografat