Reges Utriusqe Siciliae

Riferimento: S48530
Autore Antonio ALBIZZI
Anno: 1612
Zona: Palermo
Luogo di Stampa: Augsburg
Misure: 375 x 520 mm
550,00 €

Riferimento: S48530
Autore Antonio ALBIZZI
Anno: 1612
Zona: Palermo
Luogo di Stampa: Augsburg
Misure: 375 x 520 mm
550,00 €

Descrizione

Albero genealogico della monarchia del Regno di Sicilia, dal Medioevo (1085) a Filippo III di Spagna (m. 1621); in basso è incisa una bella veduta di Palermo, capitale del Regno, dal mare.

La tavola è tratta dal celebre libro di Antonio Albizzi, “Principum Christianorum Stemmata ab Antonio Albizio Nobilis Florentino Collecta. Cum breuibus eiusdem notationib. pars ex Archivis Pp. desc Adiecto stemmate Dominici Custodis. Anversa. Nunc Civis Aug. ærj incisa. Augustae Vindelicor[um]. A° [M.D.]CXII. Cum privilegio S.C.M.tis ad an. decem. Editio Secunda” (Kempten) 1612.

L’opera contenente 46 alberi genealogici delle principali case nobili d'Europa incisi da Domenicus Custos,

Acquaforte, in ottimo stato di conservazione.

Antonio ALBIZZI (Firenze 1547 - 1626 ca.)

Giurista e genealogista, nel 1547 entra al servizio dell'arciduca cardinale Andrea d'Asburgo, seguendolo a Roma nel 1577-79 e rimanendo poi al suo servizio in varie mansioni. Nel 1585 si convertì al luteranesimo. Secondo Haeberlin avrebbe tradotto in italiano opere di propaganda luterana, ma l'opera principale dell'Albizzi, dedicata al cardinale Andrea, è la raccolta di genealogie di famiglie regnanti, Principum Christianorum Stemmata (I ediz. Augustae Vind. 16oo), che ebbe cinque edizioni latine (ultima, Argentorati 1627) e una tedesca. Si tratta di una singolare collezione di incisioni che mostrano gli alberi genealogici delle case reali e nobili più importanti dell'Europa del tempo, tra cui anche la genealogia degli imperatori turchi. Le raffigurazioni sono decorate con gusto da elementi floreali, stemmi, ritratti e nella parte inferiore, con vedute di città derivate dalle mappe Braun&Hogenberg.

Antonio ALBIZZI (Firenze 1547 - 1626 ca.)

Giurista e genealogista, nel 1547 entra al servizio dell'arciduca cardinale Andrea d'Asburgo, seguendolo a Roma nel 1577-79 e rimanendo poi al suo servizio in varie mansioni. Nel 1585 si convertì al luteranesimo. Secondo Haeberlin avrebbe tradotto in italiano opere di propaganda luterana, ma l'opera principale dell'Albizzi, dedicata al cardinale Andrea, è la raccolta di genealogie di famiglie regnanti, Principum Christianorum Stemmata (I ediz. Augustae Vind. 16oo), che ebbe cinque edizioni latine (ultima, Argentorati 1627) e una tedesca. Si tratta di una singolare collezione di incisioni che mostrano gli alberi genealogici delle case reali e nobili più importanti dell'Europa del tempo, tra cui anche la genealogia degli imperatori turchi. Le raffigurazioni sono decorate con gusto da elementi floreali, stemmi, ritratti e nella parte inferiore, con vedute di città derivate dalle mappe Braun&Hogenberg.