Magnum Pietatis Opus

Riferimento: S32755
Autore Cherubino ALBERTI
Anno: 1590 ca.
Misure: 243 x 356 mm
2.000,00 €

Riferimento: S32755
Autore Cherubino ALBERTI
Anno: 1590 ca.
Misure: 243 x 356 mm
2.000,00 €

Descrizione

Bulino, 1590 ca., privo di firma e dati editoriali. Sulla nuvola, corre l’iscrizione “Magnum Pietatis Opus”; in basso a destra, la notizia del privilegio.

Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva co filigrana “scudo con santo inginocchiato”, rifilata al rame, in perfetto stato di conservazione.

Della rappresentazione del Corpus Christi sorretto, Cherubino si occupò in quattro incisioni: la Pietà con un Angelo in piedi (TIB, 34, 139.21); la Pietà di Michelangelo del duomo di Firenze (TIB,34,141.23); Dio Padre con il Corpo di Cristo, da Taddeo Zuccaro (TIB, 34,140,22) e la presente “Magnum Pietatis Opus”.

Tutt’e quattro le incisioni hanno singoli elementi connessi con un disegno del Cherubino, conservato a Roma presso l’Istituto centrale per la Grafica, inv: F.N. 2884, che è un modello per una Pietà degli Angeli, in cui un Angelo sorregge il corpo di Cristo, mentre gli altri due mostrano gli strumenti della Passione, ovvero la colonna, la croce, la corona di spine e la spugna.

Del disegno romano, questa incisione riprende il motivo delle grandi ali spiegate e la parte superiore del corpo di Gesù.

Bibliografia

Bartsch XVII.53.10; TIB, 34, p. 139, n. 21; Hermann-Fiore, Disegni degli Alberti, p. 108 n.51

Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615

Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.

Bibliografia

Bartsch XVII.53.10; TIB, 34, p. 139, n. 21; Hermann-Fiore, Disegni degli Alberti, p. 108 n.51

Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615

Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.