Natività

Riferimento: S36055
Autore Monogrammista IICA
Anno: 1500 ca.
Misure: 228 x 271 mm
Non Disponibile

Riferimento: S36055
Autore Monogrammista IICA
Anno: 1500 ca.
Misure: 228 x 271 mm
Non Disponibile

Descrizione

Bulino, 1500 – 1510 circa, firmato su una persiana della finestra sopra la testa della Vergine: I I / C A.

Bella impressione, stampata su carta vergata coeva, irregolarmente ritagliata all'interno del rame con minima perdita di parte incisa, tracce di colla al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione.

L’incisione risente fortemente dello stile di Mantegna e della sua cerchia e, sebbene Bartsch la elenchi tra le opere di Giulio Campagnola, non ha niente a che fare con l’artista veneto.

Il sistema di ombreggiatura è il principale indizio di dipendenza stilistica da Mantegna, e il curioso tratteggio simile al moiré sul drappeggio e l'albero a destra si riscontrano nella Scuola del Mantegna, così come la nuvola in alto a sinistra, il terreno roccioso e il drappeggio di San Giuseppe.

La composizione può derivare in parte dall’Adorazione dei Magi di Mantegna, poiché condivide con essa la processione di adoratori che scendono lungo un sentiero di montagna, gli angeli che pregano su una nuvola sopra la Vergine e il motivo degli alberi aridi che crescono dalle sporgenze rocciose.

Sembra anche che il Maestro II CA abbia studiato le opere di Bartolomeo e Benedetto Montagna.
La madre e il bambino in questa incisione possono riflettere la Sacra Famiglia di Bartolomeo del 1500 - 1505 circa. Il viso di di San Giuseppe appare anche in molte delle stampe di Benedetto. Inoltre, la tecnica, nonostante i suoi ovvi elementi mantegneschi, è simile alla maniera riscontrata nel secondo gruppo di incisioni di Benedetto, datato ai primi del Cinquecento.

Secondo Zucher, in TIB, un contatto con Benedetto non sembra essenziale per dare una spiegazione dello stile, e la stampa potrebbe essere stata eseguita indipendentemente da Montagna, forse verso il 1500.

Zucher, inoltra, nota che curiosamente l'insetto vicino al piede sinistro della Vergine è copiato, nella stessa direzione, dalla Sacra Famiglia di Dürer con la Farfalla del 1545 circa (TIB 1001.044), che il Maestro II CA in seguito usò per lo sfondo della sua "Santa Lucia "(.021); tuttavia l'influenza di Dürer non è altrimenti presente nella Natività come avverrà invece nella Santa Lucia.

L’opera è di estrema rarità, ne sono censiti solamente 10 esemplari nelle raccolte pubbliche di tutto il mondo.

Il monogrammista, non identificato, è noto da due incisioni contenenti le iniziali II CA: la Natività e una Santa Lucia; l’attribuzione di una terza stampa, non firmata, che rappresenta la "Giustizia" è plausibile, sebbene non certa.

A partire da Bartsch, sono state fatte molte congetture sull'identità del Maestro e una serie di interpretazioni poco convincenti del suo monogramma: Bartsch ha interpretato erroneamente la prima lettera I nella firma della Natività come F, leggendo "Fecit Iulius Campagnola", altri hanno letto le lettere I I come H, che implicherebbe "Hieronymous Campagnola"; Filippini identificò l'artista con Jacopo Cabrini, un pittore di vetro bolognese, ma tutte le interpretazioni finora avanzate sembrano deboli.

A giudicare dallo stile, probabilmente l'artista era  del settentrione d'Italia e forse fu  attivo anche a Roma, se, come sembra, la sua Giustizia è stata incisa sotto l’influenza dello stile di Marcantonio Raimondi.

Bibliografia

Early Italian Engravings, n. 134, p. 336; TIB, 2518.020

Monogrammista IICA

Bibliografia

Early Italian Engravings, n. 134, p. 336; TIB, 2518.020

Monogrammista IICA