Brixia Veronae Mater Amata Meae

Riferimento: s33107
Autore Francesco Zucchi
Anno: 1751
Zona: Brescia
Luogo di Stampa: Brescia
Misure: 1284 x 486 mm
Non Disponibile

Riferimento: s33107
Autore Francesco Zucchi
Anno: 1751
Zona: Brescia
Luogo di Stampa: Brescia
Misure: 1284 x 486 mm
Non Disponibile

Descrizione

Splendida larga veduta panoramica della città di Brescia, presa da est, disegnata da Francesco Battaglioli e incisa da Francesco Zucchi per l'opera di Antonio Sambuca "Memorie istoriche artistiche intorno all'antico Stato de' Cenomani ed ai loro confini", pubblicata a Brescia, presso Rizzardi, nel 1751.

Firmata nel margine inferiore, in basso a sinistra: F.CO BATTAGLIOLI DIS. e in basso a destra F.CO ZUCCHI SCOLPÌ.

Il titolo, contenuto entro un cartiglio retto da angeli, è una citazione dichiarata da Catullo, Carme LXVI.

Nel margine inferiore, ampia dedica di Antonio Sambuca al Cardinale Angelo Maria Querini, datata "Brescia primo Febbrajo MDCCLI".
Al centro del margine inferiore, grande stemma cardinalizio di Querini.

Ai due lati della dedica, due rubriche di 13 rimandi ciascuna sormontate da due vignette.


Acquaforte, lieve e uniforme brunitura, al verso tracce di colla e alcuni strappi restaurati.

Bibliografia

T. Sinistrri, Brescia nelle Stampe, p. 70; Il voltostorico di Brescia, pp. 110-113

Francesco Zucchi (1692-1764)

Fratello di Andrea (1679-1740), si formò come incisore sotto la sua guida a Pordenone. Fu chiamato a Dresda per incidere alcune lastre dai dipinti nella galleria, ma il suo lavoro fu interrotto a causa della guerra dei Sette anni. Secondo Henry Fuseli, Zucchi non sarebbe mai realmente andato a Dresda, ma inceve realizzava le sue incisioni da Venezia. La sua produzione artistica comprende riproduzioni di quadri, una veduta della città di Venezia, Brescia e molte illustrazioni per libri, tra cui la traduzione italiana del Paradiso Perduto di Milton, del 1742. Morì nel 1764.

Bibliografia

T. Sinistrri, Brescia nelle Stampe, p. 70; Il voltostorico di Brescia, pp. 110-113

Francesco Zucchi (1692-1764)

Fratello di Andrea (1679-1740), si formò come incisore sotto la sua guida a Pordenone. Fu chiamato a Dresda per incidere alcune lastre dai dipinti nella galleria, ma il suo lavoro fu interrotto a causa della guerra dei Sette anni. Secondo Henry Fuseli, Zucchi non sarebbe mai realmente andato a Dresda, ma inceve realizzava le sue incisioni da Venezia. La sua produzione artistica comprende riproduzioni di quadri, una veduta della città di Venezia, Brescia e molte illustrazioni per libri, tra cui la traduzione italiana del Paradiso Perduto di Milton, del 1742. Morì nel 1764.