Insula Capitis Viridis

Riferimento: MS2370
Autore Jodocus HONDIUS
Anno: 1612 ca.
Zona: Capo Verde
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 135 x 95 mm
150,00 €

Riferimento: MS2370
Autore Jodocus HONDIUS
Anno: 1612 ca.
Zona: Capo Verde
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 135 x 95 mm
150,00 €

Descrizione

Carta geografica tratta dal Tabularum Geographicarum contractarum libri septem di Petrus Bertius, edizione latina del 1616.

L'opera contiene 219 carte che illustrano questa nuova versione della geografia del Bertius, per la prima volta pubblicata nel 1612 con le carte di Barent Langenes. Le carte derivano dal grande atlante di Mercator/Hondius, delle quali molte rappresentano una semplice riduzione.

"After the death of Cornelis Claesz in 1609, Jodocus Hondius II became the new publisher of the work, composed by 7 parts in 1, with engraved title-page and 220 full-page engraved maps in text. All the maps were newly engraved and slightly larger in size, because Hondius was not able to acquire the original plates. With the new plates the work was definitely improved and enjoyed a growing demand of the public, which at that time had the choice between the Atlas Minor by Mercator and Bertius' Tabularum Geographicarum. The 219 plates, with the oval world map appearing twice, were produced to illustrate a new version of the geography of Bertius, published in 1616. According to King, their correct attribution is by Hondius, after Mercator and Hondius, taken from Bertius, who was only responsible for revising his text again" [cfr. G. King, Miniature Antique Maps].

Incisione in rame, perfette condizioni.

Jodocus HONDIUS (Amsterdam 1563 - 1612)

Jodocus Hondt (1563-1612) è meglio conosciuto con la versione latinizzata del suo cognome olandese, Jodocus Hondius; è stato un incisore, cartografo ed editore fiammingo. Nato a Wakken da Olivier de Hondt, e Petronella d’Havertuyn, crebbe a Gand, dove la famiglia si era trasferita, affermandosi inizialmente come incisore, liutaio e costruttore di globi terrestri e celesti. Per sfuggire alle guerre di religione che infiammavano le Fiandre, nel 1584 si trasferì a Londra, dove apprese l’arte della cartografia dagli inglesi Richard Hakluyt e Edward Wright. Era accompagnato dalla sorella Jacomina che in seguito sposò un altro olandese, Pieter van den Berghe. Jodocus sposò, invece, Coletta van den Keere, sorella del cartografo ed incisore Pieter van den Keere. Trasferitosi nel 1593 ad Amsterdam, vi rimase fino alla morte. Jodocus fu il fondatore dell’azienda familiare di editoria e cartografia avviata ad Amsterdam, nonché uno dei più importanti incisori del suo tempo. Nel 1604 acquistò dal nipote di Gerard Mercator le lastre dell’Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi e lo ristampò poi nel 1606 (in latino) con tavole aggiuntive nelle principali lingue. Seguì una versione tascabile dell’opera, l’Atlas Minor, con le carte oggi note come Mercator/Hondius. Tra il 1605 ed il 1610 incise le carte per The Theatre of the Empire of Great Britaine, di John Speed. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1612, il suo lavoro di editore ad Amsterdam fu continuato dalla vedova e dai due figli, Jodocus II e Henricus, in seguito in società con il cognato Jan Jansson.

Jodocus HONDIUS (Amsterdam 1563 - 1612)

Jodocus Hondt (1563-1612) è meglio conosciuto con la versione latinizzata del suo cognome olandese, Jodocus Hondius; è stato un incisore, cartografo ed editore fiammingo. Nato a Wakken da Olivier de Hondt, e Petronella d’Havertuyn, crebbe a Gand, dove la famiglia si era trasferita, affermandosi inizialmente come incisore, liutaio e costruttore di globi terrestri e celesti. Per sfuggire alle guerre di religione che infiammavano le Fiandre, nel 1584 si trasferì a Londra, dove apprese l’arte della cartografia dagli inglesi Richard Hakluyt e Edward Wright. Era accompagnato dalla sorella Jacomina che in seguito sposò un altro olandese, Pieter van den Berghe. Jodocus sposò, invece, Coletta van den Keere, sorella del cartografo ed incisore Pieter van den Keere. Trasferitosi nel 1593 ad Amsterdam, vi rimase fino alla morte. Jodocus fu il fondatore dell’azienda familiare di editoria e cartografia avviata ad Amsterdam, nonché uno dei più importanti incisori del suo tempo. Nel 1604 acquistò dal nipote di Gerard Mercator le lastre dell’Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi e lo ristampò poi nel 1606 (in latino) con tavole aggiuntive nelle principali lingue. Seguì una versione tascabile dell’opera, l’Atlas Minor, con le carte oggi note come Mercator/Hondius. Tra il 1605 ed il 1610 incise le carte per The Theatre of the Empire of Great Britaine, di John Speed. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1612, il suo lavoro di editore ad Amsterdam fu continuato dalla vedova e dai due figli, Jodocus II e Henricus, in seguito in società con il cognato Jan Jansson.