Africa ex Magnae Orbis Terrae Descriptione

Riferimento: S38703
Autore Donato RASCICOTTI
Anno: 1585 ca.
Zona: Africa
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 490 x 375 mm
7.500,00 €

Riferimento: S38703
Autore Donato RASCICOTTI
Anno: 1585 ca.
Zona: Africa
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 490 x 375 mm
7.500,00 €

Descrizione

Nel cartiglio in basso a sinistra è inciso il titolo: AFRICA EX MAGNAE ORBIS TERRAE DESCRIPTIONE. Nel cartiglio posto nell’angolo inferiore destro si trova la dedica: AL CL.MO S.OR FRANCESCO MORESINI Havendo fatto ridur sotto la presente forma le quatro parte del mondo con molta diligentia, ho voluto anco aggiunger loro questo altro ornamento, ch’è di dedicarle al nome honoratissimo di V.M. Cl.ma la quale come intendendiss.a d’ogni arte nobile acquistera alle mie fatiche qualche splendore .V. M. dunque accettandole benignamente nella sua protettione gradirà insieme nel picciolo dono la mia buona volontà di servirla, et honorarla et con talfine le basio le mani. Di V. M. C.ma affect.mo ser. Donato Rascicottj. Sotto al cartiglio troviamo la firma dell’incisore: Iovan Batista Mazza fece. Orientazione fornita da una rosa di trentadue venti, nella quale sono indicati i punti cardinali, i quattro venti principali e quattro mezzi venti, il nord è in alto. Nella tavola sono presenti alcune didascalie che forniscono notizie storico-geografiche. Opera priva di scala grafica. Orientazione di grado in grado, da 37° 30’ sud a 37° 30’ nord di latitudine e da 315° ovest a 128° est di longitudine. Graduazione all’equatore da 350° ovest a 90° est.

Carta dell’Africa incisa da Giovani Battista Mazza per l’editore Donato Rascicotti. Appartiene ad un gruppo di quattro carte dei continenti tutte firmate dall’incisore per lo stesso editore. La carta è una copia della mappa pubblicata da Abraham Ortelius nel Theatrum Orbis Terrarum (1570), a sua volta basata sul modello di Giacomo Gastaldi. Dedicata al patrizio veneziano Francesco Morosini, l’opera è nota in pochi esemplari, tutti identici. Tuttavia, un secondo stato della lastra viene congetturato dagli studiosi, in base al fatto che è noto un secondo stato della carta dell’America, appartenente alla stessa serie, nel quale non compare la firma dell’incisore. Sebbene questa AFRICA comunemente venga datata, come le altre carte dei continenti del Rascicotti-Mazza, intorno al 1590, la dedica al Morosini permetterebbe di circoscrivere la realizzazione della lastra intorno al 1585, sicuramente prima della nomina da parte di Sisto V a vescovo di Brescia (23 settembre 1585), dove si insediò solo dal 10 giugno 1590. Nella dedica, infatti, è appellato semplicemente Clarissimo Signor.

Giovanni Battista Mazza fu incisore e stampatore attivo a Venezia negli ultimi anni del ‘500. Dal segno elegante e preciso, incide diverse carte, messe poi in commercio da Donato Rasciotti, ed anche un grande planisfero di Giuseppe Rosaccio, del 1597, nel quale si firma Giovan Battista Mazza venetiano Maestro delle stampe della Zecha de Venetia. Donato Rascicotti fu editore, commerciante e tipografo. Di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri.

 

Esemplare nel primo stato di due descritto in Bifolco-Ronca.

Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione. Rarissima.

 

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 449, tav. 99, I/II; Almagià (1948): p. 118; cfr. Burden (1996): n. 73; Betz (2007): n. 25; Tooley (1983): n. 72a.

Donato RASCICOTTI (Attivo 1572 – 1598)

Editore, commerciante e tipografo di stampe, di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri. Il 7 marzo 1598, Rascicotti ottiene dal Senato veneziano un privilegio di 25 anni per la pubblicazione di una nuova raccolta di vedute e stampe topografiche. Pubblicò alcuni lavori di Agostino Carracci nel loro primo stato, e acquistò vecchie lastre di Tramezzino e Rota.

Donato RASCICOTTI (Attivo 1572 – 1598)

Editore, commerciante e tipografo di stampe, di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato “stampatore di disegni”, arrestato a Roma nel 1577 con l’accusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri. Il 7 marzo 1598, Rascicotti ottiene dal Senato veneziano un privilegio di 25 anni per la pubblicazione di una nuova raccolta di vedute e stampe topografiche. Pubblicò alcuni lavori di Agostino Carracci nel loro primo stato, e acquistò vecchie lastre di Tramezzino e Rota.