Isola di San Lorenzo

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Riferimento: S38506
Autore Ferrando BERTELLI
Anno: 1567
Zona: Madagascar
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 180 x 250 mm
2.800,00 €

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Riferimento: S38506
Autore Ferrando BERTELLI
Anno: 1567
Zona: Madagascar
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 180 x 250 mm
2.800,00 €

Descrizione

Rarissima carta del Madagascar pubblicata a Venezia da Ferrando Bertelli su disegno di Giacomo Gastaldi.

All’interno dell’isola, suddiviso su più righe e inciso con caratteri grandi, si legge:
ISOLA DI SAN LORENZO. In alto a sinistra, in un riquadro, troviamo una breve descrizione della tavola che termina con i dettagli di produzione: In questa isola vi sono Elefanti e boschi d[e] legni setin che hora si adimandano sandari i quali sono Rosi DM 567 Op[er]a gac.o gastaldo p. Ferando Berteli exc. Carta priva di graduazione ai margini, scala grafica e orientazione.

La carta del Madagascar pubblicata da Ferrando Bertelli è senza dubbio la migliore rappresentazione dell’isola del XVI secolo. L’isola fu battezzata
SAN LORENZO dal navigatore portoghese Diogo Dias, che per primo l’avvistò il 10 agosto 1500, giorno dedicato a S. Lorenzo martire. Sebbene Bertelli indichi Giacomo Gastaldi quale autore dell’opera, la letteratura non la ritiene originale del cartografo piemontese in quanto pubblicata postuma. I dati per la compilazione della carta sono ricavati dalla carta murale dell’Africa di Gastaldi (1564); pertanto, l’opera ricalca fedelmente la morfologia e le informazioni gastaldine.

Ferdinando o Ferrando Bertelli nasce a Boarno di Salò, l’odierna Vobarno, intorno al 1520. Incisore, editore, calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia all’insegna di S. Marco in Merzaria. Poco conosciamo della sua vita, di certo collaborò con Giovanni Francesco Camocio e con Paolo Forlani per l’edizione e la vendita di incisioni, carte geografiche e piante di città. Probabilmente fu il capostipite di una famiglia di incisori, i cui legami di parentela non sono noti; molte delle sue mappe furono ristampate con le firme di Donato, Andrea. Niccolò e Pietro Bertelli. La sua opera più importante è la raccolta dal frontespizio bilingue, italiano e latino, Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium. Disegni di alcune più illustri città, et fortezze del mondo, con aggionta di alcune Isole principali, con imprint Ferrando Bertelli formis M.D.LXVIII (1568).

Acquaforte e bulino, dimensioni mm 250x180, impressa su carta vergata coeva con filigrana "ancora nel cerchio" (Woodward 203-213, Briquet 749), con margini originali aggiunti, in ottimo stato di conservazione.

Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, p. 463, tav. 107; Meurer (2002): n. 112; Ruge (1904-16): I, n. 67.82; Shirley (2004): I, n. 146; Wieder (1915): p. 29, n. 64; Biasutti (1920): pp. 12-13; Grande (1902): p. 44; Karrow (1993): n. 30/106; Tooley (1939): n. 505.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), p. 463, tav. 107.

Ferrando BERTELLI (attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. errando Bertelli fu incisore, editore calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1572. Non abbiamo notizie biografiche precise del Bertelli. Collaborò con il Camocio e con il Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, svolgendo inoltre l'attività fondamentale di diffondere in città care di autori italiani e stranieri, incrementando lo sviluppo della cartografia. In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi, di Pirro Ligorio ecc. Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia,raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico. In seguito, carte di Ferrando furono ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si può stabilire se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti. Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), p. 463, tav. 107.

Ferrando BERTELLI (attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. errando Bertelli fu incisore, editore calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1572. Non abbiamo notizie biografiche precise del Bertelli. Collaborò con il Camocio e con il Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, svolgendo inoltre l'attività fondamentale di diffondere in città care di autori italiani e stranieri, incrementando lo sviluppo della cartografia. In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi, di Pirro Ligorio ecc. Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia,raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico. In seguito, carte di Ferrando furono ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si può stabilire se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti. Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.