Africae Tabula I

Riferimento: S30238
Autore Livio SANUTO
Anno: 1588
Zona: Africa Occidentale
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 520 x 395 mm
2.250,00 €

Riferimento: S30238
Autore Livio SANUTO
Anno: 1588
Zona: Africa Occidentale
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 520 x 395 mm
2.250,00 €

Descrizione

Rarissima carta geografica dell'Africa Occidentale, con gli arcipelaghi delle Canarie e Azzore.

La mappa è tratta dal 'Geografia di M. Livio Sanuto : distinta in XII libri : ne quali, oltra l'esplicatione di molti luoghi di Tolomeo, e della Bussola, e dell'Aguglia, si dichiarano le Prouincie, Popoli, Regni... dell'Africa. Con XII tauole di esse Africa in dissegno di rame / aggiuntiui de piu tre Indici da M. Giouan Carlo Saraceni... ; [aiutato a ciò da Giulio suo fratello, che di propia mano tagliò tutti li Rami'.

Si tratta del primo atlante dedicato esclusivamnete all'Africa, con le tavole disegnate da Livio Sanuto e finemente tradotte in rame dal fratello Giulio. L'opera venne pubblicata postuma a Venezia nel 1588, da Damiano Zenaro ed a cura di Carlo Saraceni.

Incisione in rame, restauri perfettamente eseguit alla piega centrale ed a dei fori di tarlo presenti nella parte superiore ed inferiore, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Rara ed affascinante mappa dell'Africa.

Bibliografia

Betz, The Mapping of Africa, p. 145; Norwich, 15; Almagià 1946.

Livio SANUTO (Venezia 1520 - 1576 circa)

"Geografo del sec. XVI, nato intorno al 1530, figlio di Francesco, senatore della Repubblica Veneta che gli diede un'istruzione accurata, facendolo studiare anche in Germania. Egli si dedicò dapprima alle matematiche e alla cosmografia, poi, infervorato per le grandi scoperte geografiche del suo secolo, si prefisse una rinnovazione e sistemazione generale della geografia. Costruì perciò, con l'aiuto del fratello Giulio, un globo, che è andato perduto, e divisò di comporre una grandiosa descrizione del mondo conosciuto, distinto in tre parti, Tolemaica, Atlantica e Australia; opera che purtroppo rimase incompiuta, essendo l'autore morto a 56 anni. Restano dodici libri, stampati postumi a Venezia nel 1588 col titolo di Geografia di Livio S. distinta in dodici libri, ecc. I primi due sono di carattere generale e riguardano metodi e strumenti di osservazione, problemi sulla divisione del globo, sulle rappresentazioni cartografiche, ecc.; gli altri dieci sono dedicati all'Africa e corredati da dieci carte di questo continente incise dall'autore stesso e dal fratello. La descrizione dell'Africa è la migliore del sec. XVI e le carte rappresentano una felice sintesi di tutti gli elementi allora disponibili; onde è lecito concludere che se il S. fosse riuscito a compiere l'intera opera, noi avremmo in essa uno dei maggiori monumenti della geografia nel periodo del Rinascimento." (Roberto Almagià) L’unico rarissimo esemplare del globo cui faceva riferimento Almagià, montato su sfera è stato ritrovato nella collezione del Museo Correr.

Bibliografia

Betz, The Mapping of Africa, p. 145; Norwich, 15; Almagià 1946.

Livio SANUTO (Venezia 1520 - 1576 circa)

"Geografo del sec. XVI, nato intorno al 1530, figlio di Francesco, senatore della Repubblica Veneta che gli diede un'istruzione accurata, facendolo studiare anche in Germania. Egli si dedicò dapprima alle matematiche e alla cosmografia, poi, infervorato per le grandi scoperte geografiche del suo secolo, si prefisse una rinnovazione e sistemazione generale della geografia. Costruì perciò, con l'aiuto del fratello Giulio, un globo, che è andato perduto, e divisò di comporre una grandiosa descrizione del mondo conosciuto, distinto in tre parti, Tolemaica, Atlantica e Australia; opera che purtroppo rimase incompiuta, essendo l'autore morto a 56 anni. Restano dodici libri, stampati postumi a Venezia nel 1588 col titolo di Geografia di Livio S. distinta in dodici libri, ecc. I primi due sono di carattere generale e riguardano metodi e strumenti di osservazione, problemi sulla divisione del globo, sulle rappresentazioni cartografiche, ecc.; gli altri dieci sono dedicati all'Africa e corredati da dieci carte di questo continente incise dall'autore stesso e dal fratello. La descrizione dell'Africa è la migliore del sec. XVI e le carte rappresentano una felice sintesi di tutti gli elementi allora disponibili; onde è lecito concludere che se il S. fosse riuscito a compiere l'intera opera, noi avremmo in essa uno dei maggiori monumenti della geografia nel periodo del Rinascimento." (Roberto Almagià) L’unico rarissimo esemplare del globo cui faceva riferimento Almagià, montato su sfera è stato ritrovato nella collezione del Museo Correr.